Il film “Io, Robot” di Alex Proyas ha diviso la criticata: “L’australiano Proyas sa prendere lo spettatore alla gola giocando su due fondamenti del terrore: l’Indistinto (nugoli di robot assassini, come lo sciame di piovre di ‘Matrix 3’ o i mostri infiniti di ‘Aliens’); e il Diverso, anzi il quasi-umano e in quanto tale ancora più inquietante. Onore al robot disegnato da Patrick Tatopoulos…”, ha scritto Fabio Ferzetti, sul Messaggero. Invece, Maurizio Porro ha commentato su Corriere della Sera: “Agendo solo con le macchine, anche il film è meccanico, senza sangue né polso e si concede le solite stravaganze spettacolari come il lungo inseguimento d’ auto. ‘Io, robot’ è un involucro vuoto dal rumore metallico, seducente come traiettoria futurista di linee, grafica e rumori. Sembra una macchina celibe che non induce in tentazione né filosofica né sentimentale: qualche stupore però nessuna commozione”. Ricordiamo che “Io, Robot”, clicca qui per vedere il trailer, andrà in onda sul 20 a partire dalle 21.00 ma sarà possibile vederlo anche in streaming grazie al portale di Mediaset, sui propri dispositivi mobile cliccando qui.
CURIOSITÀ SULLA PRODUZIONE DEL FILM E IL CAST
Per la prima serata di oggi, mercoledì 23 maggio 2018, il Canale 20 ha scelto il film “Io, Robot”, diretto da Alex Proyas. Il soggetto è stato tratto dai racconti di Isaac Asimov e la sceneggiatura è stata estesa da Akiva Goldsman, la produzione e la distribuzione sono stati curati dalla 20th Century Fox. Il montaggio del film è stato realizzato da William Hoy con gli effetti speciali di Yan Allain e le musiche di Marco Beltrani, la scenografia infine, è stata ideata da Lin MacDonald. In pochi hanno scelto Asimov, il padre della fantascienza, per portare sullo schermo del cinema le sue opere. Il rischio è sempre stato grosso e pochi produttori hanno osato il rischio di scontentare i milioni di fans della fantascienza scritta e descritta da questo immortale maestro del genere. L’operazione ‘Io, robot’ ha funzionato, in primo luogo per la credibilità del ruolo di Smith come interprete del detective spooner, poi, soprattutto, per l’alone apocalittico in chiave non troppo noir della trama sceneggiata dal gruppo cui faceva capo l’abilissimo Akiva Goldsman, in futuro ancora sceneggiatore di film per Smith sci-fi com ‘Io sono leggenda’. Nessun premio per ‘Io, robot’ ma la sfida è stata vinta, il film è piaciuto, la critica non ha pesato più di tanto nel concedere giudizi superficiali, anzi, in molti casi ha concesso articoli favorevoli a questa pellicola difficile da trasporre, di grande dignità, adatta per il cinema così come per il piccolo schermo.
NEL CAST WILL SMITH
Il film Io, Robot va in onda su canale 20 oggi, mercoledì 23 maggio 2018, alle ore 21.00. Dal maestro della fantascienza mondiale, Isaac Asimov, nasce nel 1950 l’avveniristico testo lettarario dal quale, nel 2004, la 20th Century Fox ha prodotto il film Io, Robot. Il film si ispira alla trilogia letteraria di Asimov, un trittico di testi che narra del rapporto codificato tra robot e umani, anche se, per renderne il contenuto più attuale rispetto alla stesura originale del 1950, gli sceneggiatori si sono concessi ampie rivisitazioni e libere interpretazioni del contenuto scritto in originale. Regista della pellicola è l’australiano, con natali egiziani, Alex Proyas. Il pubblico lo conosce in alcuni suoi film ben riusciti come nel caso de ‘Il Corvo’ del 1994, ‘Dark City’ del 1998, ‘Segnali dal futuro’ del 2009, un regista specializzato in filmografia sci-fi, non molto prolifico, adatto al genere in questione e poco altro in altri aspetti del cinema. Nel cast Proyas ha diretto un Will Smith, oramai sdoganato dal ruolo in cui la macchietta di Bel Air lasciava presagire per l’allora giovane attore afro-americano una filmografia di genere, attore che ha invece interpretato alla perfezioni ruoli anche molto drammatici, una bella sorpresa per il cinema che oggi lo acclama come attore di alto livello e qualità. Al fianco di Smith la bella Bridget Moynahan, conosciuta nel cinema prima con ‘Le ragazze del Coyote Ugly’, poi con altre pellicole come ‘La regola del sospetto’, precedente ad ‘Io, robot’, sino al recente ‘John Wick – Capitolo 2’, al fianco di Keanu Reeves, un thriller di ottima fattura diretto da Chad Stahelski. Ma vediamo nel dettaglio la trama del film.
IO, ROBOT, LA TRAMA DEL FILM
Chicago, nell’anno 2035, quindi non così lontano dall’attualità, per quanto Asimov immaginava questa situazione oltre cinquant’anni fa. Nella Chicago del 2035 comunque, robot e umani hanno trovato la loro dimensione congiunta, una sorta di armonia distopica in cui la robotica è diffusa in tutte le case lasciando ai robot la quotidianità delle faccende domestiche, della cucina, del governo domotico delle case del futuro. Solo Del Spooner (Will Smith), detective di polizia, non si fida di questa follia sociale mentre tutta la società stravede per i robot, Spooner è sospettoso e attende di vedere come i robot si comporteranno anno dopo anno e il suo fiuto non lo inganna. Un suicidio sconvolge l’opinione pubblica, quello di Alfred Lanning creatore della classe di androidi domestici NeStor Classe 5, robot diffusissimi in tutta la società. Spooner ritrova un lascito olografico del dottor Lanning nel quale le dichiarazioni dello scienziato prima di morire lasciano presupporre ad un eventuale omicidio, da qui inizieranno le indagini rivolte alla scoperta di un colpevole, responsabile della morte dello scienziato, ma soprattutto scoprendo quanto forte sia il pericolo che tutta l’umanità corre nel lasciare troppo spazio ai robot oramai in condizione di organizzarsi a livello sociale e tentare un’eventuale presa del potere su scala planetaria. Indagini in primis ma anche il Pianeta da salvare, per Spooner quel giorno sarà l’inizio di una grande avventura.