Giovanni Impastato, fratello di Peppino, è stato intervistato dal sito Schermaglie con cui ha parlato del film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana: “Secondo me si tratta di un film riuscito perché c’è stato un incontro tra realtà e cinema e questo è avvenuto con la massima umiltà. Certo, il regista è stato molto creativo perché una trasposizione cinematografica, quando si tratta di una storia vera, non è facile. Quando si gira un film sulla storia di un personaggio reale spesso i parenti non rimangono soddisfatti del risultato. Ho visto pochissime persone parlare bene di un film girato su un loro amico, su loro padre o su loro figlio. Nel nostro caso è diverso perché c’è stata una grande collaborazione”. Il fratello di Peppino Impastato ha avuto un ruolo importante nelle fasi di preparazione del film: “Hho accompagnato il regista e lo scenografo nei sopralluoghi per la scelta delle location, guidandoli attraverso i luoghi in cui realmente si erano svolti i fatti. Conosco bene quei posti, sono vissuto lì. Così alcune scene sono state girate esattamente nei luoghi originali, come quella famosa dei “cento passi” o quella in cui mia madre va a trovare Peppino e lui le fa leggere una poesia di Pasolini”, ha raccontato Giovanni. Il film “I cento passi”, clicca qui per vedere il trailer, va in onda su La7a partire dalle 21.10 e lo potremo seguire anche in diretta streaming grazie al portale della rete televisiva cliccando qui.
CURIOSITÀ SULLA REALIZZAZIONE DEL FILM E IL CAST
Grande serata quella di La7 che trasmette I cento passi, pellicola realizzata in Italia nel 2000 dalle case di produzione Titti Film e Rai Cinema in collaborazione con TELE+ ed è stata distribuita nel nostro Paese dalla Istituto Luce. La regia è stata affidata a Marco Tullio Giordana che si è occupato anche del soggetto e della sceneggiatura con Claudio Fava e Monica Zapelli. Il montaggio del film è stato realizzato da Roberto Missiroli con gli effetti speciali di Tiberio Angeloni e la scenografia di Franco Ceraolo. L’attore protagonista del film di Marco Tullio Giordana, Luigi Lo Cascio, si è aggiudicato il David di Donatello come “migliore attore protagonista” e il Globo d’oro come “miglior attore rivelazione” dell’anno 2001. Gli autori della sceneggiatura della pellicola dedicata a Peppino Impastato, ovvero Marco Tullio Giordana e lo scrittore catanese Claudio Fava, hanno vinto sia il Nastro d’argento che il David di Donatello.
NEL CAST ANCHE TONY SPERANDEO
Il film I cento passi va in onda su La7 oggi, mercoledì 9 magglio 2018, alle ore 21.10. Una pellicola di genere drammatica e biografica uscita nel 2000 e diretta da Marco Tullio Giordana. La colonna sonora comprende alcuni brani portati al successo da rock band britanniche di fama internazionale come i Procol Harum e gli Animals. Il brano Summertime, anch’esso presente nella colonna sonora del film, è stato composto dal grande George Gershwin e interpretato magnificamente dalla cantante statunitense Janis Lyn Joplin. Il protagonista della storia è stato interpretato da Luigi Lo Cascio, al suo fianco altri grandi e validi attori come Paolo Briguglia, Tony Sperandeo e Andrea Tidona e sono quasi tutti palermitani. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.
I CENTO PASSI, LA TRAMA DEL FILM
Peppino Impastato (Luigi Lo Cascio) non sopporta più l’aria mafiosa che si respira nel suo quartiere e condanna il comportamento del padre Luigi (Luigi Maria Burruano) che, per paura o per debolezza, si sente legato all’ambiente mafioso che coinvolge tutta la Sicilia. Pur essendo consapevole di mettere in pericolo se stesso e la sua famiglia, il giovane Impastato non esita a schierarsi contro Gaetano Badalamenti (Tony Sperandeo), il temuto boss della zona che tutti chiamano “Don Tano”. Giuseppe non ha paura di denunciare le prepotenze e le illegalità commesse dal boss, anche il fratello Giovanni (Paolo Briguglia) non ne può più delle continue malefatte di don Tano ai danni della povera gente. Peppino era poco più di un bambino quando già sentiva parlare di lotta politica e di collusioni con la mafia e, una volta diventato adolescente, ha cominciato a partecipare attivamente alla difficile lotta contro i poteri mafiosi. A segnare il destino di Peppino Impastato furono alcuni eventi accaduti nel corso della sua giovane vita, tra cui la morte violenta di un suo parente, lo zio Cesare Manzella (Pippo Montalbano), noto capomafia condannato a morte proprio da “Cosa nostra”, e la provvidenziale conoscenza e lo scambio di idee avute con l’artista Stefano Venuti (Andrea Tidona) comunista da sempre. Peppino Impastato comincia a redigere articoli molto incisivi, uno dei suoi scritti più graffianti si identificava con una sola frase “La mafia è una montagna di merda”. Contemporaneamente il giovane lancia un’emittente radiofonica, Radio Aut, grazie alla quale si prende gioco della mafia, mette in ridicolo lo stesso Badalamenti e riporta a gran voce i crimini commessi dal boss. Si iscrive al partito della “Democrazia Proletaria” e presenta la sua candidatura alle elezioni per il consiglio comunale, non si sottrae ad una giusta campagna elettorale, organizza comizi e parla alla sua gente. In un suo discorso pronuncia una frase molto significativa ovvero “noi comunisti perdiamo perché ci piace perdere”, parole che probabilmente sono state la premessa di una morte annunciata, la sua. L’attentato alla sua vita non si fa aspettare e giunge proprio durante la campagna elettorale, Peppino Impastato rappresenta per la mafia un elemento scomodo che va eliminato al più presto, nessuno lo può aiutare, nemmeno suo padre potrà difenderlo dall’odio di don Tano perché morirà in circostanze misteriose.