Domenica della Divina Misericordia
Secondo l’anno liturgico della Chiesa cattolica, la “domenica in albis” è la seconda domenica di Pasqua, cioè la domenica che segue la solennità. La locuzione latina “in albis (vestibus)” (in bianche (vesti)) deriva dalla tradizione di amministrare il battesimo durante la notte di Pasqua. I battezzati indossavano per tutta la settimana una veste bianca che si toglievano la prima domenica dopo Pasqua. Dopo il Concilio Vaticano II la domenica è stata chiamata seconda domenica di Pasqua o domenica dell’ottava di Pasqua. Dal 2000 la Domenica in Albis è dedicata alla Divina Misericordia, titolazione voluta da Giovanni Paolo II e legata alla figura della santa mistica polacca Faustina Kowalska. “Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della Mia Misericordia. Figlia Mia, parla a tutto il mondo della Mia incommensurabile Misericordia! L’Anima che in quel giorno si sarà confessata e comunicata, otterrà piena remissione di colpe e castighi. Desidero che questa Festa si celebri solennemente in tutta la Chiesa”, sono le parole di Gesù durante le apparizioni alla mistica, riportate sul Diario di santa Faustina Kowalska, canonizzata da Giovanni Paolo II il 30 aprile del 2000.
San Dionigi, la storia
L’8 aprile si celebra San Dionigi, molto noto nell’Europa Orientale. Dionigi nacque intorno al II secolo e visse indicativamente negli anni tra il 160 e il 178, sotto quello che all’epoca era l’impero cristiano del famoso Marco Aurelio. Le rare informazioni che sono pervenute ai nostri giorni, sono dovute ai Santi Girolamo ed Eusebio di Cesarea, i quali confermarono nei loro scritti inviati alle Chiese di Atene e Lacedone, che San Dionigi fu un martire greco, nato nella bellissima città di Corinto. Egli divenne vescovo della sua città natale dall’anno 166 al 174 e praticò un’intensa azione di predicazione, grazie alla quale riuscì a impartire una buona istruzione a tutti i fedeli di Corinto, coinvolgendo anche i vescovi facenti parte delle parrocchie di città vicine. Fu un Santo importante anche perché si batté attivamente contro il marcionismo, un movimento di origine cristiana conosciuto per il rifiuto delle tradizioni legate all’ebraismo e del riconoscimento dell’Antico Testamento. Inoltre combatté anche contro il montanismo, il quale corrispondeva al movimento facente capo a Montano, un vecchio sacerdote dell’Anatolia che predicava di avere visioni direttamente dallo Spirito Santo riguardanti il ritorno del figlio di Dio sulla terra. La sua morte è stata ipotizzata intorno all’anno 178, e venne indicata come data per la Chiesa Greca il 29 novembre, mentre per quella Latina è stata stabilita l’9 aprile.