Nonostante il test del Dna l’abbia smentita, Pilar Abel continua a sostenere di essere la figlia di Salvador Dalì. La donna, che intanto ha fatto ricorso, ha raccontato a Domenica Live negli ultimi mesi la sua storia, e oggi è nuovamente ospite del programma di Barbara d’Urso per parlare della sua battaglia legale che va avanti da 10 anni. Negli ultimi mesi c’è stato un altro colpo di scena: la mamma della 61enne spagnola è morta. Antonia Martinez, che avrebbe avuto una relazione da cui sarebbe nata appunto Pilar, è deceduta. Ma Pilar è decisa a portare avanti la sua battaglia. «Ancor più di prima», ha garantito Pilar nello studio di Domenica Live. In gioco però non ci sono solo questioni familiari, ma anche economiche: ammonta infatti a 300 milioni di euro il valore dell’eredità di Dalì. Ma per Pilar non è su questo che verte la sua battaglia. Il suo obiettivo è essere riconosciuta come figlia di Dalì.



PILAR A DOMENICA LIVE: AMANDA LEAR L’ATTACCA

Nelle ultime settimane Amanda Lear, che ha avuto una lunga relazione con Salvador Dalì, ha attaccato Pilar Abel. Lo ha fatto durante L’intervista di Maurizio Costanzo. «Si tratta di elucubrazioni di una mitomane, una pazza che vuole denaro», così l’ha definita Amanda Lear. «Rispetto l’opinione di Amanda Lear, rispetto quella di tutti. Ma chiedo lo stesso nei miei confronti. Non voglio criticarla, non voglio dirle niente», si è limitata a dire Pilar preferendo non entrare nel merito delle dichiarazioni della Lear. «Dalì era impotente», ha inoltre dichiarato Amanda Lear smentendo la possibilità che potesse avere figli all’epoca. «Lo faccio per l’onore di mia madre, della sua famiglia e il mio. Ho cominciato questa battaglia e la porterò a termine. Ringrazio Barbara d’Urso per avermi aiutata a raccontare la mia storia», ha aggiunto invece Pilar. «Nuova riesumazione? A me interessa la verità».

Leggi anche

Amanda Lear "Giocai sul fatto di essere uomo perché..."/ L'amore per David BowieAmanda Lear, chi sono gli ex fidanzati/ Da Salvador Dalì a Miguel Bosé: "Ora ho chiuso la boutique"