Maurizio Costanzo ha appreso da un giornalista de Il Fatto Quotidiano che i mafiosi, Giuseppe Graviano e Messina Denaro, si trovavano tra il pubblico del Maurizio Costanzo Show molto tempo prima dell’attentato alla sua vita, fallito. Circostanze fortunate hanno fatto in modo che il giornalista e conduttore televisivo si salvasse insieme, all’allora fidanzata, Maria De Filippi. Costanzo nel 1992-1993 impegnò i suoi programmi per contrastare la mafia, riuscì, insieme a Michele Santoro, a realizzare una maratona a reti unificate – Rai e Mediaset – proprio sulla tematica mafiosa, a un mese dall’omicidio di Libero Grassi. Maria De Filippi si è lasciata a confessioni intime riguardo a questo drammatico avvenimento qualche mese fa con Fabio Fazio, durante una puntata di “Che tempo che fa”. La nota conduttrice ha raccontato di aver sofferto molto dopo l’attentato e di essere ricorsa persino all’ipnosi per recuperare una certa tranquillità. Ma una cosa non è cambiata da quel lontano maggio 1993: Maria, da allora, non è più salita in auto insieme al marito. È stata una promessa fatta al padre e continuerà a mantenerla. (Agg. Camilla Catalano)



COSTANZO: “MI FA IMPRESSIONE”

Non molti ricordano che Maurizio Costanzo ha subito un attentato da parte della mafia il 14 maggio del 1993. I mandanti erano il super latitante Messina Denaro, e il boss ora in carcere Giuseppe Graviano. Come svelato da Il Fatto Quotidiano, i due hanno “spiato” il noto giornalista e conduttore tv durante una puntata del suo show andata in onda nel 1992. Una scoperta che è stata fatta dagli inquirenti dopo aver ascoltato alcune confidenze fatte da Graviano al compagno di cella, Umberto Adinolfi: «Nel 1992 a Roma – racconta – quando c’era Falcone al Costanzo, dove si sedeva, c’erano otto persone. Eravamo io, palermitani, due di Brancaccio, miei, due di… che poi se ne sono andati che avevano un matrimonio e altri due che si sono fatti pentiti, uno di Castelvetrano e uno di Mazara del Vallo: Sinacori e Geraci».



L’ATTENTATO DI VIA FAURO

I due boss si infilarono fra il pubblico per assistere allo spettacolo, ma in realtà, volevano studiare dal vivo la propria vittima. Quella sera vennero scattate delle foto, e quella raffiguranti Denaro e Graviano è ora al vaglio degli inquirenti. Costanzo, insieme a Maria De Filippi (all’epoca erano fidanzati), rischiò la morte quel giorno di metà maggio, e si salvò solo grazie al caso: il suo solito autista con l’Alfa Romeo 164 era assente quella sera, e venne sostituito da un altro con una Mercedes. Quel cambio inatteso di auto destabilizzò i killer, che esitarono a far esplodere l’autobomba piazzata in via Fauro in Roma, con Maurizio e Maria che riuscirono di conseguenza a salvarsi. Il giornalista era stato preso di mira per le molte attività contro la mafia ad inizio anni ’90: «Apprendo solo ora di quelle foto – il racconto di Costanzo a Il Fatto Quotidianosapevo che mi avevano seguito ma che poi avevano desistito. Immaginare Messina Denaro tra il pubblico mi fa impressione».

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