Su Rai Uno abbiamo visto in queste ore in prima tv il nuovo film di Pupi Avati, Il fulgore di Dony. Questo è stato girato per la televisione tra Bologna e Roma, due città che hanno significato moltissimo per il regista nella sua carriera. Nella prima l’autore infatti è nato e lì si è affermato come grande regista anche grazie ad opere come “La casa dalle finestre che ridono”. Ci siamo trovati poi a Roma dove Pupi Avati ha vissuto a lungo e dove ha dimostrato di essere decisamente a suo agio. Un film che ha molto di biografico proprio dell’artista che nella sua carriera è riuscito sempre e comunque a dare un taglio molto personale e in grado di regalare delle situazioni emotive molto intense. Un regista che ha sempre e comunque saputo dimostrare di avere qualcosa da dire, anche magari in quei film che sono stati leggermente forti dal punto di vista emotivo. Il fulgore di Dony non è un film incentrato sul territorio come magari è accaduto altre volte, ma l’utilizzo di due città così amate dall’autore fa riflettere senza dubbio. (agg. di Matteo Fantozzi)



GIULIO SCARPATI: “STORIA DI SACRIFICI”

Giulio Scarpati è uno dei protagonisti de “Il fulgore di Dony”, l’emozionante film di Pupi Avati che racconta la scelta di Dony, una liceale studiosa, non appariscente che si innamora del bellissimo e sportivo Marco che si ritrova a fare i conti con le conseguenze di un incidente che cambierà per sempre la sua vita. Dony sceglie di restare accanto al suo ragazzo e a sostenerla ci saranno i suoi genitori interpretati da Ambra Angiolini e Giulio Scarpati. L’attore, ai microfoni de La vita in diretta, spiega la forza di un film toccante e che fa riflettere spiegando l’intensità del suo personaggio. “Come tutti i papà ama sua figlia, ma non la capisce. Questa storia è veramente bella perché è la storia di un sacrificio che, oggi, è una parola che suona male perché noi genitori oggi vogliamo sempre i nostri figli in prima linea e non ascoltiamo, invece, i loro bisogni. La preoccupazione del padre è quella di garantire che sua figlia abbia sempre il meglio” – racconta l’attore che poi elogia il regista – “Pupi Avati è bravissimo, un regista straordinario, sono felice di aver lavorato con lui. Ci ha coinvolto nella storia, quindi sentivamo che c’era qualcosa di diverso nella storia” (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



NEL CAST GIULIO SCARPATI

Uno dei principali protagonisti del film “Il fulgore di Dony” è l’attore romano Giulio Scarpati, noto grazie al personaggio di Lele Martini nella storica serie tv “Un medico in famiglia”. È un attore che si è formato soprattutto in teatro, dove lavora dal 1978 anno in cui esordì con l’opera Le smanie per la villeggiatura scritta dal grande Carlo Goldoni. A proposito di teatro in questo periodo Scarpati è protagonista della trasposizione teatrale del capolavoro cinematografico di Ettore Scola, Una giornata particolare per la regia di Nora Venturini e al fianco ad un’altra straordinaria artista italiana come Valeria Solarino. Il suo esordio al cinema è invece avvenuto molto presto ed ossia nel 1974 grazie alla regista Elsa De Giorgi che lo ha inserito nel cast della pellicola Sangue più fango uguale logos passione. Un’esperienza che poi è stata bissata nel 1984 grazie al cineasta Ivo Barnabò Micheli che gli ha permesso di recitare nel film Il lungo inverno. Tra le altre pellicole di cui è stato protagonista Scarpati nel corso della propria carriera ricordiamo La riffa, Il giudice ragazzino, Mario Maria e Mario, Il cielo è sempre più blu, A luci spente, L’età dell’oro e Il padre di mia figlia.



LA COLONNA SONORA DI MARIANNE MIRAGE

Il film Il fulgore di Dony, diretto da Pupi Avati, va in onda in prima visione su Rai 1 questa sera, martedì 29 maggio, alle 21.25. Su Instagram, la cantante Marianne Mirage svela cosa c’è dietro alla colonna sonora del film: “Ho scritto questa canzone in macchina. Erano passare le 2 di notte. Tu guidavi di ritorno da Roma e io ho preso Garage Band del cellulare e ho cominciato a suonare il piano, così ho sentito un pugno allo stomaco ed è nata “Corri”. In quello stesso momento mi ha chiamato la mia più grande amica e mi dice che era nata la sua bambina, nello stesso minuto che questa canzone era nata. Scusate se ora per me è arrivato il momento di raccontarvi la vera storia. Questa canzone oggi, anzi stasera, ha trovato un padre. Pupi Avati ha scelto la mia voce e queste parole per dare un suono al suo nuovo film “il fulgore di Dony” stasera andrà in onda in prima serata su @rai1official alle 21.15 un film emozionante con @ambraofficial e tanti altri… Statemi vicini #curvamirage Questa canzone è per voi!” (Aggiornamento di Anna Montesano)

LE PAROLE DI PUPI AVATI

Questa sera, martedì 29 maggio, su Rai 1 dalle ore 21:25 va in onda in prima visione il film “Il fulgore di Dony”. Si tratta di una pellicola diretta dal Pupi Avati, che ne ha anche curato il soggetto e la sceneggiatura “Fulgore è sinonimo di splendore, luminosità, lucentezza, scintillio, sfavillio, sfolgorio, brillantezza, fulgidezza, brillio… La vicenda umana della mia Donata Chesi, soprannominata Dony, la scelta che il suo profondo sentimento del vivere le fa fare, merita quel sostantivo che ha guadagnato innamorandosi dell’amore, forse del bisogno, smisurato di lei che prova un giovane suo coetaneo disabile e destinato a veder aggravarsi inesorabilmente le sue condizioni. Questa la sfida del film, rendere vera, credibile, azzardare addirittura che diventi condivisibile la scelta di Dony”, ha spiegato Avati nelle note di regia. I giovani protagonisti del film sono Greta Zuccheri Montanari e Saul Nanni. Al loro fianco sono presenti nomi noti del piccolo brande schermo: Ambra Angiolini, Giulio Scarpati, Lunetta Savino, Andrea Roncato e Alessandro Haber. Il film “Il fulgore di Dony”  è stato girato in Italia, tra Bologna e Roma.  

IL FULGORE DI DONY, LA TRAMA DEL FILM

Dony è una liceale bolognese, appassionata di danza classica. Carina senza essere bella, Dony si innamora di Marco Ghia, il ragazzo più bello della scuola. I due si ritrovano casualmente in una corsia d’ospedale dove Marco è stato ricoverato in seguito a quello che sembra un banale incidente sulle piste da sci. Ma con il passare dei giorni si scopre che il trauma ha gravemente compromesso la sua salute. e il danno neurologico cambierà Marco per sempre. Il ragazzo, abbandonato dagli amici, resta solo con la Madre che contatta Dony. La ragazza accetta di stare al fianco di Marco, che sembra ritornare bambino, ma trova la resistenza dei suoi genitori, che non capiscono come la figlia possa sacrificarsi per un ragazzo che non potrà offrirle altro che un infantile attaccamento. I genitori di Dony sono convinti che la ragazza sia stata manipolata dalla madre di Marco e decidono di mandarla da uno psichiatra, che non potrà far altro che attestare che Dony non è stata condizionata da nessuno se non dalla “follia” dell’amore più puro.