Loro 1 di Paolo Sorrentino, il primo capitolo del film con protagonista assoluto Silvio Berlusconi. Anche se il Cavaliere, interpretato dal magistrale Toni Servillo, non c’è: o meglio, si vede solo verso la fine. Prima ci sono Loro, quelli che vogliono arrivare all’incarnazione del potere: l’affarista di Taranto Sergio Morra, le escort, le donne dai facili costumi pronte a tutto per guadagnare potere e soldi. Dopo aver corrotto un politico locale per un appalto, insieme alla compagna Tamara (Euridice Axen) decide di partire alla volta di Roma con l’obiettivo di svoltare, puntando al massimo: a Silvio Berlusconi. La chiave per raggiungere il suo fine è Kira, interpretata dalla bellissima e seducente Kasia Smutniak: una “ape regina” che aiuterà Morra e tenterà di non perdere il legame fortissimo e indissolubile, almeno da parte sua, con l’ex premier.



La fotografia di Luca Bigazzi si conferma un gioiello nel panorama del cinema mondiale, mentre sorprende il montaggio frenetico di Cristiano Travaglioli. La colonna sonora, curata da Lele Marchitelli, alterna canzoni napoletane alle hit più in voga della pop music. Il personaggio di Veronica Lario è tratteggiato in maniera magistrale, con Elena Sofia Ricci bravissima a rappresentare l’universitalità di sentimenti ed emozioni rappresentato dal suo personaggio. Tra la lettetura e la passione per Saramago, condivisa con un obiettivo di mercato del Milan che Lui prova a convincere al trasfersi in rossonero, al senso di noia per il Berlusconi pubblico, nonostante i tentativi del Cavaliere (anche strampalati) di addolcirla e ammorbidirla in seguito alle sue malefatte.



Roma, il potere e Lui: Sergio Morra è attratto dalla figura di Silvio Berlusconi, lanciandosi alla ricerca spasmodica con l’obiettivo di farsi notare. Kasia Smutniak veste i panni di una ragazza albanese venuta in Italia alla ricerca di felicità e di successo che si innamora di Berlusconi e del suo mondo di potere. Non un legame segnato dall’arrivismo, ma da un sentimento puro. Riccardo Scamarcio interpreta un personaggio molto particolare: uno scalatore sociale divertente e ironico, disposto a tutto per raggiungere il suo scopo, anche a scavalcare qualsivoglia barriera morale.

Come accaduto ne Il Divo, con Giulio Andreotti, Paolo Sorrentino si trova di fronte un personaggio difficilissimo da rappresentare, ma lo fa con una sapienza che lo consacra nell’Olimpo del cinema mondiale. Loro 1 non mette al centro Berlusconi, ma tutto il mondo che lo circonda e tenta in ogni modo di arrivare a lui con ogni mezzo. Ed è particolarmente interessante la trattazione asettica di argomenti scottanti come la mercificazione del corpo della donna e l’assenza di ogni morale per la sete di potere. Loro siamo noi, non sempre sono gli altri.