CURIOSITÀ SULLA REALIZZAZIONE DEL FILM E IL CAST

La seconda serata di Iris di oggi, venerdì 6 aprile 2018, ha scelto per i suoi telespettatori We were soldiers – Fino all’ultimo uomo, pellicola prodotta nel 2002 negli Stati Uniti d’America per la regia di Randall Wallace che ha anche curato la sceneggiatura. Il montaggio è stato realizzato da William Hoy con gli effetti speciali di Stan Blackwell e le musiche di Nick Glennie-Smith, la scenografia infine, è stata ideata e realizzata da Kevin Kavanaugh. Nonostante alcune inesattezze, ad esempio il libro non enfatizza affatto e non fornisce alcuna traccia della scena in cui le flotte di elicotteri attaccano la montagna presidiata dai vietcong, il film è adatto e tipico per gli amanti del filone ‘Vietnam’, un altro tassello di un periodo nero di un’America che dopo la Seconda Guerra Mondiale, guerra dopo guerra, sembra aver dimenticato di essere socialmente formata da cittadini di tutto il mondo, un’America in Vietnam spietata e poco conforme al rispetto dei trattati, cruda e meschina nell’attaccare la popolazione inerme. Un film che non ha ricevuto premi ed encomi di livello importante ma che può fornire ulteriori spunti di analisi sul significato di così tanta violenza.



MEL GIBSON NEL CAST

Il film We Were Soldiers – Fino all’ultimo uomo va in onda su Iris oggi, venerdì 6 aprile 2018, alle ore 23.10. Diretto e sceneggiato dal regista Randall Wallace, sceneggiatore tra l’altro di ‘Braveheart – Cuore impavido’, per questo film candidato anche all’Oscar di miglior sceneggiatura, Wallace è uno di quei direttori di scena con all’attivo solamente quattro film, da ‘La Maschera di ferro’, esordio alla regia del 1998, sino all’ultimo ‘Il paradiso per davvero’ datato 2014, ‘We Were Soldiers – Fino all’ultimo uomo’ ritrova invece nel cast Mel Gibson, già protagonista in ‘Braveheart’. La carriera, tra alti e bassi, dell’attore è sempre stata spezzata dalla sua vita privata turbolenta, da problemi legati all’alcol, dal carattere irruento, a volte provocatore, un vero peccato perché Gibson avrebbe potuto concedere la sua bravura al cinema in maniera più importante, come in questo film nel cui cast prevale la sua presenza. Al suo fianco troviamo comunque l’attrice californiana Madeleine Stowe, agli esordi convincente nel ruolo di giovane innamorata nel film ‘L’ultimo dei Mohicani’, splendida pellicola interpretata da Daniel Day-Lewis. Alla fotografia Randall Wallace ha voluto l’ottimo Dean Semler, vincitore tra l’altro del premio Oscar nella sua specializzazione con il film ‘Balla coi lupi’ nel 1991. Ma adesso, scopriamo nel dettaglio la trama del film we were soldiers – Fino all’ultimo uomo. 



WE WERE SOLDIERS – FINO ALL’ULTIMO UOMO, LA TRAMA DEL FILM

Il film è ambientato in Vietnam durante la famosa e sanguinosa battaglia di Ia Drang nel 1965, momento in cui mutarono gli assetti tattici dell’esercito degli Stati Uniti d’America impiegando negli attacchi ai nord-vietnamiti (i famosi vietcong) squadriglie di elicotteri pronte ad attaccare con ogni tipo di arma, spesso anticonvenzionale, i soldati di Ho Chi Min. Nel film gli avvenimenti sono narrati, per gli amanti del genere potrete ritrovare l’originale testo ispiratore ‘We Were Soldiers Once … And Young’ scritto dal tenente colonnello Hal Moore alla fine del suo servizio in esercito. Il ruolo del Tenente Colonnello Hal Moore è interpretato da Mel Gibson e narra le reali vicende di quel periodo, dall’addestramento dei marine in territorio americano, il cameratismo ideologizzato dei soldati, sino alla partenza per il sud-est asiatico, il Vietnam, i ‘musi gialli’, la guerra, quella vera, cruda, spietata, che uccide non solo soldati come dovrebbe essere (la guerra non dovrebbe mai essere qualcosa), ma donne, bambini, anziani, spietata nel colpire i villaggi con defoglianti ustionanti, agenti chimici tremendi come il famigerato Napalm. La squadra del tenente colonnello si solidifica nel Fort Benning, una scuola addestramento truppe fondata nientemeno che dal generale Custer, luogo in cui le famiglie si recano per salutare i propri ragazzi in una divertente festa prima della partenza per l’Asia, per la morte, la distruzione, la guerra con tutta la sua crudezza. Giunti in Vietnam, per il tenente colonnello inizia l’organizzazione tattica e logistica degli attacchi ai vietcong, sino alla battaglia di Ia Drang, nella quale periranno la maggior parte dei marine, così come morirono migliaia di soldati vietnamiti, per un nulla di fatto finale in una guerra che ha visto come unico vincitore l’aridità umana e l’inutilità di una violenza senza rispetto.