Domani saranno esattamente 40 anni che ci ha lasciato Aldo Moro, ucciso dopo 55 giorni di prigionia in seguito al sequestro arrivato a Roma. Il noto politico sarà rappresentato in una serie che parte stasera in prima tv su Rai Uno e si intitola Aldo Moro – Il professore. Il ruolo del volto più noto della Democrazia Cristiana sarà interpretato da Sergio Castellitto che già in passato ha dovuto interpretare personaggi ingombranti. Tra questi non può non essere ricordato Padre Pio in una serie del 200, ma anche tanti altri ruoli come quelli recenti ne Il sindaco pescatore e Rocco Chinnici – E’ così lieve il tuo bacio sulla fronte. L’attore romano classe 1953 è stato in grado negli anni di diventare una stella sia sul piccolo che sul grande schermo. Sarà impegnato a interpretare il ruolo di Aldo Moro, una grande responsabilità sulle sue spalle ma anche l’esperienza a 65 anni per affrontare un percorso di crescita costante nella sua carriera. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL RICORDO DELLA RAI CON UNA DOCU FICTION
Era il 9 maggio 1978. Aldo Moro, dopo 55 giorni di prigionia, veniva trovato morto a Roma in un’auto parcheggiata in via Caetani. A ucciderlo un commando delle Brigate Rosse, che dopo averlo fatto salire nel portabagagli di un veicolo rubato qualche settimana prima, una Renault 4, sparava al suo indirizzo dieci cartucce. Si concludeva così il rapimento del presidente del consiglio nazionale della Democrazia Cristiana, che il 16 marzo dello stesso anno, esattamente nel giorno della presentazione del nuovo governo, venne intercettato e rapito dalle Brigate Rosse all’incrocio tra via Mario Fani e via Stresa mentre viaggiava nell’automobile che lo trasportava alla Camera dei Deputati. In quell’occasione furono uccisi in pochi secondi anche cinque uomini della scorta, si tratta di Oreste Leonardi, Francesco Zizzi, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino Domenico Ricci. Aldo Moro, al quale toccò la stessa sorte 55 giorni dopo, fu sepolto nel comune di Torrita Tiberina. “La Rai tiene molto a celebrare questo quarantesimo anniversario – ha dichiarato il direttore Generale Mario Orfeo – il 16 marzo abbiamo presentato il documentario “Cronaca di un sequestro”. Ci sarà poi un approfondimento del caso Moro grazie a Michele Santoro. Ci teniamo a mantenere sempre viva la sua memoria”.
ALDO MORO, L’ASCESA NEL MONDO DELLA POLITICA
A quarant’anni dall’uccisione di Aldo Moro, rapito e giustiziato dalle Brigate Rosse, la Rai ricorda la sua morte con una fiction che mette in luce l’uomo politico, ma soprattutto il professore. Il presidente del consiglio nazionale della Democrazia Cristiana era infatti docente di Istituzioni di diritto penale nella facoltà di Scienze politiche della Sapienza a Roma, e nel corso della docu-fiction in onda questa sera il racconto sarà affidato ai ricordi di quattro dei suoi studenti con i quali aveva instaurato un rapporto di dialogo e Confronto. Aldo Moro, classe 1916, si laurea in giurisprudenza all’Università di Bari nel 1938. Nello stesso ateneo resta fino al 1962, quando accetta l’incarico all’Università La Sapienza di Roma nella facoltà di Scienze Politiche. Nel 1944 si iscrive alla DC e, dopo essere stato eletto alla Costituente nel 1946, lavora nella commissione dei 75 per redigere il progetto di Carta costituente della Repubblica Italiana. Nel 1955 viene nominato ministro di Grazia e Giustizia nel primo governo Segni e nel 1957 è ministro della Pubblica Istruzione, carica confermata nel 1958 nel secondo governo Fanfani. Diventa segretario politico della Dc nel 1959 e con la sua relazione al congresso di Napoli della DC sancisce l’apertura della Democrazia Cristiana al centro-sinistra. Nel 1963 costituisce i suo primo governo, al quale ne seguiranno altri quattro, l’ultimo dei quali nel 1976. muore a 61 anni dopo 55 giorni di prigionia nelkle mani delle Brigate Rosse