Avicii si è davvero tolto la vita con un coccio di vetro? Nelle ultime ore il portale Tmz ha lanciato l’indiscrezione shock secondo la quale il produttore e dj, star della musica elettronica, si sarebbe suicidato tagliandosi i polsi. Di fronte a questa notizia, la famiglia non ha però dato alcuna conferma,a nessuna delle ipotesi finora avanzate. Le persone vicine a Tim, preferiscono mantenere il riserbo sulla morte del ventottenne, che nel 2016 ha lasciato i live perché incapace di sopportare quel tritacarne che sono i riflettori. Non si sa quindi ancora con certezza se si è trattato di una fatale tragedia o se davvero la morte è stata voluta da Avicii che da solo si sarebbe tolto la vita. Non ci resta che attendere l’esito di ulteriori analisi in merito. (Aggiornamento di Anna Montesano)
QUAL È LA VERITÀ?
Continua il mistero sulla morte del dj Avicii con le ultime indiscrezioni che parlano di suicidio. Si sarebbe ucciso infatti tagliandosi i polsi Tim Bergling, in arte Avicii, noto dj di origini svedesi scomparso lo scorso 20 aprile all’età di soli 28 anni. Nei giorni scorsi la famiglia, in una lunga lettera, ha provato a spiegare il disagio che viveva un ragazzo schiacciato dalla popolarità e dalla macchine infernale del business: “Il nostro amato Tim era un cercatore, una fragile anima artistica in cerca delle risposte alle domande esistenziali. Era un perfezionista che ha viaggiato e lavorato duramente a ritmi che gli hanno causato un eccessivo stress. Quando ha abbandonato i tour, voleva trovare un equilibrio nella sua vita, essere felice e riuscire a fare quello che amava di più, la musica.”Una lettera attraverso la quale si è voluto spiegare come Tim non fosse fatto “per la macchina del business nella quale si era trovato” e che oggi continua a tenere aperto il quesito: qual è la verità su questa morte? (Aggiornamento di Anna Montesano)
IL RICORDO DELLA FIDANZATA
Qualche giorno fa il ricordo della ragazza che negli ultimi tempi era la fidanzata “segreta” di Avicii aveva parlato di tutto il dolore provato nel vedere la fine così tragica e così ancora avvolta nel mistero dell’ex enfant prodige della musica elettronica e dance. «Caro Tim, ho passato gli ultimi giorni tentando di svegliarmi, aspettando che qualcuno mi dicesse che era solo uno stupido scherzo, un brutto errore. Ma credo che ormai sia vero che non ti vedrò mai più», scriveva in una lettera social Tereza Kacerová (modella ceca cresciuta negli Stati Uniti, già mamma di un bimbo) dove rivelava di avere un progetto molto tenero con Tim legato alla loro vita insieme. «“Sono sempre stata d’accordo sul tenere la nostra relazione privata perché volevo che fosse nostra e nostra soltanto… Se avessi dovuto condividere questa notizia col mondo intero sarebbe stato per annunciare la mia gravidanza. Adesso il nostro piano è fallito». Una famiglia spezzata da un motivo ancora oscuro: non vi sono infatti conferme ufficiali sul suicidio con “coccio di vetro” e gli stessi colleghi, come la famiglia e la sua fidanzata ancora non si spiegano il perché di tutto questo “riserbo”. Oggi su Radio Deejay Giorgio Prezioso ha dedicato un’intera puntata di Audio Video alla carriera fulminante di Avicii, un «tributo postumo a uno dei più grandi talenti della musica elettronica dance degli ultimi anni», eccolo qui. (agg. di Niccolò Magnani)
FORSE MORTO DISSANGUATO
Si sarebbe ucciso tagliandosi i polsi Tim Bergling, in arte Avicii, noto dj di origini svedesi scomparso lo scorso 20 aprile all’età di soli 28 anni. Una fine forse annunciata quella del noto produttore musicale, iniziata nel 2016, quando decise di ritirarsi dalle scene, dicendo addio ai tour e ai festival, e posizionandosi dietro le quinte, solo per produrre. Ma ormai, il povero Tim, non era più lui. Da ragazzo qualunque si era trasformato in una macchina di soldi, dieci anni di vita milionaria, una decade da vip fatta di eccessi, musica, 300 date all’anno, soldi, alcol e soprattutto stress. Tim non riusciva più a reggere quel peso, e decise così di salutare l’Avicii dj, separandosi nel contempo dai manager che lo avevano spremuto negli anni precedenti. Lui stesso definiva la sua vita precedente quasi abominevole, un buco nero. Lo definiva nel documentario sulla sua vita “True stories”, disponibile su Netflix dall’autunno del 2017. Molti, quando videro il documentario su Tim, rimasero un po’ preoccupati, ma nessuno si sarebbe aspettato la fine che il povero Avicii ha poi fatto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
