Quella fra Javier Rigau y Rafols e Gina Lollobrigida è probabilmente una favola che sta avendo un esito negativo. A provare a cambiare il finale di questa storia è lo stesso Javier, che fino a pochi anni fa ha amato alla follia la splendida attrice italiana, oggi 90enne. «Ho amato Gina Lollobrigida per il 75 per cento della mia vita – ha esclamato l’imprenditore spagnolo, oggi 57enne, al Corriere della Serada quando nel 1976 l’ho conosciuta a Monaco. Io avevo 15 anni, lei 48 ed era bellissima. Non lascerò che si approfittino di lei e le facciano del male». Una storia travagliata quella fra i due, in cui di è mezzo vi è un matrimonio per procura che l’iconica attrice italiana ha disconosciuto nel 2013 (accusa poi smontata nel 2015 dalla Corte d’Assise d’appello di Barcellona, e nel 2017 dal Tribunale di Roma). Rigau è intenzionato a salvare la sua Gina, e insieme al figlio Milko e al nipote di lei, Dimitri Skofic, ha iniziato una battaglia legale nei confronti di Andrea Piazzola, il manager trentenne entrato nella vita della Lollobrigida dal 2009, che secondo il trio, come riferisce Il Corriere della Sera, ha di fatto circuito psicologicamente la Lollobrigida.



“VOGLIAMO PROTEGGERLA”

«Il 29 novembre 2010, ci siamo sposati – racconta lo spagnolo – e adesso, con il figlio e il nipote, ho intenzione di proteggerla. Io stesso sono stato allontanato quando Piazzolla ha preso potere». I due sono venuti allo scoperto nel 2006, quando annunciarono le loro nozze, e da quel giorno entrambi furono presi di mira dalla stampa internazionale: prima venne accusato lui di essere un arrampicatore sociale, ma quando sì scoprì l’importante patrimonio economico dello spagnolo, allora toccò all’attrice italiana essere perseguitata. «La mia vita era diventata un inferno – ricorda il marito di Gina – dovevo nascondermi nel portabagagli della macchina per non farmi vedere dai paparazzi». E per quanto riguarda l’aspetto economico del matrimonio, Rigau spiega: «A me e Gina importava solo sposarci davanti a Dio. Anche nell’accordo prematrimoniale del 2006 parlavamo solo di matrimonio religioso, e in separazione dei beni».



“TUTTO CAMBIO’ NEL 2011”

Leggendo gli atti del processo, si scopre che nel 2011 Rigau fece un testimone a favore della “sua sposa Gina Lollobrigida”: «E si riconosce che Gina depositò l’atto presso il suo avvocato senza stupirsi di essere sposata con me. Poi, due anni dopo, mi ha denunciata per averla sposata a sua insaputa – spiega l’imprenditore iberico – ma, ormai, nella sua vita era entrato Piazzolla. Ha annullato tutto, ha nominato Piazzolla amministratore delle sue società. Ha cominciato a parlare male del figlio e allontanarlo, e poi del nipote, fino a sfrattarlo». Le cose sono cambiate definitivamente nel 2011, quando il manager 30enne accompagnò la Lollobrigida in America: «Dopo quel viaggio – ricorda Rigau – lei cominciò ad allontanare Milko, la governante, il giardiniere, tante persone care, infine il nipote». A quel punto la situazione è degenerata, Rigau si è allontanato da Gina e quest’ultima ha denunciato il marito per averla sposata a sua insaputa. «Gina – conclude – non può pensare che io stia fermo lasciando che le venga fatto tutto questo».

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