Harvey Weinstein ha pagato la cauzione di 10 milioni di dollari ed è già fuori di prigione. Il produttore cinematografico “dovrà rispondere delle accuse di avere violentato una donna e di averne costretta un’altra a del sesso orale” aveva riferito la Cnn, citando una fonte vicina alle indagini. Per Harvey Weinstein è stata inoltre ordinata la consegna del passaporto e Weinstein dovrà indossare un dispositivo Gps per essere sempre rintracciabile. Una situazione, quella del produttore, che riporta alla mente le parole di Asia Argento durante la cerimonia di premiazione del festival del cinema di Cannes: “Nel 1997 sono stata stuprata da Harvey Weinstein qui a Cannes. Avevo 21 anni. Questo festival era il suo territorio di caccia. Voglio fare una previsione: Harvey Weinstein non sarà mai più benvenuto qui. Vivrà in disgrazia, escluso dalla comunità che un tempo lo accoglieva e che ha nascosto i suoi crimini. E perfino stasera, seduti tra di voi, ci sono quelli che ancora devono essere ritenuti responsabili per i loro comportamenti contro le donne, che non sono accettabili in questo settore. Sapete chi siete. Ma soprattutto noi sappiamo chi siete. E non vi permetteremo più di farla franca.” (Aggiornamento di Anna Montesano)
LE PAROLE DI ROSE MCGOWAN
Per quanto sia già fuori dal carcere dopo il pagamento di una cauzione da 10 milioni di dollari, l’arresto di Harvey Weinstein ha il sapore della rivincita per molte delle donne che in questi anni hanno lottato per far venire a galla la verità di abusi che sembra aver contraddistinto la condotta di vita del produttore cinematografico. In questo senso nel giorno in cui Weinstein è finito in manette la grande protagonista negli Usa è stata Rose McGowan, ovvero quella che dovrebbe essere la prima vittima dell’orco. Weinstein, secondo il racconto della donna, abusò di lei nel 1997, durante il Sundance Film Festival. Intervistata prima in tv e poi in una rapida conferenza stampa, Rose non ha nascosto la sua soddisfazione:”E’un giorno reale e irreale che non credevo sarebbe mai arrivato. È un momento molto intenso. Stiamo parlando di un uomo che agli Oscar era paragonato a Dio e che, facendo le proporzioni, ha probabilmente abusato di mille donne, visto che hanno avuto il coraggio di parlare solo in cento”. Alla domanda su cosa gli direbbe se lo avesse davanti, Rose prende tempo e poi guardando dritto in camera dice:”We got you. Ti abbiamo preso”. (agg. di Dario D’Angelo)
IL BRACCIALETTO ELETTRONICO
Erano le 7 e 30 del mattino ieri a Tribeca, elegante zona di Lower Manhattan, quando Harvey Weinstein ha deciso di presentarsi al commissariato per rispondere alle accuse di stupro. Con giacca nera e alcuni libri in mano, l’ex produttore di Hollywood è stato poi trasferito in tribunale, dove ha risposto alle domande del caso e si è messo a disposizione delle Forze dell’Ordine per le foto segnaletica. Ma la sua permanenza è durata soltanto alcune ore, in seguito alle quali Weinstein è stato rimesso in libertà dopo il pagamento di una cauzione dell’importo complessivo di 10 milioni di dollari. D’ora in avanti dovrà indossare un braccialetto elettronica, che gli permetterà di essere localizzabile 24 ore su 24, e non potrà uscire dallo Stato a causa del ritiro del suo passaporto. Per lui sarà quindi impossibile tornare in California per proseguire il percorso di cure per guarire dalla sua dipendenza dal sesso. [Agg. di Dorigo Annalisa]
IL PRODUTTORE LIBERO SU CAUZIONE
