Durante la trasmissione “Bel tempo si spera” in onda su Tv2000, c’è stato un bell’omaggio a Fabrizio Frizzi. Alberto Infelise, giornalista de La Stampa e ospite di Lucia Ascione, ha avuto modo di ricordarlo. “Meraviglioso” è il titolo del suo libro dedicato al celebre conduttore scomparso lo scorso 26 marzo. “Scrivere questo libro non è stato facile – è il commento dell’autore – ma alcune persone alle quali ho chiesto consiglio mi hanno convinto invece a farlo. Mi hanno detto tutte la stessa cosa: scrivilo, scrivi una cosa bella per lui, per chi lo ha amato”. Infelise racconta la vita del conduttore, sia quella pubblica che gli aspetti privati di un uomo cordiale, discreto ed estremamente amato da tutti. “Ho capito che Fabrizio è riuscito ad entrare nel cuore delle persone molto più degli altri… era una persona divertente che amava avere attorno dei sorrisi e lavorava per quello”. Fabrizio Frizzi era un genio della comunicazione entrato nel cuore della gente per quarant’anni e ci è riuscito essendo sé stesso. Lui era estremamente naturale: “Per Fabrizio non c’era distinzione tra davanti e dietro le telecamere… era divertente davanti e fuori la TV”.



Alberto Infelise, il racconto di Fabrizio Frizzi

Il racconto di Alberto Infelise prosegue su Tv2000, ricordando Fabrizio Frizzi dopo aver scritto il libro a lui dedicato dal titolo “Meraviglioso”. Fabrizio faceva molte cene e intratteneva il pubblico in maniera sempre divertente: “era piacevole e faceva stare bene gli altri in qualsiasi situazione”. Non era un giullare ma era un uomo di grande cultura e di grandi passioni, la musica prima di tutto. Il giornalista racconta anche il Frizzi meticoloso: “Uno dei suoi autori mi diceva che Fabrizio era un uomo computer… lui aveva il piacere di scrivere dalla prima all’ultima parola dei suoi programmi. Nelle trasferte si portava dietro la stampante per essere sicuro di potere stampare ciò che scriveva… aveva rispetto per gli ospiti, conosceva le loro storie ma non era mai invadente. Se una storia lo incuriosiva lui continuava a mantenere contatti… era un uomo curioso”, racconta anche il giornalista. Fabrizio Frizzi era una persona estremamente preparata e competente nel suo lavoro. Il suo successo non era dovuto al caso e bisogna saperci fare: “Il suo è un caso esemplare di un successo frutto della preparazione e degli studi!”.



Frizzi, l’uomo così normale e così speciale

Alberto Infelise ci ha messo 5 giorni prima di accettare la proposta di scrivere il suo libro: “Fabrizio era appena mancato ed era una situazione estremamente dolorosa… mi è stato proposto di scriverlo e per qualche giorno mi sono tirato indietro ma ho ricercato alcuni amici di cui mi fido ed uno era anche amico suo… e mi ha detto che sbagliavo a tirarmi indietro… il tentativo che abbiamo fatto è stato quello di raccontare con il cuore e la testa il percorso di una persona giusta che ha fatto del bene agli altri”. Fabrizio Frizzi aveva amicizie durate una vita e presenziava agli appuntamenti dei cari nonostante i tantissimi impegni. Il conduttore era un uomo pieno di amici e il suo aprirsi era totale: “È fondamentale stare insieme ad un gruppo di amici per lui… in quel tipo di mestiere spesso si può perdere la testa per egocentrismo ma per Frizzi non era assolutamente così, lui aveva mantenuto una testa sana e normale nel rapporto con gli altri. Era rimasto la persona normale, senza esagerazioni e con la testa sulle spalle… questa è una cosa fondamentale del suo percorso”.