Era uno dei volti più noti in televisione negli anni 90 e 2000 grazie alle sue previsioni del tempo, spesso oggetto di ironia a Striscia la notizia. Mario Giuliacci, professione meteorologo, aveva trasformato a inizio carriera la camera del figlio in uno studio e da allora la sua passione per il meteo era diventata virale. Ora che ha concluso la sua collaborazione con Mediaset, continua a dedicarsi ad un sito tutto suo al quale concede però solo qualche minuto al giorno. Per tutto il resto l’impegno che lui e la moglie danno è rivolto soprattutto ai quattro nipotini. A raccontarlo è lui stesso in un’intervista rilasciata al quotidiano ‘ Il Giornale’, al quale spiega i propri impegni in qualità di nonno: “L’attività di nonno è impagnativa e bellissima. Io e mia moglie Valeria abbiamo una tabella in cui segniamo tutti gli impegni dei nipoti. Quando andare a prendere Achille, a che ora escono da scuola Adriano, Anna Gaia e Carlo. Ci siamo segnati quando vanno portati a pianoforte, inglese, ecc”. Lo spazio per la sua attività resta relegato solo a qualche ora al mattino, quando gli impegni da nonno sono momentaneamente sospesi.



L’INIZIO DELLA SUA CARRIERA

Nell’intervista rilasciata a Il Giornale, Mario Giuliacci parla dei suoi studio alla facoltà di Fisica: avrebbe voluto diventare fisico nucleare ma proprio in quegli anni un referendum ha bocciato le centrali, lasciandolo privo di nuove ambizioni. È stato allora che ha incontrato un amico che gli ha parlato di fisica dell’atmosfera, chiamando in causa l’argomento che gli avrebbe cambiato la vita: “Ho vinto il concorso e sono diventato un ufficiale del servizio meteorologico dell’aeronautica. Questo per dire che i veri meteorologi sono quelli con una laurea in Fisica, gli altri sono di serie B o del tutto improvvisati. Solitamente quelli meno preparati sono quelli che creano allarmismi inutili”. Giuliacci precisa, con un po’ di rammarico, come l’avvento di internet abbia abbassato la serietà del servizio, con una serie di siti decisamente non all’altezza del nome meteo. Lui stesso ammette di avere commesso più di qualche errore nella sua carriera, in seguito al quale ha persino conquistato dei tapiri a Striscia la notizia.



LA MOSSA E I TAPIRI

Erano le vacanze di Pasqua del 2004 e Mario Giuliacci, come altri colleghi, ha commesso un errore nelle previsioni del tempo, scatenando la rabbia degli operatori turistici. In tale circostanza ha conquistato il primo dei suoi tre Tapiri d’oro, mentre gli altri due gli sono stati consegnati per il suo ‘buonasera’ e per la polemica sulle meteorine. E proprio a proposito del suo inchino, diventato un vero tormentone alla fine degli anni 90/inizio 2000, il colonnello Giuliacci spiega le sue origini, non relative ad un semplice caso: “In Umbria ci si saluta sempre, anche solo se ci si incrocia, con semplicità. Quando ho dovuto leggere le previsioni ho pensato che dire solo ‘buongiorno’ stesse male. Allora è nato il mio inchino sbilenco, accennato. Tanti pensavano fosse solo una falsa mossa per fare audience ma non era così. Poi mi sono inventato la mossa della penna. Volevo vedere se qualcuno se ne accorgeva”.

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