Harvey Weinstein è stato arrestato ieri a New York e poi rilasciato su cauzione. Il produttore non potrà lasciare New York e il Connecticut. Inoltre, sono stati confermati tutti i capi d’accusa. La notizia dell’arresto di Weinstein ha fatto rumore anche in Italia. Asia Argento che ha denunciato una violenza subita dal famoso produttore, su Twitter, ha condiviso un articolo dal titolo “Weinstein, il lupo cattivo e l’avvento del reale”. Nel pezzo in questione, firmato da Giulio Cavalli, si fa riferimento anche alle molestie che sono costrette a subire le donne in Italia. Oltre ad Asia Argento, si parla di Miriana Trevisan che, a sua volta, ha denunciato una molestia. L’ex ragazza di Non è la Rai, su Twitter, ha commentato così l’arresto di Weinstein: “Weinstein si consegna. Ma non è un problema solo di lupi cattivi. È una favola sporca che bisogna avere il coraggio di smettere di fare e raccontare. Gli USA si muovono contro Weinstein. Qui, mi raccomando, continuate pure a mirare strabici contro le donne” (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
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ALTRE QUATTRO DONNE PRONTE A TESTIMONIARE
Sguardo basso e un “No” appena accennato quando alcuni dei giornalisti all’uscita del tribunale hanno chiesto ad Harvey Weinstein se fosse dispiaciuto per quello che ha fatto: la giornata dell’arresto del produttore hollywoodiano caduto in disgrazia e poi scagionato dietro il pagamento di una cauzione multimilionaria (oltre all’obbligo di portare il braccialetto elettronico ed essere privato del passaporto) si è tramutata in uno show. Infatti, Weinstein è stato preso d’assalto dai giornalisti ma a parlare è stato solo il suo avvocato difensore che ha ribadito che l’assistito si dichiara convintamente innocente, aggiungendo che le accuse contro il produttore sono “gravemente viziate dal punto di vista costituzionale” e che per questo verranno smontate una d una. Insomma, la tesi del suo collegio difensivo è che ogni rapporto sessuale consumato da Wernstein con le donne che lo accusano sia stato consensuale ma intanto si apprende che altre quattro persone sono pronte a testimoniare contro di lui nei prossimi giorni, aggravandone ancora di più la posizione: intanto, oggi si è anche appreso che la prossima apparizione del diretto interessato in aula è prevista per il 30 luglio. (agg. di R. G. Flore)
WEINSTEIN SI DICHIARA INNOCENTE
Ha pagato la cauzione da 10 milioni di dollari ed è tornato in libertà. Harvey Weinstein ha lasciato così il dipartimento di polizia di Manhattan dopo aver staccato un bell’assegno, ma con annesso un aggeggio nuovo, un braccialetto elettronico che lo obbligherà a non lasciare lo stato. Assieme al noto produttore cinematografico di Hollywood vi era anche il suo legale, Ben Brafman, che ha spiegato davanti al giudice: «Il mio cliente intende dichiararsi non colpevole. Intendiamo agire rapidamente per far cadere l’accusa. Weinstein non ha inventato il divano del produttore. Mi auspico che la giuria non sia consumata dal movimento #MeToo». Così invece il procuratore distrettuale di Manhattan, Cyrus Vance, che accusa Weinstein di violenza sessuale: «Le accuse di oggi – ha fatto sapere – riflettono i progressi significativi in questa indagine ancora in corso. Voglio ringraziare le coraggiose sopravvissute» che hanno denunciato il produttore». La corte è stata aggiornata al 30 luglio, quando ci sarà un nuovo capitolo di questa vicenda. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LIBERO DOPO IL PAGAMENTO DELLA CAUZIONE
