Il pomeriggio di Rai 3 si apre con la messa in onda della pellicola di genere biografica, storica, commedia e drammatica che è stata prodotta nel Regno Unito nel 2012 ed è stata affidata alla regia di Roger Michell mentre la sceneggiatura è stata estesa da Richard Nelson. La produzione del film è stata curata da David Aukin e Kevin Loader, le case di produzione che hanno fatto parte del progetto sono Free Range Films, Film Four e Daybreak Pictures, il montaggio è stato realizzato da Nicolas Gaster con gli effetti speciali di Harry Bryce e con le musiche di Jeremy Sams, la scenografia infine, è stata ideata e realizzata da Simon Bowles. Tutto si basa in ‘A royal weekend’ sull’interpretazione di Bill Murray, l’attore è in grado di reggere il film da solo nonostante sia comunque supportato da un buon cast diretto caparbiamente dall’abile regista. La critica fu divisa nei giudizi, chi esaltò la pellicola e chi ne fu invece contrasto mediatico, al contrario del pubblico che invece tributò un buon successo prima al botteghino, in seguito nelle repliche di prima serata, in seguito di seconda visione, sulle frequenze televisive. Nessun premio vinto ma ‘A royal weekend’ rimane come testimonianza delle qualità di Murray nel saper interpretare ruoli diversi e contrastanti nell’essenza del personaggio.
NEL CAST BILL MURRAY
A Royal Weekend, il film in onda su Rai 3 oggi, dmenica 6 maggio 2018 alle ore 17.25, è una storia adatta alla fascia oraria di trasmissione, godibile per tutta la famiglia, interpretata da uno dei migliori attori in ambito comico e brillante, Bill Murray. Cos’altro aggiungere di ciò che già é stato detto di questo attore splendido, in grado di mutare le sorti di film alle volte statici come ‘Lost in translation’, oppure esaltare spalle al suo fianco come Dan Akroyd in ‘Ghostbuster’, in entrambi gli episodi originali, oppure di tingere di riflessioni pellicole intense come ‘Il treno per il Darjeeling’, ‘The limits of control’ di Jim Jarmush, ‘Coffee and cigarettes’ ancora diretto dallo stesso Jarmush, un regista sempre alla ricerca di comici di spessore e qualità? Non è facile incensare più di ciò che già critica e pubblico hanno trasmesso nei confronti di questo grandissimo attore di prima fascia del cinema americano e internazionale. Alla regia di questa commedia Roger Michell, sudafricano ma pieno di humor britannico che ha trasmesso a pellicole come ‘Notting Hill’, oppure, nel 2017, il suo ultimo film diretto sino a questo momento, in ‘Rachel’, trasposizione di un romanzo sottile e arguto del 1951. Nel cast di ‘A royal weekend’, al fianco di Murray, una serie di comprimari anche di lusso come nel caso di Samuel West, attore londinese rinomato in molte pellicole ambientate nel suo paese come il ‘Jane Eyre’ di Zeffirelli o ‘Casa Howard’ di James Ivory. Ma vediamo adesso la trama del film nel dettaglio.
A ROYAL WEEKEND, LA TRAMA DEL FILM COMMEDIA
In ‘A royal weekend’ si parla di una particolare e poco conosciuta, molto romanzata in ogni caso, storia d’amore tra il presidente Franklin Delano Roosvelt e una lontana cugina, Margaret Suckley (intepretata dall’attrice Laura Linney, Premio Oscar vinto nella categoria miglior attrice non protagonista per il film ‘Kinsey’ del 2004). In questa relazione, per lo più epistolare, il presidente vincitore di ben quattro mandati, uno dei presidenti ‘stellestrisce’ più amato in assoluto dal popolo americano, protagonista nella lotta al comunismo sovietico accanto a Winston Churchill, inizia questa romantica storia durante le fasi finali della malattia che porterà Roosvelt alla morte. La madre del presidente in persona chiede infatti alla cugina di raggiungere Franklin Delano Roosvelt nella sua residenza newyorkese in Hyde park e il loro romantico e tenero amore crescerà soprattutto nello starsi accanto. La cugina cerca di capire un uomo difficile, protagonista della storia contemporanea, ma privandolo della sua figura istituzionale scoprirà un uomo dolce, amabile. Margaret sarà accanto al Presidente durante l’importante visita dei coniugi reali inglesi, Re Giorgio VI e la Regina Elisabetta, giunti in visita a New York per chiedere supporto alleato in previsione dell’invasione nazista dell’Europa e del Regno Unito. In questa chiave e in questo contesto storico s’intrecciano le vicende sentimentali dei protagonisti, con diversi colpi di scena inaspettati in una commedia godibile e leggera nonostante le motivazioni diplomatiche dei reggenti coinvolti.