L’incidente probatorio sulla salma di Denis Bergamini ha chiuso un cerchio aperto 29 anni fa, un mistero che per lungo tempo è stato marchiato come suicidio. In base alle testimonianze di allora, il giocatore è stato descritto come depresso, pensieroso, turbato. Per questo, secondo l’ex fidanzata Isabella Internò si era gettato contro un autocarro in arrivo: una tesi a cui i familiari della vittima non hanno mai creduto. Le battaglie hanno permesso infine di riaprire il caso e la conclusione dei periti che si sono riuniti lo scorso novembre parlano chiaro: si tratterebbe di omicidio. Quarto Grado – La domenica approfondirà la morte di Denis Bergamini nella puntata di oggi, 29 aprile 2018, che andrà come sempre in onda in access prime time su Rete 4. Messo un punto alla tesi del suicidio, le indagini si sono riaperte sulla Internò e sull’autista che quel giorno guidava il mezzo pesante, Raffaele Pisano. Solo in seguito si è aggiunto nel registro degli indagati anche il nome dell’attuale marito della donna, Luciano Conte, un poliziotto su cui grava l’ipotesi di reato di favoreggiamento personale. Secondo i periti dell’incidente probatorio, sottolinea TgCom24, Denis Bergamini sarebbe stato stordito grazie all’uso del cloroformio, soffocato con un sacchetto ed infine gettato già morto sotto le ruote del camion di Pisano. Una svolta quindi rispetto ai risultati dell’autopsia fatta nel ’90, che non avrebbe preso in considerazione in particolare uno squarcio presente sul bacino del calciatore, lungo 25 centimetri.
LA SALMA HA CHIARITO QUELLO CHE E’ SUCCESSO?
Anche se nella morte di Denis Bergamini non si può parlare di fortuna, è evidente che lo stato della salma ha permesso agli esperti di poter chiarire meglio quanto accaduto il giorno del decesso. Quando il corpo del calciatore è stato riesumato erano presenti infatti ancora cute, muscoli e occhi, che grazie all’uso di una proteina hanno potuto dimostrare la vitalità della vittima al momento in cui si sono create le lesioni alla trache ed alla laringe. Due aree del tutto ignorate nella prima autopsia, sottolinea La Gazzetta dello Sport, e che dimostrano come la dinamica dei fatti non può coincidere con il suicidio, ma con la tesi dell’omicidio. Eugenio Facciolla, il procuratore capo di Castrovillari che l’anno scorso ha riaperto le indagini, si troverebbe inoltre molto vicino alla verità. Presto potrebbe esserci quindi la svolta definitiva che i familiari di Denis attendono da quasi 30 anni. Negli ultimi mesi sono stati infatti analizzati i telefonini di Isabella Internò e del marito Luciano Conte, che potrebbe aver preso parte alla vicenda in un secondo momento. Come ricorda La Repubblica, gli inquirenti si sono insospettiti in particolare per via di una telefonata che marito e moglie avrebbero avuto poco prima del nuovo interrogatorio della Internò per il caso Bergamini. Uno scambio particolare, che potrebbe far intendere come Conte avrebbe coperto la Internò ed il presunto complice Raffaele Pisanò, istruendo forse la donna sulle risposte da dare alle autorità.