Per Fazio, la Bertè è “una delle voci più emozionanti della storia della musica”: “Mi associo all’affetto del pubblico”. A Che tempo che fa, Loredana canta Il mare d’inverno e Dedicato. “Mi sembra di essere in un sogno. Vi guardo sempre da casa; speravo di venire, un giorno”. Il nuovo disco non è ancora uscito: “Allora ci vediamo per presentarlo!”. Lei accetta volentieri. Nell’album, anche qualche nota raggae: “Devi sapere che ho fregato Bob Marley. …e la luna bussò è stata incisa quattro anni prima che esplodesse il fenomeno”. “Sai che sei un’influencer?”. “Assolutamente sì: Madonna e Lady Gaga mi copiano”. Risate dal pubblico; segue collage di foto a confronto. [agg. di Rossella Pastore]
IL RAPPORTO COL PADRE
Periodo di confessioni cocenti questo, per Loredana Bertè. La famosa cantante che negli anni Ottanta fece furore con alcuni pezzi che hanno segnato la storia del panorama musicale italiano ha deciso di raccontare a Il Giornale alcuni particolari scabrosi della sua vita privata. Come tutti sanno, un punto fermmo della biografia della Bertè concerne il suo rapporto tormentato con la figura paterna, da sempre considerata eccessivamente autoritaria e dispotica. In reltà le difficoltà della cantante (così come quelle della sorella, la famosissima Mia Martini) si estendevano a tutta la famiglia, ma i problemi più grossi erano certamente col padre. Racconta Loredana Bertè: “Ho sempre odiato mio padre, era un tipo violento e non faceva altro che picchiare me e mia sorella. Anche il giorno del funerale di Mimì abbiamo discusso. Gli urali: ‘Bastardo, che cosa hai fatto a Mimì?’ Lei era nella bara e, come sempre, era piena di lividi perché lui la picchiava. Stessa cosa per mia madre, a lei non interessava nulla di noi. Se devo essere sincera sono andata al funerale solo per vederla seppellire.”
IL RIMORSO
Nel lungo sfogo di Loredana Bertè ce n’è un po’ per tutti. Ovviamente un episodio che ha segnato profondamente la sua vita è stato quello della morte della sua amata sorella, la già citata Mia Martini. Quel decesso fu per la cantante un vero e proprio shock, così come lo fu per l’intero mondo della musica; un mondo che, in realtà, in più di un’occasione era stato davvero crudele con lei. Loredana Bertè ha voluto raccontare le sensazioni che prova ancora adesso per la morte della sorella. Nel vario ventaglio di sensazioni ce n’è una che supera tutte le altre ed è quella del rimorso. Ecco cosa ha detto la Bertè in questa lunga intervista-sfogo: “Provo grande rimorso per la morte di Mimì. Se avessi fatto meno viaggi intorno al mondo probabilmente lei sarebbe ancora qui oggi e noi potremmo stare ancora insieme. Lei desiderava sempre darmi un telefono per restare in contatto ma io non l’ho mai voluto prendere, mai. Se lo avessi preso le cose forse non sarebbero andate in questo modo. La sua voce mi risuona ancora nelle orecchie.”
LO STUPRO
La cantante, ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa, ha voluto anche scavare a fondo nella sua vita privata raccontando un fatto molto intimo accadutole in giovane età, quando aveva 17 anni. Un evento tragico, drammatico, come tanti avvenuti purtroppo nella sua vita. Sempre a Il Giornale, Loredana Bertè ha raccontato che in età adolescenziale fu stuprata e che quella fu per lei la sua prima volta. Ecco il drammatico racconto: “Nella nostra comitiva io ero l’unica vergine, avevo circa 17 anni. A un certo punto arrivò un signore distinto, gentile, che mi mandava sempre dei fiori e io li accettavo, sembrava innocuo. Poi, un giorno, decise di venirmi a prendere con la sua Ferrari e quando capii che mi aveva portato nel suo bilocale a Torino ebbi una stretta al cuore. Mi violentò. Ricordo che buttavo sangue dappertutto, fu una cosa orribile… e quella fu la mia prima volta. Per quanto sangue perdetti mi dovettero portare in ospedale; dopodiché non ho più voluto vedere uomini per tre anni.”