I riscontri social stanno rendendo sicuramente Alessanda Sardoni un fenomeno di costume nelle maratone televisive di Enrico Mentana, oltre che un’apprezzatissima giornalista. Gli ascolti su La7 stanno però decisamente dando ragione al direttore nella scelta di puntare sulla bella e spigliata giornalista, che fa della sua preparazione il fiore all’occhiello, il che le permette anche di non scomporsi mai di fronte alle situazioni più disparate. Il contenitore Omnibus sta facendo registrare picchi record per la rete del patron Urbano Cairo, prova che oltre ai siparietti che stanno creando una vera e propria schiera di fans per il duo Mentana-Sardoni, c’è anche tanta sostanza giornalista e capacità di conduzione televisiva, un mix che sta rendendo la Sardoni in queste settimane uno dei volti più amati del piccolo schermo. (agg. di Fabio Belli)



COME BEYONCE

Alessandra Sardoni è una delle protagoniste della Maratona Mentana, anzi col tempo ne è diventata un pilastro. Così la giornalista è diventata un fenomeno social al pari del direttore del Tg La7. «Altro che Beyoncé» esclamano su Twitter per evidenziarne l’eleganza nonostante le tante ore di diretta che accumula in collegamento con lo studio di Mentana. La Sardoni sa tutto e piace proprio per questo, oltre che per il garbo e l’educazione con cui si pone. Sempre sul pezzo e preparata, non attira i riflettori su di sé ma li proietta sui contenuti, che ovviamente verifica. Parla con tutte le fonti e non si fa mai cogliere di sorpresa, neppure da una situazione politica che è inedita. Faranno storia però le immagini di ieri, quelle relative al momento in cui si è resa conto che Carlo Cottarelli non sarebbe uscito dalla porta principale dopo l’incontro con Sergio Mattarella. È lei ad aver annunciato che i corazzieri avevano lasciato il presidio perché il premier incaricato aveva lasciato il Quirinale. E anche quei momenti convulsi sono stati gestiti bene, raccogliendo un consenso tale che è entrata tra i trend di Twitter.



SARDONI & MENTANA, UNA COPPIA TV CULT

Il “mito” di Alessandra Sardoni ci ha regalato ovviamente molti momenti cult. Come quello dell’anno scorso, quando il direttore Enrico Mentana le sbucò alle spalle, dalla penombra. Poco prima di una maratona televisiva sulla direzione del Partito democratico, mentre era in onda il Tg La7, Mentana spuntò dalla penombra dietro le spalle della giornalista che si accorse all’improvviso, solo quando l’inquadratura si allargò, della sua presenza. La Sardoni stava intervenendo in studio durante il tg La7 “Cronache”, ma quello “scherzetto” del direttore la mandò nel pallone. Sono tanti i siparietti… C’è quello relativo allo speciale maratona Sindaci dedicato alle elezioni comunali in cui la Sardoni diede la caccia al candidato sindaco di Roma Giachetti, arrivato in scooter al comitato del Pd e subito defilato. «C’è stata una caccia alla moto e siamo vicino allo scooter di Giachetti, che è arrivato, ma si trova in uffici separati dai nostri. In realtà speravamo di intercettarlo, di vedere il suo ingresso e magari fargli qualche domanda ma questo non è stato possibile», afferma la giornalista. E Mentana replica con una delle sue battute irresistibili: «Ci manca solo che intervistiamo lo scooter di Giachetti…».



COME È CAMBIATO L’INVIATO CON LE MARATONE MENTANA

La stessa Alessandra Sardoni ha spiegato come è cambiato il ruolo dell’inviato con le maratone di Mentana. «Ha trovato un modo molto gradevole di costruire questo racconto, anche ironico, che ruota intorno all’esibizione del backstage, sia della politica sia del nostro: non nascondiamo il microfono che non funziona, ci scambiamo il posto con Celata… Anche questa è una chiave del racconto», raccontò in una puntata di Tv Talk. “La stella di La7”, come qualcuno l’ha definita, in quell’occasione spiegò quanto le maratone abbiano cambiato anche il modo di fare giornalismo. «La cosa molto divertente e appassionante, sul piano professionale, è che ti consentono di seguire un evento dall’inizio alla fine, come se si trattasse di un evento sportivo o calcistico. E soprattutto danno in primis a te che sei lì a farlo, e poi a casa, il senso della continuità dell’evento e anche delle notizie che puoi trovare». Il gioco con Mentana e Celata rende poi tutto più gradevole per il telespettatore: «Rende possibile seguire fino in fondo l’avvenimento e spiegare quel che avviene dietro le quinte. Quel che mi da soddisfazione è che quello che abbiamo raccontato è il giorno dopo sui giornali». Nessun problema se Mentana la interrompe: «Io credo che nessuno abbia valorizzato l’inviato politico come Mentana nel momento in cui ti tratta alla pari dei colleghi in studio, chiedendo anche a noi l’analisi e il commento così come ai commentatori e gli opinionisti della carta stampata ospiti. Questa è la sostanza, non se ti interrompe o quanto ti interrompe».

SARDONI, I MOMENTI CULT CON MENTANA