Dopo Sorrentino, l’idea viene in America. Silvio Berlusconi può contare tanti dati, l’ultimo è il numero di progetti che parlano di lui: sono almeno quindici. L’annuncio è stato dato a Cannes, l’idea del produttore Steve Jones è quella di realizzare un film basato sul libro “La marchesa, la villa e il cavaliere. Una storia di sesso e potere da Arcore”, pubblicato da Luca Telese nel 2011. Questo film sarà molto simile a “Loro” di Paolo Sorrentino, infatti anche questa pellicola verrà divisa in due parti. Da quanto rivela Variety, la storia è ambientata negli anni Settanta, nella villa San Martino, e racconta di uno scandalo sessuale che termina con un triplice omicidio. La villa dello scandalo è una residenza che una donna benestante vendette all’avvocato di Berlusconi, Cesare Previti. La storia ripercorre le vicende di un libro che ha visto numerose accuse, l’avvocato di Berlusconi accusò l’autore, Luca Telese, per diffamazione, ma quest’ultimo, insieme al suo editore, riuscì a liberarsi di ogni critica. Il produttore americano non si scoraggia e dice di voler pubblicare questo film perché “è un incredibile riflesso di ciò che sta accadendo oggi”. (Agg. Camilla Catalano)
“CELEBRITA’ E POLITICI, NESSUNO E’ IRREPRENSIBILE”
Silvio Berlusconi è diventato il soggetto preferito dei produttori e degli sceneggiatori del cinema italiano. Dopo Paolo Sorrentino che ha dedicato al Cavaliere il film Loro, nei prossimi mesi arriverà un’altra pellicola dedicata alla vita di Berlusconi. Steve Jones, il produttore de “La Marchesa”, questo il titolo del film, come si legge su La Stampa, ha dichiarato di aver scelto di produrre la pellicola «perché è un incredibile riflesso di ciò che sta accadendo oggi. Tra celebrità e politici, nessuno è davvero irreprensibile». La sceneggiatura sarà firmata dall’americano Andy Weiss che si è già messo a lavoro. Il mese prossimo, il produttore e lo sceneggiatore arriveranno in Italia per visionare i luoghi in cui sarà girato il film e incontrare gli attori. Si preannuncia un altro film kolossal dedicato alla vita ricca di eventi di Barlusconi. Sicuramente, per vedere sul grande schermo il film, sarà necessario aspettare almeno un paio d’anni (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
L’IDEA DI STEVE JONES
Un nuovo film su Silvio Berlusconi potrebbe arrivare al cinema nei prossimi anni. L’annuncio è stato dato dal produttore Steve Jones, già in nomination agli Emmys. La pellicola si intitolerà ‘La Marchesa’ e sarà basata sul libro di Luca Telese uscito nel 2011 e intitolato ‘La marchesa, la villa e il cavaliere. Una storia di sesso e potere da Arcore’ di Aliberti Editore. In linea con quando accaduto per ‘Loro’ di Paolo Sorrentino anche questo nuovo progetto sarà diviso in due parti, chiamando in causa un discutibile affare immobiliare riguardante una delle residente di Silvio Berlusconi fuori Milano. Ad annunciare questa idea è la rivista Variety, che ha spiegato anche i dettagli di quell’acquisto particolarmente svantaggioso per una nobildonna milanese (da qui il titolo ‘La Marchesa’). Si scrive infatti, prendendo spunto dal libro, che Villa San Martino è stata venduta ad un prezzo fin troppo basso a Cesare Previti, avvocato di Berlusconi, che avrebbe sfruttato una complicata procedura di successione a vantaggio di se stesso e dello stesso Cavaliere.
LA MARCHESA: I PRIMI SPUNTI SUL NUOVO FILM
La rivista Variety ha annunciato il nuovo progetto di Steve Jones, il film ‘La Marchesa’ che parlerà di un discutibile affare immobiliare riguardante Silvio Berlusconi. Il produttore ha annunciato di essere stato attirato da tale vicenda, raccontata da Luca Telese nel suo libro, perché “è un incredibile riflesso di ciò che sta accadendo oggi in cui si vede come, tra celebrità e politici, nessuno sia davvero irreprensibile”. Andy Weiss si sta già occupando del copione della nuova pellicola e nei prossimi mesi lui e Steve Jones arriveranno in Italia per cercare luoghi, attori e collaboratori per questo nuovo progetto. L’idea è quella di dare uno spaccato il più possibile veritiero della società italiana dell’epoca. Spiega infatti lo stesso produttore a Variety: “Amo molto i film italiani degli anni 70 e voglio che il film abbia la ricchezza del periodo e l’intensità del colore e della passione che si ritrovano sempre in questi eventi”.