Non si placano le polemiche su Ambra Angiolini. Il pubblico non ha affatto apprezzato che la conduttrice del Concertone del 1 maggio a Roma abbia indossato un maglione da 320 euro. Un gesto che molto hanno considerato una mancanza di rispetto verso i princìpi della Festa dei Lavoratori. A criticarla, inaspettatamente, anche il noto stilista Stefano Gabbana. Quest’ultimo, su Instagram, ha lasciato un commento sul profilo della rivista Gioia, la quale chiedeva agli utenti: “Perché il look indossato da Ambra Angiolini al concerto del primo maggio ha fatto inca**are tutti?” La risposta del famoso stilista ha spiazzato tutti: “Perché è una falsona!”, ha scritto. Come replicherà Ambra Angiolini a questo attacco? Ma soprattutto, la questione terrà botta ancora per molto? (Aggiornamento di Anna Montesano)



STESSA POLEMICA PER SFERA EBBASTA

Dopo Ambra Angiolini, anche Sfera Ebbasta viene travolto dalle polemiche. Sul palco del Concertone di Roma, Sfera Ebbasta ha indossato due rolex che hanno scatenato la reazione sui social. Sfera Ebbasta, molto criticato per la scelta di indossare due rolex sul palco di Piazza San Giovanni, ha prontamente replicato su Twitter. “Nessuno mi ha mai regalato niente e sono orgoglioso di essere un povero arricchito, mi sono sudato tutto quello che ho e ancora Mi ricordo quando a casa avevamo 150€ per fare la spesa di tutto il mese e mangiavamo o pasta o latte ogni sera”, ha scritto in un primo tweet mentre successivamente ha aggiunto – “Ora le cose sono cambiate e 2 Rolex al polso per me rappresentano solo un trofeo. Mi ricordano da dove sono venuto e fino a dove sono arrivato”. Dopo Ambra Angiolini, dunque, anche Sfera Ebbasta è stato travolto dalle polemiche ed esattamente come l’attrice ha scelto i social per replicare (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



LODO GUENZI CON LA STESSA MAGLIA DI AMBRA, MA SENZA POLEMICA

Sui social lo hanno definito un abbigliamento poco appropriato, quello scelto dall’attrice e conduttrice Ambra Angiolini per presentare il suo Concertone del Primo Maggio. A due giorni dall’evento, le polemiche proseguono e l’attenzione resta rivolta ancora a quella maglia griffata del valore di 300 euro (325, 350 fino a 400, a seconda dei vari esperti di prezzi sul web) indossata dalla Angiolini e che le è costata cara in tutti i sensi, in quanto l’ha portata ad essere considerata non una “vera comunista”. E così quel maglione a righe colorate che avrebbe dovuto ridare un po’ di brio e gioia di fronte a tematiche importanti e delicate come quella del lavoro, si è trasformato nell’occasione (l’ennesima) per dare sfogo in 280 caratteri a rabbia e frustrazione tipica dei frequentatori dei social tanto da far parlare ormai di maglioncino-gate. Come rammenta Chiara Maffioletti per il Corriere, però, quella stessa maglia indossata anche dal collega Lodo Guenzi, cantante de Lo Stato Sociale ed accanto ad Ambra nella sua avventura da conduttore, non ha però destato lo stesso clamore, come mai? Intanto sul suo profilo Instagram, dove Ambra ha deciso di replicare usando l’arma dell’ironia, sono in tanti a invitarla a non fare lo stesso gioco di chi ha voluto aizzare a tutti i costi queste “polemiche sterili studiate a tavolino per sollevare polveroni inutili acchiappa click”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



IL POPOLO DEI SOCIAL SI SPACCA MA LEI…

Il concertone delle polemiche continua a far discutere anche a due giorni di distanza e se in un primo momento erano i due rolex di Sfera Ebbasta a far discutere, l’attenzione si è poi spostata sul maglione di Ambra Angiolini dal costo di ben oltre le 300 euro. Una scelta poco “comunista” da parte di colei che avrebbe dovuto condurre il concerto lanciando gli artisti ma, soprattutto, parlando di lavoratori in crisi, di sicurezza nei cantieri e di tutti coloro che non arrivano alla fine del mese. Gli argomenti e la drammaticità degli eventi legati al lavoro stridono un po’ con la scelta di Ambra Angiolini che si è difesa parlando degli slip low cost. Il suo pubblico continua a seguirla senza pensare a quello che ha fatto e alle sue scelte di look ma resta il fatto che chi era presente al Concerto nel vero spirito dell’evento non ha apprezzato molto quello che è successo. Siamo sicuri che presto le polemiche lasceranno il posto a nuovi gossip e Ambra e il suo maglioncino finiranno nel dimenticatoio come lei stessa spera anche senza dare troppo peso allo “scandalo” gridato da qualcuno. (Hedda Hopper)

