Questa sera abbiamo assistito agli ultimi due episodi di “La Mafia uccide solo d’estate”, il secondo capitolo della fiction sulla mafia ideata da Pif. I due episodi hanno concluso un cerchio, narrando la Palermo del 1980 con colpi di scena della storia inventata, intrecciati a vicende reali. Il fine ultimo degli episodi era giungere all’omicidio del procuratore Gaetano Costa, una sera d’estate mentre passeggiava tra bancarelle di libri. Il procuratore stava respirando qualche minuto di libertà, non era sotto scorta e il giorno dopo sarebbe partito per una vacanza. L’accaduto ha unito l’intera famiglia Giammaresi, chi doveva partire, Massimo e Patrizia, ha abbandonato l’idea del viaggio, chi doveva accettare un’importante offerta di lavoro, Lorenzo, ha optato per un incarico meno sicuro e meno stabile per sostenere le proprie idee. Della famiglia Giammaresi sono in pochi ad aver risolto qualsiasi problema: Salvatore e Alice, Angela e Rosario.
LA CONCLUSIONE DELLE VICENDE DELLA FAMIGLIA GIAMMARESI
La puntata di questa sera ha mostrato nuovamente Lorenzo e Pia molto vicini e complici tra loro, sebbene la famiglia mostrasse continuamente instabilità. Salvatore turbato che il papà di Alice potesse partecipare a Cosa Nostra, Angela in lite con Rosario, Patrizia con un bambino in grembo e Massimo con il terrore di poter essere ucciso. La scena più importante dell’unione della famiglia Giammaresi è quella della cena, in cui ogni personaggi racconta una novità da festeggiare: Lorenzo annuncia la sua promozione, Patrizia la gravidanza e infine Rosario chiede la mano di Angela. L’unione della famiglia viene mostrato il giorno del matrimonio, i due giovani optano per un’unione civile e a sposarli è proprio il procuratore Costa che smuove gli animi dei presenti con un discorso sulla libertà e sull’amore che commuove e fa riflettere tutti. Proprio il giorno del matrimonio Massimo annuncia alla sorella e al cognato di partire per il Brasile con Patrizia, ma proprio l’attentato al procuratore fa cambiare idea al personaggio.
PIF RINGRAZIATO DALLE FAMIGLIE COLPITE DALLA MAFIA
Se la prima stagione di “La mafia uccide solo d’estate” si è dimostrata una rivelazione, questa seconda non è da meno. Sebbene gli ascolti, nella prima puntata, siano stati ottimi e nella seconda abbiano contato un notevole crollo, la fiction è stata apprezzata da chiunque. Pif ha il dono di realizzare dei prodotti ad alto contenuto informativo, di essere in grado di promuoverli e farli amare al pubblico. I fan reclamano una terza stagione, Pierfrancesco Diliberto, sarebbe pronto a realizzarla, ma per ora manca un ufficiale via da parte della Rai. Pif ha ricevuto numerosi complimenti, ma quelli che più lo hanno reso orgoglioso del suo lavoro sono quelli arrivati direttamente dalle famiglie citate nel film. Quelle famiglie che hanno sofferto e subito a causa della mafia. La stagione potrebbe presentare uno spiraglio aperto per un’eventuale continuo della serie.