Paolo Mereghetti, sul Corriere della sera, ha recensito “Apocalypto” di Mel Gibson: “Il regista fa parlare tutti in una lingua praticamente sconosciuta – il maya yucateco – come a ribadire il realismo e la coerenza filologica dell’operazione. Sceglie attori non professionisti e ‘antropologicamente’ corretti ma si arrende alle leggi dello spettacolo che impongono volti fotogenici (…) Ne esce un quadro confuso e schematico allo stesso tempo, dove gli elementi del racconto non rispondo a un qualche criterio di veridicità o di realismo ma piuttosto alle esigenze ‘ricattatorie’ del progetto”. Secondi il critico anche rispetto alla rappresentazione della violenza, Gibson sceglie un atteggiamento ambivalente: “Lo scopo di queste operazioni non è tanto raccontare una storia quanto imporre a chi guarda la forza di un ricatto emotivo. Il problema è come sottrarsi a questo ricatto, che spesso viene mascherato dietro (finte) ambizioni artistiche e (possenti) campagne promozionali… ‘Apocalypto’ non solo sfrutta bassamente l’ambigua forza spettacolare della violenza ma in questo modo cerca di farsi gioco anche dell’intelligenza dello spettatore”. Ricordiamo che “Apocalypto”, clicca qui per vedere il trailer, andrà in onda sul 20 a partire dalle 21.00 ma sarà possibile vederlo anche in streaming grazie al portale di Mediaset, sui propri dispositivi mobile cliccando qui.
CURIOSITÀ SULLA REALIZZAZIONE DEL FILM E IL CAST
La regia di Apocalypto è stata affidata a Mel Gibson che, insieme a Faehad Safina, ha scritto il soggetto e la sceneggiatura. Le case di produzione che hanno fatto parte del progetto sono Touchstone Pictures e Icon Productions, la distribuzione del film in Italia è stata gestita dalla Eagle Pictures e il montaggio del film è stato realizzato da Kevin Stitt con le musiche della colonna sonora che sono state composte da James Horner. La pellicola è stata prodotta negli Stati Uniti d’America nel 2006 con la durata di 138 minuti circa. Ai botteghini questa pellicola non ha ottenuto un successo straripante come invece è successo con altri film di Mel Gibson come nel caso di La passione di Cristo che fu capace di incassare in tutto il mondo ben 650 milioni di dollari. Nello specifico questo film ha ottenuto 118 milioni di dollari. Per quanto concerne i premi ed i riconoscimenti ottenuti, Apocalypto ha raccolto tre nomination ai Premi Oscar e nello specifico per il Miglior Trucco, per il Miglior Sonoro e per il Miglior Montaggio sonoro. Il principale protagonista è il ballerino, musicista ed attore Rudy Youngblood nato a Belton nel settembre del 1982. Da sottolineare che questo film ha rappresentato l’esordio sul grande schermo dopo il quale ha avuto altre due esperienze ma in film di livello decisamente inferiore come Relentless e Beatdown. Tra le curiosità legate al suo personaggio nel film, c’è da sottolineare come per interpretarlo al meglio abbia dovuto imparare la lingua maya yucateca.
NEL CAST RUDY YOUNGBLOOD
Apocalypto, il film in onda su Canale 20 oggi, lunedì 28 maggio 2018 alle ore 21,00. Una pellicola prodotta dalla Touchstone Pictures in collaborazione con la Icon Produtcions per la regia di Mel Gibson il quale ha offerto anche un prezioso contributo per la stesura del soggetto e della sceneggiatura. Distribuito nelle sale cinematografiche italiane dalla Eagle Pictures, la pellicola gode delle musiche della colonna sonora che sono state scritte da James Horner. Nel cast Rudy Youngblood, Raoul Trujillo, Dalia Hernandez, Jonathan Brewer e Gerardo Teracena. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.
APOCALYPTO, LA TRAMA DEL FILM D’AVVENTURA
Intorno al XVI secolo nei territori occupati dal popolo Maya sta per consumarsi l’appassionante storia di un guerriero chiamato Zampa di giaguaro. Lui vive assieme alla moglie incinta ed ai suoi due figli in un piccolo villaggio della foresta del quale suo padre è il capo. La loro vita scorre serena tra battute di cacce ed interminabili giornate in cui si prendono cura delle rispettive famiglie. Una serenità e felicità a cui presto sta per essere posto termine in maniera drammatica dal possente guerriero Occhio Mezzo che assieme a tanti altri guerrieri sta attaccando tutti i vari villaggi per catturare uomini destinati ai sacrifici per placare gli dei la cui rabbia sarebbe stata comprovata da una contagiosa malattia, simile alla peste, che sta decimando la popolazione della principale grande città dei Maya. Non appena si accorge del pericolo Zampa di giaguaro riesce a mettere in salvo la moglie ed i due figli nascondendoli all’interno di un pozzo dal quale si può uscire soltanto con l’aiuto di una persona dall’esterno. Zampa di giaguaro prova ad opporre resistenza ai guerrieri ma non vi riesce per cui viene catturato assieme ad altri giovani del luogo mentre i vecchi vengono uccisi, le donne maltrattate ed i bambini lasciati a morire di fame. Ha così inizio un lungo e tortuoso viaggio per raggiungere la città dove Zampa di giaguaro e gli altri uomini catturati sono destinati ai tanti sacrifici messi in atto dai vari stregoni e sciamani. Tuttavia seguendo quando indicato da una bambina veggente, accadono una serie di situazioni che permettono al solo Zampa di giaguaro seppur ferito di scappare. La sua fuga però viene vista come una sorta di affronto per lo stesso Occhio di mezzo anche perché il suo nemico ha ucciso il figlio, per cui da vita ad un mirabolante inseguimento tra mille difficoltà e l’arrivo dei conquistadores spagnoli. Zampa di giaguaro riuscirà ad arrivare in tempo al pozzo dove aveva nascosto la propria famiglia per assistere la moglie al parto.