IL SUO PUBBLICO RIMANE DALLA SUA PARTE

Gli estimatori di Ambra Angiolini continuano a difendere l’attrice romana dalle critiche ricevute per “colpa” del famoso maglioncino di Alberta Ferretti indossato in occasione del Concerto del Primo Maggio presentato a Roma con il leader de Lo Stato Sociale. “Io ti dico solo che averti guardato mi ha fatto commuovere, mi hai riportata indietro nel tempo, eri uguale a quel tempo che mi è stato tanto caro, vissuto con amore, libertà e leggerezza e dove tutto mi piaceva di più… tranne te che mi piaci come allora perché sei sempre la stessa!”, scrive qualcuno su Instagram. “Questa ancora non l’avevo sentita che per presentare il concerto del 1 maggio bisognasse vestirsi da H & M o Zara anzi meglio da mercatino delle pulci!!! Una delle tante stranezze di questa nostra Italia anzi di questi strani italiani un po’ così! Io ti ho seguito in tv, a me personalmente la tua conduzione e tutta la manifestazione in sé è piaciuta! Poi tutto il contorno conta molto poco… il maglioncino potevi pure averlo preso da un ambulante qualsiasi per me sarebbe stato uguale, comunque queste persone devono sempre criticare tutto e tutti se no non son contente…” si legge ancora. Ambra inizialmente ha perfino risposto alle critiche confrontandosi in maniera intelligente anche con i suoi detrattori. Adesso però, ha preferito restare in silenzio e allontanare questa sterile polemica nel più breve tempo possibile. (Aggiornamento di Valentina Gambino)

Il maglioncino dell’Angiolini

Incredibilmente il concerto del primo maggio a Roma, verrà ricordato per il maglione di Ambra Angiolini. L’attrice romana è stata accusata dal popolo del web d’indossare un golf di Alberta Ferretti del valore di 350 euro ed i social – come sempre – hanno voluto criticare questa scelta. Partendo dal presupposto che la Angiolini veste Ferretti da moltissimi anni (quindi ci potrebbe essere una comunissima scelta di carattere puramente affettivo che però, il popolo social, ghiotto di polemiche sterili preferisce ignorare), quello che occorre ricordare è ben altro e anche l’attrice ha voluto ribadire il suo punto di vista su Instagram, confrontandosi pacificamente con il resto degli internauti. “Il pressappochismo di quelli che pensano che vivere sia a scartamento ridotto. Ma non si può stare un po’ meglio tutti? E pigliatevelo pure voi ‘sto maglioncino a via Sannio così non rosicate più”, si legge tra i commenti di un post che l’Angiolini ha pubblicato per ironizzare e mettere da parte una polemica sterile. “L’Italia è allo sbando e ci si preoccupa del tuo maglione? Non meritano nemmeno risposta… I social hanno dato parola anche a chi meritava il silenzio…. grande Ambra”, commenta un altro estimatore. La questione è da considerarsi chiusa? Si spera.

Le sterili accuse ad Ambra

L’accusa ad Ambra Angiolini poi, nasce da un punto preciso: “Hai il maglioncino di 400 euro? Non sei comunista!”. Se ci pensate bene, non potrebbe esistere nulla di più superficiale che giudicare un essere umano dal suo abbigliamento. “Ambra che fa la morale con un maglione da 400€. Ma andatevene af…”, scrive un utente su Twitter mostrando tutta la sua insofferenza. Se la Angiolini avesse indossato una maglia bianca apparentemente senza alcuna appartenenza con il mondo della moda, nessuno si sarebbe lamentato. Ma se quella stessa comunissima t-shirt avesse lasciato intravedere in qualche modo una etichetta di un brand, si sarebbe scatenata ugualmente una polemica sterile sulla base del nulla. Avreste fatto meglio a preoccuparvi di ciò che diceva l’attrice sul palcoscenico piuttosto che giudicarla per il suo abbigliamento casual. Il rispetto, la dignità e l’integrità morale dovrebbero interessarci così come l’inarrestabile senso del lavoro. Tutti valori (qualità e sentimenti) che l’Angiolini possedeva (e possiede anche lontana da quel palcoscenico) appieno.