BALLANDO CON LE STELLE 2018 QUINTA PUNTATA: GIOVANNI CIACCI E IL SUCCESSO PRIMA DEL MALORE
Giovanni Ciacci fa parlare ancora una volta di sé dopo l’appuntamento del sabato sera con Ballando con le stelle. L’esibizione con Raimondo Todaro in un tango è stata veramente strepitosa con l’uomo che ha dimostrato di avere oltre al grandissimo stile delle movenze da vero professionista. Addirittura Ivan Zazzaroni, che in passato aveva creato polemica per il non volergli dare un voto, ha deciso di esprimersi positivamente e dimostrando nei suoi confronti grandissimo rispetto. Addirittura il giornalista ha deciso di scendere in pista dopo la prova per stringergli la mano. Purtroppo però la serata di Giovanni Ciacci è stata rovinata da un malore accusato subito dopo la prova che lo ha costretto a rimanere dietro le quinte per uno sbalzo di pressione anche durante il verdetto finale. Sicuramente è stata una giornata interessante quella di Ballando con le stelle, peccato per questo inconveniente che ha rischiato di rovinarla all’esperto di look. (agg. di Matteo Fantozzi)
LA QUINTA PUNTATA IN PILLOLE
Dopo l’anteprima, Milly Carlucci spedisce tutti in Sala delle Stelle. Contrordine: “Milly ha sbagliato: possono andare solo i maestri”. A correggerla, Paolo Belli: “Le Stelle dovranno esibirsi da sole”. La Guetta è contrariata: “Devo andare”, spiega Simone, “non dipende da me”. È un test quasi scolastico: “Avete cinquanta secondi per dirci di che stile si tratta”. Il primo a scendere in pista è Francisco Porcella. Alle sue spalle, un close-up su Anastasia Kuzmina: ” È quasi alle lacrime!”, nota la Carlucci. Il suo ballo era un boogie: “Performance stupenda: sei andato a tempo senza esitare”. Bravissima Gessica Notaro; un po’ meno Massimiliano Morra. La prova singola di Giovanni Ciacci va malissimo. “Sai com’è, è abituato a ballare in coppia…”. Canino scherza, ma non ha tutti i torti. Il suo stile era un cha cha cha: “Un Ciacci-cha”, parafrasa Lucarelli. Selvaggia ne ha anche per Akash, che scambia il charleston per il give: “Chiama sempre le cose con un altro nome”. [agg. di Rossella Pastore]
LE PAGELLE DELLA SERATA
Quinta puntata per Ballando con le stelle, il dance show di Rai 1 condotto da Milly Carlucci. È Cesare Bocci a dare il via alle danze, con divisa e appeal d’ordinanza: “Sabato scorso non è andata bene”. Parla Alessandra Tripoli: “Cesare era deconcentrato. L’ho guardato e ho capito: era nel suo mondo”. Meritevole la samba di stasera. “Sei andato oltre”, commenta la Smith. Insomma, “oltre” i confini di quel pianeta tutto suo. Voto: 8. Massimiliano Morra è il numero due. Ma solo in ordine di apparizione: sia mai che se la prenda. La sua è una rumba che è anche un po’ samba. La regia si confonde, ed è tutto dire: sarà mica che Morra è sempre uguale? Monotona anche la diatriba in giuria: “È bravo”, afferma la Smith; “Non è bravo”, ribatte Lucarelli. Punteggio medio(cre). Per la giuria, Minghi ha una faccia da valzer. “Non sarà mica il ‘valzer’ della Littizzetto?”. No: quello era “walter”. Battute a parte, Minghi è una vera rivelazione: “Sei partito male; eri chiuso, imbarazzato. Alla quinta puntata ti abbiamo scoperto”. Giudizio condiviso. Voto: 7.
Appassionato il tango di Giaro Giarratana e Lucrezia Lando. Smith: “Siete un esempio per i ragazzi che vi guardano”. Perché “si può fare i romantici anche a vent’anni”. Canino: “Tu sei coraggiosa; lui è fiducioso. Insieme vi completate”. Zazzaroni: “È il tango tre punto zero”. Voto: 7. Eloquente il silenzio di Gessica Notaro, che risponde alle accuse della sua controparte. La difesa di Tavares parla di “influenzamento giudiziario” determinato da “continue e pressanti divulgazioni”. Per tutta risposta, la Notaro tace: non per dargliela vinta, ma per dimostrare quanto il silenzio sia peggiore. L’esibizione è eccelsa; il punteggio è tra i più alti. Nathalie Guetta ha studiato tutta la notte. E si vede: il tango con Di Pasquale è ampiamente promosso. Va peggio per Ciacci, che Mariotto bacchetta: “Quanta attesa, per questa pantomima…”. “Ho visto tanta ipocrisia. Dov’è la libertà? Dov’è lo scandalo?”. Zazzaroni dà otto; Mariotto, zero. La diatriba in giuria gli costa un malore: niente di grave, solo un calo di pressione. Scivolone in diretta per Cristina Ich, che manda a quel paese gli avvocati di Tavares. Non bastano le scuse: Akash vince lo spareggio, e la Ich batte in ritirata.
Guest star, Al Bano e Romina Power. Lei lo rimbrotta: “Era un disastro, quando eravamo sposati. Non mi portava mai a ballare”. Al Bano le rinfresca la memoria: “Ne La canzone del sole balliamo tre volte…”. Ma si tratta di un film; nella vita reale, invece? “Raramente”, confessa. Difetto di Al Bano per Romina: “Ha una voce che compensa tutto, compreso il non saper ballare”. E se Al Bano fosse un ballo, sarebbe “quello del mattone”. Anzi, “del matto”: “Perché è quello che è”. E per Romina? “Un valzer: elegantissimo”. Al Bano e Romina sono più bravi a cantare che a ballare. Si vede, che tra i due non c’è (più) alchimia. Il bacio invocato dal pubblico non arriva. “È un momento buffo”, sintetizza lei.