Bernardo Bertolucci protagonista del BiFest ha ricevuto notevoli applausi dalla platea. “Mi vergogno per Ridley Scott che, obbedendo all’imposizione razzista di Hollywood, ha cancellato Kevin Spacey da Tutto l’oro del mondo. Per reazione mi viene voglia di girare un film con l’attore”, ha affermato. Naturalmente il regista precisa di essere totalmente d’accordo con il movimento di #MeeToo: “ha dato voce, risvegliando l’inconscio collettivo soffocato per anni, alle donne abusate. Affonda le radici nel Sessantotto, la stagione di svolta che ha influenzato anche il mio cinema, specialmente Ultimo Tango a Parigi”. Bertolucci insieme a Tornatore ha anche festeggiato il trentennale di Nuovo Cinema Paradiso. “Oggi, per fortuna, l’Italia è molto diversa da quella che bruciò la mia opera, mi condannò a due mesi di prigione con la condizionale e per cinque anni mi tolse i diritti civili impedendomi di votare” riflette Bertolucci parlando della pellicola che ha totalmente rivisitato. Poi scherza: “Il film non ha perso una patina vintage, proprio come me. I restauri dovrebbero rimettere a nuovo anche i registi”. Per quanto riguarda la scelta di Marlon Brando, confida che ai tempi era ormai sparito dal cinema e considerato quasi una vecchia carcassa: “Prima di arrivare a lui proposi il ruolo a Jean-Paul Belmondo che mi cacciò gridando “non giro film porno” e ad Alain Delon che pretendeva di fare anche il produttore”. Successivamente Bertolucci precisa anche la posizione di Maria Schneider: “Sul set era felice. Non credete ai social quando dicono che venne violentata: la scena del burro fu pura simulazione. Maria diceva che la nostra non era una troupe di voyeur, a differenza di quella di Vadim con cui aveva girato Un corpo da possedere. Brando era protettivo con lei e l’attrice s’incollava sulla fronte le battute del copione per aiutarlo a superare i vuoti di memoria”. (Aggiornamento di Valentina Gambino)



BERTOLUCCI NON GRADISCE L’ESCLUSIONE DI SPACEY

Bernardo Bertolucci non ha gradito l’esclusione di Kevin Spacey da Tutti i soldi del mondo e l’ha raccontato ieri al Teatro Petruzzelli di Bari dove si trovava per assistere a quella che era l’anteprima internazionale del restauro di un suo capolavoro ‘‘Ultimo tango a Parigi”. L’artista ha sottolineato, come riportato da Il Giornale, le sue idee in merito: “Quando ho saputo che Ridley Scott aveva cancellato la parte di Kevin Spacey in tutte le scene di Tutti i soldi del mondo ho mandato un messaggio al montatore Pietro Scalia perché andasse a riferire subito a Scott che si doveva vergognare. Dopo aver letto questa notizia mi è venuta voglia di fare un film con Kevin Spacey”. Nonostante questa polemica Bernardo Bertolucci si è detto decisamente favorevole al movimento #MeToo e contro tutte le violenze sessuali di cui si è parlato a margine dello Scandalo Weinstein.



LA DECISIONE DI RIDLEY SCOTT

Ridley Scott ha deciso di censurare le sequenze che vedevano protagonista Kevin Spacey nel suo film Tutti i soldi del mondo dopo le polemiche legate allo scandalo che aveva colpito gli Stati Uniti in seguito a episodi di molestie sessuali. Per l’attore si parlava di un fatto risalente al 1986 quando pare avesse agito in maniera illecita nei confronti di una ragazza che allora era 14enne. Per Kevin Spacey è diventato difficile lavorare tanto che era stata cancellata da Netflix la nuova serie di House of Cards e la post produzione del film Gore dove c’era appunto l’attore americano. In Tutti i soldi del mondo avrebbe dovuto interpretare Jean Paul Getty e il suo posto è stato preso da Christopher Plummer che alla fine risulta essere l’attore protagonista della pellicola. Una decisione che ha dato fastidio a molti e non solo ad Hollywood tra cui appunto il regista italiano Bernardo Bertolucci.

Leggi anche

Alberto Matano, chi è il marito Riccardo Mannino / Un lungo fidanzamento e il legame con Mara Venier