Il caso di Giulia Di Sabatino, la giovane di Tortoreto morta in circostanze ancora poco chiare tra il 31 agosto ed il 1 settembre del 2015 torna al centro del programma Chi l’ha visto, in onda stasera con la nuova puntata. La ragazza caduta nel vuoto dal viadotto sull’A14 è stata istigata al suicidio? A fornire una svolta nelle indagini potrebbe ora essere una perizia dei Ris che andrebbe a smentire la tesi del suicidio: è possibile che Giulia non si sia gettata dal cavalcavia ma che sia stata uccisa. A portare alla possibile svolta nel caso potrebbe essere proprio il lavoro compiuto dai Ris di Roma sugli indumenti della ragazza indossati la sera della sua morte e in particolare sulle scarpe da ginnastica sotto le cui suole non sarebbero state rinvenute tracce di ruggine e terriccio compatibili con la ringhiera in ferro e il parapetto del cavalcavia da cui sarebbe volata giù. Dunque, questo porta a ipotizzare che la giovane non si sarebbe lanciata dalla balaustra di metallo, ma sarebbe stata spinta giù o lanciata proprio dal punto in cui si suppone lo abbia fatto da sola. Non si esclude, stando alle indiscrezioni riportate da UrbanPost, che Giulia fosse già morta o che fosse in uno stato di incoscienza quando è finita sulla carreggiata. Tali indiscrezioni portano oggi ad una svolta sempre più imminente nel drammatico caso alla vigilia della scadenza delle nuove indagini chieste dal Gip di Teramo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

IL CASO DELLA GIOVANE DI TORTORETO A CHI L’HA VISTO

Rimane nella memoria la morte di Giulia Di Sabatino, la ragazza che il giorno del suo compleanno, nella notte dell’agosto del 2015, si sarebbe gettata da un cavalcavia. Una tragedia che secondo i familiari sarebbe andata in modo diverso rispetto ai primi sospetti: l’ipotesi del suicidio non regge anche per i RIS. Gli specialisti hanno infatti ultimato i rilievi sulla suola delle scarpe della ragazza e non sarebbe stata ritrovata traccia della ruggine presente sul parapetto del cavalcavia della A14. Il caso di Giulia Di Sabatino verrà affrontato da Chi l’ha visto nella puntata di oggi, mercoledì 9 maggio 2018, proprio a partire da questo importante particolare. Il sospetto degli inquirenti è che qualcuno possa aver gettato il corpo della ragazza da quel parapetto solo in seguito alla morte della 19enne. Non si esclude infatti che quella sera Giulia possa aver incontrato il suo assassino in un locale, così come non si ha ancora la certezza, sottolinea Rete8, che questa particolare pista corrisponda alla realtà dei fatti. Che cosa è accaduto a Giulia Di Sabatino? Secondo i genitori della vittima è impossibile che proprio il giorno del suo compleanno abbia deciso di porre fine alla sua vita.

GIULIA DI SABATINO, LO SPETTRO DELLA PEDOPRONOGRAFIA

Lo spettro della pedopornografia continua ad incombere sulla morte di Giulia Di Sabatino e presto potrebbero esserci nuove rivelazioni sul caso della ragazza ritrovata priva di vita a pochi km di distanza da Tortoreto, in provincia di Teramo. Il prossimo 29 maggio infatti un uomo di Giulianova si sottoporrà all’udienza preliminare ed è uno dei tre iscritti sul registro degli indagati nei mesi successivi alla tragedia. Sul suo telefonino sarebbero state ritrovate delle foto di Giulia, ricorda Rete8, in pose osé che potrebbero aiutare gli investigatori a fare luce su quanto accaduto alla 19enne quella notte di agosto. Al centro della vicenda ci sono tre sospetti: un giovane che ha trascorso con Giulia le sue ultime ore di vita e proprietario della Panda rossa su cui è stata vista salire da un testimone. Un uomo che le avrebbe dato un passaggio in moto in una zona vicina al cavalcavia della A14 sotto cui è stato ritrovato il suo corpo ed infine l’indagato di Giulianova. Secondo le indiscrezioni, l’uomo e Giulia si conoscevano da tempo e la giovane avrebbe cercato di interrompere i contatti già sei mesi prima della sua scomparsa, come dimostrano i messaggi trovati sul telefono della vittima.

LE PISTE SEGUITE DAGLI INVESTIGATORI DI TERAMO

Sono state tante le piste seguite dagli investigatori di Teramo per risalire al movente della morte di Giulia Di Sabatino. Dalla prostituzione minorile fino alla relazione scottante, dati emersi in seguito alla prima richiesta di archiviazione depositata nel novembre dell’anno scorso. Una domanda che il gip di Teramo ha rigettato dando il via a nuovi approfondimenti ed a indagini ad ampio raggio, che nelle ultime settimane potrebbero aver fatto emergere alcuni dettagli importanti. In particolare le tracce ritrovate sotto le scarpe di Giulia, che corrispondono ad un detersivo industriale, e i due giovani che la notte della morte della ragazza si sarebbero trovati in sua compagnia. A dimostrarlo non solo la testimonianza di un camionista che quella notte ha visto Giulia camminare verso il cavalcavia della A14 al fianco di due ragazzi, ma anche le immagini del tutor presente nell’autostrada e che confermano la testimonianza. Come sottolinea La Vita in diretta, i genitori Meri Koci e Luciano Di Sabatino sono convinti che la ragazza possa aver raggiunto quella sera un locale che si trova a poca distanza dal cavalcavia, un garage trasformato in una piccola discoteca e frequentato già da Giulia in precedenza.