Filippa annuncia Loredana Bertè, e il pubblico inizia coi battimani. Sprecati: la Bertè è in playback. Complimenti di Fazio: “Un pezzo pazzesco. Takagi e Ketra sono gli autori di tutti i più bei successi degli ultimi anni”. Come da copione, segue mini-intervista: “Sono contro il femminicidio”. Dubitiamo che qualcuno ne sia a favore. Passiamo alle stranezze (quelle vere). L’ordine è sconclusionato: “Una volta ho cenato con Bin Laden. Ho un letto a forma di Ferrari. La canzone Sei bellissima è dedicata ad Adriano Panatta”. Questa è interessante. Guarda caso, entra in scena proprio Panatta: “Ci siamo conosciuti grazie a Renato [Zero, N.d.R.]. In quegli anni ci divertivamo un sacco: lei ballava, io l’accompagnavo ai provini”. [agg. di Rossella Pastore]



LOREDANA BERTÈ, IL DUETTO CON I BOOMDABASH

Loredana Bertè è sempre stata sinonimo di grinta e lo dimostra ancora una volta grazie alla sua presenza nel singolo Non ti dico di no dei Boomdabash, la band salentina che ha appena pubblicato il suo ultimo brano e che rievoca una delle celebri hit della cantante. E la luna bussò è una pagina intramontabile della musica italiana, importante per come sia riuscita a portare il reggae in Italia in tempi non sospetti, alla fine degli anni Settanta. Loredana Bertè sarà inoltre presente oggi nella nuova puntata di Che tempo che fa. Energia e amore ancora una volta per il nuovo lavoro della cantante e della band, attesissimo e già in rotazione radiofonica da alcuni giorni, così come negli store digitali. Il singolo è inoltre il primo estratto del prossimo lavoro discografico della rocker, ricorda Rockol, come ha annunciato la diretta interessata lo scorso aprile in un serale di Amici 2018. Il duetto con i Boomdabash era stato inoltre al centro dell’ultima ospitata della Bertè nel salotto di Fazio, a inizio aprile, dove l’artista ha interpretato un medley delle sue due canzoni Dedicato e Il mare d’inverno. 



LA VIOLENZA SUBITA

La grinta di Loredana Bertè è forse famosa almeno quanto la sua voce graffiante e quell’animo impetuoso che l’ha accompagnata fin dalla più tenera età. Anche negli anni più bui della sua vita, come quell’episodio orrendo in cui ha dovuto fare i conti con la violenza di uno sconosciuto. La rocker è infatti fra le donne che hanno denunciato senza timore le violenze e molestie subite, unendosi ad altrettante colleghe e donne comuni nella campagna #MeToo nata in seguito allo scandalo Weinstein che ha colpito l’America. Si ritorna indietro fino agli anni Sessanta, quando la Bertè è appena collettina di Don Lurio e diventa la vittima di un miliardario che la picchia e abusa di lei, fino a ridurla a un cencio, come ha raccontato a SexTelling. Solo dopo averlo colpito con un vassoio ed essersi riuscita a liberare, la Bertè ha avuto la forza di andare in ospedale, ma senza denunciarlo “per il timore che mia madre mi desse il resto”.

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