Dopo due condanne e anni di silenzio, Antonio Logli, accusato dell’omicidio della moglie Roberta Ragusa, ha rotto il silenzio rilasciando una lunga intervista alla trasmissione Quarto Grado, in onda stasera. Uno stralcio di quello che vedremo nella prima serata di Rete 4 è stato però trasmesso in anteprima nella puntata di oggi di Pomeriggio 5. Sono parole forti, quelle che pronuncia Logli, il quale ammette senza indugi di aver tradito la moglie ma nega di averle fatto del male. Il suo, come sostenuto nella prima dopo la conferma in Appello della sua condanna a 20 anni, è “un dolore lancinante”, di chi “sa di non aver fatto niente e si vede crollare tutto il mondo addosso”. A fargli più male, però, è non sapere oggi dove sia Roberta: “Io dico, se lei è uscita qualcosa dev’essere successo, però non sappiamo cosa sia successo”. Poi ha parlato dei rapporti avuti con la moglie fino al giorno della sua scomparsa misteriosa: “sono sempre stati tranquilli, è vero che io l’ho tradita ma il nostro rapporto era tra persone mature, grandi, mai un litigio”, ha ammesso. Quindi ha proseguito: “Io non ho mai fatto male a nessuno, tantomeno a Roberta, non ho mai fatto del male a nessuno”, ha chiosato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“L’HO TRADITA, MA NON UCCISA”
Antonio Logli dopo anni di silenzio parla della moglie Roberta Ragusa, la 44enne sparita nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 e mai più ritrovata. Lo ha fatto a Quarto Grado dopo la condanna della corte d’Appello di Firenze che ha confermato i vent’anni per l’omicidio della moglie e la distruzione del cadavere. «Non ho mai fatto del male a Roberta. Questo lo giuro sui miei figli» ha dichiarato nell’intervista che andrà in onda stasera su Rete 4. Antonio Logli alle telecamere ha spiegato: «Il dolore che provo e ho provato è lancinante, è il dolore di una persona che sa di non aver fatto niente e che si vede crollare il mondo addosso». E poi ha aggiunto: «La cosa che mi fa più male è che non si sa dove sia Roberta». Il marito della Ragusa ha insistito sulla versione dell’allontanamento volontario della moglie: «La cosa che mi fa più male è che non si sa dove sia Roberta. Magari si trova in un posto lontano. Mi auguro che stia bene. Non vorrei che vivesse da segregata. A distanza di anni non sappiamo proprio cosa pensare». Logli ha poi ammesso di aver tradito la moglie con un’altra donna: «Non posso nascondermi, ma il nostro era un rapporto tra persone mature e non c’è mai stato nessun litigio». (agg. di Silvana Palazzo)
ROBERTA RAGUSA, IL MARITO ANTONIO LOGLI L’HA UCCISA?
Due condanne e due conferme per Antonio Logli, accusato di aver ucciso la moglie Roberta Ragusa e di averne distrutto il corpo. Nelle scorse settimane si è ultimato il secondo grado di giudizio, che ha confermato la pena già stabilita in precedenza: 20 anni di carcere. Eppure Logli non è stato arrestato e potrà sottostare alle misure cautelari già stabilite dai giudici di primo grado. Non dovrà allontanarsi dal comune e dovrà fare rientro nel corso della notte. Un mancato arresto che ha sollevato non poche polemiche da parte dell’opinione pubblica, ma che vanno viste alla luce della non pericolosità dell’uomo, che non si ritiene a rischio fuga o reiterazione del reato. Quarto Grado affronterà nella puntata di oggi, venerdì 1 giugno 2018, un viaggio all’interno degli step processuali che hanno interessato finora il caso di Roberta Ragusa. Non ultima la scelta del figlio di sostenere anche pubblicamente il padre Antonio Logli, grazie ad una lettera in sua difesa depositata prima della conclusione dell’ultimo processo. Daniele Logli, oggi 21enne, era solo un ragazzino quando la madre Roberta è scomparsa dalla sua abitazione di Gello in circostanze misteriose. Il suo ruolo però è ritenuto significativo agli occhi dei legali dell’imputato, sotto processo grazie a prove indiziarie. Fra cui proprio la presenza di Daniele la notte del presunto delitto: il ragazzino si trovava in quel momento in camera, a dormire, e non avrebbe sentito alcuna lite provenire dalle scale. Uno scontro che, come sottolinea Urban Post, sarebbe culminato poi con la morte di Roberta Ragusa.
UN CASO CHE HA SCONVOLTO L’OPINIONE PUBBLICA
Il caso di Roberta Ragusa ha sconvolto l’opionione pubblica fin dalla scomparsa della donna, avvenuta nel gennaio di sei anni fa. Un giallo che ha coinvolto in modo importante il marito Antonio Logli, su cui gravano pesante accuse di omicidio, ma anche i figli della coppia e le cugine della donna. Queste ultime infatti hanno partecipato in modo attivo a tutti gli step processuali, mostrandosi sorprese per il mancato arresto di Logli e per la difesa del figlio Daniele. Il ragazzo infatti avrebbe dovuto costituirsi parte civile secondo Maria Ragusa, non per andare contro al padre, ma per sostenere la madre e la verità riguardo alla sua scomparsa. Sia Daniele che la sorella minore invece sono sicuri dell’innocenza di Antonio Logli, come hanno ribadito in una telefonata diretta alle parenti negli ultimi tempi. Per i due ragazzi, sottolinea Huffington Post, Roberta sarebbe infatti andata via di sua spontanea volontà, sarebbe ancora viva ed avrebbe deciso di trasferirsi altrove. Alla luce di tutto questo, la condanna a 20 anni di reclusione comminata anche in secondo grado a Logli non può che provare ulteriormente il maggiore dei due figli. Il difensore del ragazzo, l’avvocato Beatrice Vestri, ha messo in luce inoltre che Daniele non starebbe subendo le pressioni del padre e non starebbe subendo maltrattamenti. Anzi Logli, riferisce il legale.