Grande ospite internazionale di questa nuova puntata di Verissimo è l’attore Rupert Everett, che parte raccontando di essere un bambino indisciplinato. Racconta così un episodio particolare: “Quando ero piccolo volevo essere una ragazza. Mia mamma mi ha dato una gonna e io l’ho messa sempre, fino a 7-8 anni. Poi mi hanno mandato al collegio dei Benedettini. Sono felice adesso di aver avuto un educazione con tante regole”. Poi sul rapporto con i genitori: “Ho viaggiato molto con mio padre e questo è stato molto importante per me. Dopo questa vita un po’ difficile per noi tutto è diventato bello. per un figlio è importante diventare amici con i tuoi genitori prima di morire altrimenti non puoi crescere tu. – e ancora – Mia mamma è viva, molto forte e io vivo oggi vicino a lei. Lei non è dolce è un po’ dura ma è fantastica, solo che è di una generazione pre-guerra”. (Aggiornamento di Anna Montesano)



“Hollywood? È un posto troppo stressante per gli attori”

Rupert Everett, protagonista nelle sale con “The Happy Prince, film ispirato a una fiaba di Oscar Wilde, oggi pomeriggio si racconterà a Verissimo, dove, oltre a ripercorrere la sua straordinaria carriera nel mondo cinema, rivelerà dettagli inediti sull’universo patinato dei divi d’oltreoceano. Le prime anticipazioni annunciano che l’attore, nell’intervista concessa a Silvia Toffanin, dichiarerà che “Hollywood è un posto troppo stressante per gli attori”, aggiungendo inoltre che ogni divo si sente di continuo in una posizione “molto angosciante” per il fatto di essere sempre “o in una lista di quelli che stanno avendo successo o nell’altra, di quelli che ne stanno riscuotendo meno”. Nel corso del suo intervento nel rotocalco di Canale 5, Rupert Everett ricorderà inoltre uno dei suoi successi più grandi, il film “Il matrimonio del mio migliore amico”, il capolavoro che l’ha visto recitare al fianco di Julia Roberts, Dermot Mulroney e Cameron Diaz; proprio parlando di quest’ultima, l’attore confermerà che per il momento “ha smesso di recitare”, anche se si dice certo che “un giorno o l’altro farà il suo ritorno al cinema”.



RUPERT EVERETT, I PROGETTI ATTUALI E QUELLI FUTURI

Rupert Everett oggi pomeriggio sarà a Verissimo per presentare il suo “The Happy Prince”, un film nel il quale, per la prima volta nella sua carriera, si è ritrovato a lavorare sia dietro che davanti la telecamera. Per l’amatissimo attore di Hollywood, infatti, “The Happy Prince” rappresenta la sua prima avventura da regista, anche se lui assicura che stare dall’altra parte della camera non è poi così faticoso: “Gestire il set non è stato così difficile. L’aspetto più complicato sono stati gli otto, dieci anni passati a cercare di mettere insieme i pezzi per chiudere il film. Quel periodo è stato molto deprimente e frustrante”, si legge infatti su Repubblica.it, dove l’attore britannico, raggiunto da Chiara Ugolini, ha ripercorso i motivi per i quali ha scelto di illustrare proprio un racconto tratto dall’omonima raccolta di fiabe: “Quella storia è stata la mia introduzione a Oscar Wilde, perché mia mamma me la leggeva quando avevo sei anni. Ho un forte ricordo di me bambino con mia mamma che mi sussurrava le frasi del Principe felice”. Rupert Everett, inoltre, ha passato le ultime settimane in Italia per girare la serie tratta da “Il nome della rosa”, celebre romanzo di Umberto Eco: “Ho un ruolo fantastico perché interpreto Bernardo Gui, l’inquisitore. È una storia molto interessante che si svolge tra due modi diversi di vedere la cristianità”.

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