Il 66enne produttore cinematografico, Harvey Weinstein, è stato incriminato per stupro e molestie sessuali. Lo ha stabilito il grand jury di New York nella giornata di ieri, ed ora, uno degli uomini più potenti nel mondo del grande schermo, dovrà subire un processo e difendersi legalmente. L’avvocato, Benjamin Brafman, ha già annunciato di essere pronto a “battagliare” con i denti e con le unghie, puntando il dito nei confronti di Vance, il procuratore distrettuale di Manhattan: «A prescindere da quanto convincente la testimonianza possa essere – ha esclamato a riguardo l’avvocato, come riportato dall’edizione online del quotidiano Il Giorno – una incriminazione era inevitabile a causa dell’ingiusta pressione politica esercitata su Vance per garantire una condanna». Quello di New York potrebbe però essere solo uno dei processi che Weinstein potrebbe subire nei mesi a venire, visto che lo stesso è accusato anche nella città di Los Angeles, nonché a Londra, nel Regno Unito. Se inoltre le vittime dovessero ottenere giustizia, a quel punto è molto probabile che i processi proliferino, visto che sarebbero moltissime le donne che negli scorsi mesi hanno denunciato pubblicamente il 66enne di Hollywood. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL PRODUTTORE SI DIFENDE
Harvey Weinstein è stato incriminato dal Grand Jury di New York e dovrà rispondere alle accuse di stupro e violenza sessuale. La notizia è stata ufficializzata dal procuratore distrettuale di Manhattan, Cyrus Vance Jr., che ha espresso la sua soddisfazione precisando come questa decisione sia “un passo più avanti nel confronto con le sue responsabilità”. Questa novità è stata diramata a poche ore dalla comunicazione del legali dell’ex produttore cinematografico, che avevano ufficializzato la decisione del loro assistito di non testimoniare davanti al Grand Jury a causa del poco tempo messo a disposizione per la difesa (avevano appreso, infatti, i dettagli delle specifiche solo dopo che Weinstein si era consegnato alle Forze dell’Ordine). L’avvocato Benjamin Brafman, ha comunque annunciato battaglia, affermando che le accuse nei confronti dell’ex magnate del cinema “non sono supportate dai fatti”.
HARVEY WEINSTEIN ACCUSATO DI STUPRO
Harvey Weinstein è stato formalmente accusato di stupro e abusi sessuali a pochi giorni dal suo arresto. Lo scorso venerdì, infatti, il produttore si era consegnato alle autorità in seguito ad accuse pesantissime. Ad inchiodarlo erano state due donne a New York: la prima lo aveva denunciato per una violenza subita nel 2013, l’altra per essere stata costretta ad un rapporto sessuale negli uffici della Miramax della Grande Mela. Era stato solo l’inizio di un vero e propri scandalo, che aveva portato a denunce di altre donne, con indagini anche a Los Angeles e a Londra. Dopo l’arresto avvenuto la scorsa settimana, Weinstein aveva potuto fare comunque ritorno a casa a fronte del pagamento di una cauzione complessiva pari a 10 milioni di dollari, oltre che dall’obbligo di indossare il braccialetto elettronico e proseguire le sue cure. Gli è stato anche ritirato il passaporto, motivo per cui non potrà lasciare lo Stato di New York.