Massimiliano Rosolino si sta preparando per una delle sfide lanciate a febbraio da Raoul Bova e che riporterà l’ex nuotatore in vasca al fianco di Filippo Magnini e Emiliano Brembilla. Un’iniziativa che l’attore ha voluto per omaggiare il padre Giuseppe e che Rosolino ha accolto al volo al fianco dei compagni ed ex colleghi. A guidare il team, sottolinea La Gazzetta dello Sport, ci sarà Marco Proietti, ex campione europeo Masters. Massimiliano Rosolino sarà inoltre presente a Domenica In oggi, 6 maggio 2018, ma non in virtù della propria carriera. Questa volta il campione condividerà con il pubblico e le conduttrici di Rai 1 la sua esperienza di padre. Risale a febbraio l’ultima occasione pubblica che ha visto il campione con le figlie Sofia Nicole (6 anni) e Vittoria Sydney (5 anni), per una giornata dedicata alla famiglia ed alla condivisione dello sport. Rosolino ha infatti insegnato alla più piccola delle bimbe ad andare in bicicletta, precedendola con lo stesso mezzo, mentre la primogenita sfrecciava sui pattini. Il tutto per una cornice di tenerezza paparazzata dal settimanale Oggi. Le figlie sono sempre state al centro dell’attenzione dell’ex nuotatore, che si è sentito spesso fortunato per essere riuscito a vivere questa esperienza da genitore in un’epoca in cui i padri possono fare qualcosa di più rispetto al passato. Compiti che prima erano gestiti in toto dalle mamme, adesso vengono condivisi da entrambi i genitori.



IL LATO DA PAPA’ PRESENTE

Massimiliano Rosolino ha sempre messo in mostra il suo lato di papà presente e fortunato, come si è definito in una recente intervista. L’amore per Natalia Titova gli ha permesso di vivere la nascita delle due figlie Sofia Nicole e Vittoria Sydney, con cui condivide il proprio tempo libero. La stessa compagna in un’intervista a Vanity Fair aveva sottolineato che Rosolino ha sempre messo in primo posto i suoi doveri di genitore, accompagnando le due bimbe in piscina ed a scuola di danza, così come in tanti altri eventi scolastici e non. L’ex nuotatore ha voluto con tutte le forze diventare padre, ma non nega di aver preso forse un po’ sotto gamba la prima esperienza in quel ruolo. Solo con la nascita della secondogenita si è reso infatti conto che il ruolo di genitore va al di là dei giochi e dei divertimenti e che rappresenta una responasbilità forte. Senza considerare le ansie, che ai suoi occhi si sono amplificate con l’ampliamento della famiglia. Così come la quotidianità fatta di quelle piccole cose che diventano subito dei ricordi commoventi, come il primo sorriso, il primo giorno di scuola. A Il Sole 24 ore non ha mancato di sottolineare il suo obbiettivo come padre: trasmettere l’entusiasmo alle due figlie, così come lo sport. Senza per forza pensare alle competizioni ed alla disciplina come professionista, ma semplicemente come parte integrante della vita.

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