Quest’oggi sarà svelata la vera storia di Lara Saint Paul in occasione della nuova puntata del programma di Barbara D’Urso, Domenica Live, su Canale 5. La cantante, molto celebre negli anni settanta e ottanta, è la classica star che è passata in breve tempo dalle stelle alle stalle, da una notorietà incredibile a finire sul lastrico, fatto non nuovo per molti vip. Lara, purtroppo, non è ancora stata sepolta, visto che nessuno dei suoi famigliari può permettersi di pagare il funerale, spendendo diversi migliaia di euro. Qualche giorno fa, in un’intervista rilasciata ai microfoni del Corriere della Sera, la figlia primogenita Manuela confermò l’indiscrezione spiegando: «Non abbiamo i mezzi per il funerale. La situazione è drammatica. Io sono affidata a un amministratore di sostegno, poi c’ è mia sorella Guendalina che è perennemente ricoverata e suo figlio Andrew di 20 anni, e c’ è mia zia Loredana che ci ospita».
IL DECLINO DOPO LA MORTE DEL MARITO
«Adesso che la mamma è morta – ha chiosato disperata – mi chiuderanno in un istituto e mi porteranno via mia figlia e io non voglio». Una storia di povertà quella della Saint Paul, con un declino iniziato precisamente durante l’estate del 1995, quando scomparve Cariaggi, suo marito. Ha sempre provveduto al mantenimento della moglie e delle figlie, tenendole lontane dai problemi e proteggendole, ma quando venne a meno, la vita della cantante originaria di Asmara, cambiò profondamente. Le condizioni economiche iniziarono subito a peggiore, e per di più, la figlia minore aveva problemi di salute. Più volte aveva ricevuto aiuti importanti, anche da parte di Luciano Pavarotti, ma senza una rinascita effettiva, e alla fine morì in povertà, mantenendosi solo grazie alla legge Bacchelli, il sostegno statale in favore degli artisti indigenti.