Harvey Weinstein si è consegnato alla polizia: il produttore americano è arrivato sorridente intorno alle 13 (ora italiana) presso un commissariato del New York Police Department, a Manhattan. La polizia, in una breve dichiarazione, ha riferito che Weinstein è stato «arrestato, incriminato e accusato di stupro, crimini sessuali, abusi sessuali e cattiva condotta sessuale per casi che coinvolgono due diverse donne». Nella stessa giornata è comparso in tribunale: è stato rilasciato dopo aver pagato con un assegno una cauzione di un milione di euro. La libertà prevede alcune limitazioni: Weinstein dovrà indossare il braccialetto elettronico e ha dovuto consegnare il passaporto. Quindi potrà spostarsi solo attraverso gli stati di New York e Connecticut.. Due i casi di stupro di cui deve rispondere, ma sono almeno 80 le donne che lo accusano di abusi e violenze. Il caso comunque è stato aggiornato al 30 luglio. Intanto il produttore cinematografico ha fatto sapere attraverso il suo avvocato che «intende dichiararsi non colpevole». Questo è il primo rinvio a giudizio per lui. (agg. di Silvana Palazzo)
WEINSTEIN SI È CONSEGNATO ALLA POLIZIA
Sembrava essere ormai vicinissimo l’arresto di Harvey Weinstein con la notizia che si sarebbe consegnato alla Polizia. Ansa ha riportato da pochi minuti come alla fine il noto produttore abbia deciso di fare questo grande passo, consegnandosi alla Nypd. Ha così lasciato in manette la stazione di Polizia di New York. È stato accusato tra le altre cose anche di stupro con le accuse soprattutto di due donne che sono state prese in esame. La Polizia ha voluto ringraziare le ”coraggiose vittime” di essersi fatte avanti per cercare la giustizia. Ora dovrà Weinstein dovrà rispondere delle accuse di violenza su una donna e di aver costretto un’altra a praticargli un rapporto orale come riferisce direttamente la Cnn. L’avvocato Benjamin Brafman, della difesa di New York, al momento ha deciso di non commentare questa notizia, senza confermare l’intenzione dello stesso Harvey Weinstein di consegnarsi alla legge. L’unica cosa che ha sottolineato è che il suo assistito in questo momento è davvero molto arrabbiato. (agg. di Matteo Fantozzi)
SI CONSEGNERÀ ALLA POLIZIA?
Harvey Weinstein, il famoso produttore di Hollywood, accusato di molestie sessuali da più di 70 attrici che hanno reso pubblico il caso attraverso le testimonianze pubblicate su New Yorker e New York Times, dovrebbe consegnarsi alle autorità giudiziarie spontaneamente nelle prossime ore per evitare le manette. Per Weinstein l’arresto è ormai alle porte per due casi sui quali sta indagando la magistratura di New York. La prima denuncia che ha fatto partire l’inchiesta è quella dell’attrice Laura Evans che ha raccontato di essere stata costretta, nel 2014, ad un rapporto orale durante un provino. La seconda denuncia è per stupro dell’attrice Paz de la Huerta da cui dovrebbe partire l’incriminazione contro quello che, fino a qualche mese fa, era considerato il produttore più famoso di Hollywood. Secondo quanto scrive Vanity Fair, la Procura di New York avrebbe diramato un ordine di cattura contro Weinstein che, per evitare di finire su tutti i giornali con le manette, d’accordo con il suo legale, l’avvocato Benjamin Brafman, avrebbe deciso di consegnarsi.
WEINSTEIN VERSO L’ARRESTO: LA REAZIONE DELLE ATTRICI
stando a quanto riporta la Cnn, le accuse nei confronti di Harvey Weinstein potrebbero essere stupro di primo e terzo grado e atti sessuali gravi. Il movimento #Metoo, nato per difendere le donne dopo lo scandalo delle molestie, ha commentato la notizia dell’ormai imminente arresto del produttore, con gioia. L’attrice Rose McGowan che è stata una delle prime accusatrici di Weinstein e che ha indotto coraggio anche ad altre colleghe che hanno poi raccontato la propria esperienza, ultima Gwyneth Paltrow, ha scritto: “Io e molte altre delle sopravvissute abbiamo avuto la speranza da sempre che il nostro stupratore potesse essere perseguito dalla legge. Vent’anni fa ho giurato che avrei aggiustato questa stortura. Oggi siamo un passo più vicine alla giustizia”. Oltre a dover rispondere di fronte alla Procura di New York, Weinstein potrebbe presto essere perseguito anche a Los Angeles e Londra dove sono state presentate ulteriori denunce.