David Bowie verrà chiamato in causa questa sera da Amanda Lear a L’Intervista, il programma condotto da Maurizio Costanzo in seconda serata. La modella, attrice e cantante di origine francese parlerà del suo rapporto con il ‘Duca Bianco’ con il quale ebbe negli anni 70 una breve e intensa relazione sentimentale. La coppia si incontrò per la prima volta quando lei posò come modella fetish sulla copertina dell’album ‘For Your Pleasure dei Roxy Music’ e da allora si frequentò per qualche mese. Fu lui, come rivelato successivamente dalla Lear in un’intervista, a suggerirle di giocare sull’ambiguità per attirare l’attenzione del mondo della moda e della musica, e sempre lui ebbe fin da subito grande fiducia nella possibilità che Amanda potesse anche diventare una famosa cantante. Per questo, si espose in prima persona, scrivendo con lei la sua prima canzone (intitolata Star) mai pubblicata e soprattutto arrivando a pagarle corsi di ballo e danza.



LA FIDUCIA IN AMANDA LEAR

Dawid Bowie capì subito il grande potenziale di Amanda Lear, motivo per cui decise di aiutarla nella sua carriera nel mondo della musica. La conferma arriverà questa sera ai microfoni di Maurizio Costanzo ne L’Intervista: “Tenero, attraente, intelligente. Un grande artista ma anche tormentato. È stato il primo a credere in me come artista, mi ha pagato le lezioni di canto”, preciserà questa sera la Lear, raccontando anche qualche particolare sul rapporto di coppia. Bowie, infatti, andava a dormire con il trucco, fatto che finiva per causarle qualche problemino: “Si truccava più di me ma il problema dei maschi che si truccano è che non si struccano la notte per dormire, mi sporcava il cuscino con il fondotinta”. A quanto pare, David Bowie ci vide giusto: di lì a poco, infatti, la Lear riuscì a conquistare il mondo della musica vendendo 15 milioni di album in tutto il mondo e 25 milioni di singoli.



L’INDIMENTICABILE ‘DUCA BIANCO’

Era il 10 gennaio 2016 e la notizia della morte di David Bowie colpì profondamente il mondo della musica, che perse così uno dei suoi interpreti più influenti di sempre. Il suo stile, caratterizzato da una capacità di reinventarsi musicalmente, è infatti difficile da catalogare: dalle prime sonorità influenzate dalla beat generation con brani acustici folk rock, negli anni 70, seguì una metamorfosi che lo portò a diventare tra i più importanti esponenti del glam rock con album come ‘The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars’ e ‘Aladdin Sane’. Nella sua lunga carriera, vendette circa 140 milioni di album (in vita) e nel 2008 fu inserito al 23º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone, che ha individuato tra i suoi migliori brani ‘Life on Mars?’, ‘Space Oddity’, ‘Fame’ e ‘Heroes’. Nel 2007 fu anche indicato dalla rivista Forbes come il quarto cantante più ricco al mondo.

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