Netta Barzilai ha vinto a Lisbona la 63esima edizione dell’Eurovision Song Contest. «Toda raba Bibi. Yallah!» («Grazie Bibi. Andiamo!»), ha detto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che l’ha chiamata appena saputo della vittoria. Premiata dunque la sua canzone, un inno all’empowerment femminile che rientra nella scia del movimento #MeToo. Dopo la vittoria, durante la conferenza stampa notturna a Lisbona, Netta ha dichiarato di aver vissuto la gara come «una sfida con me stessa», ma la sua capacità di celebrare diversità e amore hanno spinto dalla sua parte la comunità LGBT internazionale. «Celebro me stessa, al di là della taglia, del look, dei capelli e della voce», ha commentato. Non è mancata una piccola disavventura per Netta, che dopo essersi esibita è caduta dalle scale. Un bruttissimo volo che per fortuna non ha avuto conseguenze per l’artista. Anzi, tutto sommato la caduta le ha portato bene… Clicca qui per il video della caduta di Netta. (agg. di Silvana Palazzo)
PERCHÈ ISRAELE HA POTUTO PARTECIPARE AL CONTEST
Esattamente come da pronostico, Netta è stata la trionfatrice della 63esima edizione dell’Eurovision 2018 che si è svolta a Lisbona. L’anno prossimo quindi, la celebre manifestazione musicale vola a Lisbona. Quinto posto per Ermal Meta e Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”, premiatissimi dal televoto da non dai colleghi in studio. Netta invece, ha trionfato per entrambe le giurie anche se, come ben sapete, il giurato numero uno è sempre il pubblico. Ma chi è Netta? Il suo nome completo è Netta Barzilai, è una cantante israeliana di appena 25 anni. Sconosciuta in Italia ma amatissima dai teenager israeliani. Amante del kimono e dello stile Pucca, dopo aver vinto la competizione HaKokhav HaBa in Israele, si è aggiudicata di diritto l’accesso all’Eurovision di questo anno. Ma come mai Israele ha preso parte alla competizione se (insieme all’Australia) non può essere considerata “europea”? Nel caso del Paese vincitore, questo è avvenuto perchè Israele fa parte dell’Unione Europea di radiodiffusione come membro associato e da regolamento quindi, ha potuto gareggiare in serenità portandosi anche a casa la vittoria. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
LA VITTORIA
All’Eurovision Song Contest, l’Italia si piazza tra i primi dieci al televoto. Anzi: tra i primi tre. Il duo Meta-Moro ha subito lo snobismo delle giurie nazionali: 12 punti solo dall’Albania. “Siamo supertesi”, fanno sapere i conduttori. “Teso”, a questo punto, lo è gran parte del pubblico italiano. “Tutto può accadere”. Quello che accade è prevedibile: vince Netta e Israele; l’Italia è quinta. I ringraziamenti: “Grazie per aver scelto e premiato il diverso. Amo il mio Paese: ci vediamo l’anno prossimo a Gerusalemme”. Dall’Italia non mancano le polemiche: “Una canzone che parla della guerra, di quello che sta succedendo nel mondo, delle vittime innocenti e invece di votare per noi che ricordiamo le vittime del loro Paese, votano per il ballo del pollo”. Sui social, le reazioni si somigliano tutte: “Siamo i Leonardo Di Caprio dell’Eurovision”. Sintesi efficace. [agg. di Rossella Pastore]
L’ESIBIZIONE
Lo svedese Benjamin Ingrosso è il degno erede degli Swedish House Mafia. In effetti, è il cugino di Sebastian. Qualcuno commenta: “Somiglia più a Justin Bieber”. Non proprio, ma è una degna prima impressione. Gli ungheresi AWS strafanno in tutti i sensi. Il chitarrista fa stage diving e manda la scenografia in fiamme (letteralmente). Bella la copertina di Netta, che canta nella sua Gerusalemme. La performance lisbonese è altrettanto ben fatta. Chiara l’influenza k-poppiana, oltre a quella gallinesca del ritornello. Di certo l’inglese si potrebbe migliorare. Toy ha un significato profondo: “Non sono il tuo giocattolo”, ripete tra una strofa e l’altra. E’, insomma, una canzone contro la violenza. [agg. di Rossella Pastore]
LA CANZONE
Netta Barzilai è la cantante che rappresenta Israele alla finale dell’Eurovision Song Contest 2018 in programma a Lisbona. Il brano che già le ha permesso di superare la semifinale e che questa sera canterà nella finalissima si intitola Toy ed è stato scelto da una giuria di esperti selezionata dal nuovo ente televisivo israeliano IPBC e pubblicato l’11 marzo 2018. Ex militare, Netta è riuscita ad infiammare il pubblico, grazie ad una performance incredibilmente ricca di energia, un brano orecchiabile e soprattutto alcuni suoi falsetti accompagnati da alcuni versi molto simili a quella di una gallina. Un’esibizione di certo discutibile ma che, proprio grazie all’interesse mediatico intorno a lei, la rende grande favorita nella finale di questa sera insieme alla cipriota Eleni Foureira. Anche se non sempre i pronostici nelle scorse edizioni sono stati rispettati… Clicca qui per vedere la sua esibizione in semifinale.
NETTA SI ISPIRA AL MOVIMENTO #METOO
Il movimento #MeToo irrompe all’Eurovision Song Contest 2018 grazie a Netta, la 25enne cantante israeliana che propone Toy, ispirata proprio alla lotta in difesa dei diritti delle donne. Scritta dal veterano della kermesse canora Doron Medalie, la canzone è stata affidata a Netta proprio per l’energia che lei porta con sè. Lei stessa ha spiegato di riuscire ad intravedere attraverso le parole del testo “il risveglio dell’energia femminile e della giustizia sociale” anche se ha deciso di farlo a modo suo, con l’ironia e la vitalità che l’ha sempre contraddistinta. Per questo Netta non si tira indietro chiamando in causa persino i Pokemon di cui si è detta grande fan e che potrebbe persino portare sul palco. Una vitalità espressa anche nell’abbigliamento dell’artista che non ha voluto coprire le sue forme, come qualcuno le ha voluto consigliare, optando piuttosto con colori sgargianti, tacchi e gonne molto corte.
LA POLEMICA PER I VERSI DI GALLINA
Toy, la canzone che Netta proporrà nella finale dell’Eurovision Song Contest 2018 sta già facendo discutere tra gli esperti del settore e non solo. I versi di gallina del ritornello del brano associati ai codardi (ai quali in inglese si dà dei ‘polli’, piuttosto che dei conigli come facciamo in Italia) non hanno convinto i più critici che le hanno anche rimproverato di non saper cantare bene. Tra i meno convinti, segnaliamo il vincitore dello scorso anno Salvador Sobral che le ha lanciato delle pesantissime accuse attraverso l’intervista nel quotidiano portoghese Publico: “Youtube mi ha consigliato di ascoltare la canzone israeliana, pensando mi potesse piacere. Ho aperto il link e ho sentito una canzone orrenda. Per fortuna quest’anno non mi tocca ascoltare nulla”. Parole alle quali la Netta ha risposto con signorilità, proclamando l’amore per tutti ed evitando di fomentare ulteriormente le polemiche.