I dubbi rimangono
Avicii continua a far discutere e fino a quando non ci saranno notizie certe riguardo a quello che è successo e alle cause della sua morte, le voci continueranno a circolare. La questione peggiora di ora in ora e se sembra ormai certo il fatto che il dj si è suicidato, rimangono ancora confuse le modalità. Un altro rumors su quanto è successo arriva dagli Usa e lascia pensare a ore di dolore per il dj che potrebbe addirittura essere morto dissanguato in seguito ad una serie di tagli che lui stesso si è inferto con il vetro di una bottiglia. Ma sarà davvero così? Qualcuno aveva pensato addirittura ad un omicidio ma proprio gli inquirenti hanno confermato che non si segue alcuna pista criminale lasciando intendere che quello che è successo è dovuto proprio ad una sua iniziativa personale. Quando arriveranno le conferme ufficiali? I fan attendono con ansia che proprio la famiglia possa alzare il velo su quanto è accaduto, fino a quel momento si tratta solo di possibili voci e illazioni. (Hedda Hopper)
Si è ucciso con il vetro di una bottiglia?
La morte del dj Avicii, avvenuta lo scorso 20 aprile, ancora non è stata completamente chiarita. Qualche giorno fa la famiglia dello svedese aveva lasciato intendere che potesse essersi trattato di suicidio, tesi per altro confermata da alcune fonti intervistate da TMZ. Secondo quanto da loro confessato, il famoso dj avrebbe utilizzato un pezzo di vetro per togliersi la vita: “Le nostre fonti dicono che è morto dopo un emorragia causata da tagli fatti con dei vetri rotti. Secondo una fonte ha usato una bottiglia di vino, ma non possiamo confermarlo”. Anche in questo caso non è quindi arrivata nessuna conferma definitiva e difficilmente potrà essere messa la parole fine a questi dubbi fino alla pubblicazione del referto ufficiale da parte della Polizia dell’Oman. Resta comunque la certezza relativa alle due autopsie effettuate sul corpo che hanno confermato l’assenza di un atto violento. Una fonte locale aveva infatti subito precisato: “Confermiamo che non si valuta alcuna pista criminale”. [Agg. di Dorigo Annalisa]
Morto con un pezzo di vetro?
Avicii, il celebre dj trovato morto il 20 aprile scorso a Muscat, in Oman, si sarebbe ucciso con un pezzo di vetro di una bottiglia. A lanciare l’indiscrezione TMZ che riporta anche parte della lettera pubblicata dalla famiglia: “Voleva pace. Non poteva più andare avanti così. Lottava davvero con pensieri sul significato, la vita, la felicità”. Sul portale l’ipotesi è morte per dissanguamento causata del taglio fatto con il vetro. Due fonti avrebbero riferito che la ferita sarebbe stata inflitta all’altezza del collo, mentre altre lo hanno negato con fermezza, dicendo che il ragazzo si era invece tagliato i polsi. Ipotesi naturalmente tutta da verificare, di sicuro Avicii non amava più quel mondo fatto di solo business, una gabbia d’oro.
Avicii morto suicida? Tra conferme e ipotesi
Tutto ciò è confermato anche dalle altre parole della famiglia di Avicii scritte nella lettera: “Tim non era fatto per la macchina del business in cui si è trovato. Era un ragazzo sensibile che amava i suoi fan ma evitava i riflettori. Era un perfezionista dai risultati eccellenti che ha viaggiato e lavorato duro a un ritmo che lo ha portato a uno stress eccessivo”. Ricordiamo, infine, che la fidanzata di Avicii ha pubblicato una lunga lettera attraverso i social, riportiamo le parole più significative: “Ho trascorso gli ultimi giorni aspettando di svegliarmi, aspettando qualcuno che mi dicesse che era solamente un brutto scherzo, un errore. Solo ora mi rendo conto che non ti rivedrò davvero più. Condividerò questa cosa con il mondo solo quando sarò incinta del nostro bambino. Quel piano è andato storto”. Parole forti, quello che resta è la morte di un grande dj che ci ha lasciati troppo presto.