AL BANO CARRISI IN “MADRE MIA”: DIRETTA PRIMA PARTE

Il lasciapassare di Albano è una vecchia radio a valvola: “Tutto iniziò da questa. Ci ascoltavo Sanremo, Modugno era il mio idolo”. La storia di Modugno è simile alla sua: entrambi pugliesi, sono l’emblema dell’emigrato che ce la fa. “Il Meridione è ricco di potenzialità e povero di futuro”. Si accoda Michele Placido: “Con Al Bano ho seguito le sue tracce”. Jolanda, inizialmente, non era d’accordo: “Avrebbe voluto un figlio colto, ma io ero troppo preso dalla musica”. Non che le canzoni non siano cultura, però la mamma voleva un professorino. “Dovevo fare il maestro di scuola. In effetti ero autodidatta, almeno in fatto di arte”. E’ una storia che accomuna tanti: “Feci di tutto pur di emigrare, pur di realizzare un sogno. Ricordo questi treni tristissimi: arrivavano vuoti dal Nord; partivano pieni dal Sud”. [agg. di Rossella Pastore]



L’INCIPIT

La voce narrante di Madre Mia è quella di Luigi Galluzzo. “La storia comincia da qui”. Dove siamo? Chiede retorica Cristel. “Siamo a Cellino San Marco, che è un po’ la Verona del Sud”. “Mio padre e mia madre erano vicini di casa. Gli Ottino, negli anni Venti, erano contadini”. Come tutti: “Anche i Carrisi lo erano. Però Jolanda cantava, oltre a fare la sarta”. “Sartina”, dice Al Bano: “Il mestiere lo ereditò dalla bisnonna”. L’attore che interpreta il nonno – il papà di Jolanda – ha imparato bene la parte. In dialetto intima alla giovane che non può sposarsi, perché “è l’ultima, la più piccola”. Chiaro: devono prima sistemarsi i fratelli maggiori. Per Pino Aprile si tratta di un antico retaggio, sentitissimo nel Sud Italia. “La zona della fontana era praticamente magica. Il primo approccio avveniva qui”. Come fu, nel dettaglio? “Nonno inviò una lettera. Jolanda era ‘acculturata’, dunque sapeva scrivere”. Poteva funzionare: “Il loro sentimento era profondissimo”. Qualche tempo dopo, la famosa ‘fuitina’, ma Ottino e Carrisi non ne vollero sapere. Sembra quasi Shakespeare… [agg. di Rossella Pastore]



NON SOLO UNA STORIA PERSONALE

Albano Carrisi è figlio di un’epoca. Lo dice bene in un’intervista al Giornale, in cui accenna alla docufiction Madre Mia: “Non è solo un monumento a mia madre. È la ricostruzione di un periodo, quegli anni duri ma ricchi di speranze che ho vissuto personalmente”. Sullo sfondo, le campagne di Cellino: “La natura ti insegna tutto. Però il paesello mi soffocava: ho sempre voluto cantare”. E c’è riuscito, in un modo o nell’altro. Tutto iniziò per gioco: “La prima chitarra me la comprai vendendo pesci d’aprile di carta. Ci scrivevo filastrocche in rima: 20 lire l’uno. Mi aiutò con un prestito anche la mia amica Fiorella, che ora non c’è più. A un certo punto ho tagliato il cordone e sono salito al Nord. Non conoscevo nessuno, ero nella giungla di Milano, ma il mio machete mentale diradò quella foresta”. Una “foresta” intricata, per mamma Jolanda: “Quando conobbi Romina sul set di un film, nel 1967, mia madre non era contenta. Temeva gli americani e il loro divorzio facile. Si arrese solo dopo il matrimonio”. E con la Lecciso? “Fu la stessa musica. Loredana è una donna molto intelligente, nei confronti di mia madre è stata sempre una signora. Però non ha mai goduto del suo favore”. [agg. di Rossella Pastore]



IL RACCONTO

Al Bano questa sera racconterà lo straordinario viaggio della sua vita, ma al centro della scena a non ci sarà il suo grande amore per Romina Power né il suo successivo legame con Loredana Lecciso. Protagonista della narrazione di Madre Mia, oggi in onda su Rete4, sarà infatti sua madre Jolanda, che sarà al centro di un singolare racconto che per l’occasione sarà ripercorso anche dagli altri componenti della grande famiglia del cantante di Cellino San Marco. “Il mio successo non ha cambiato di una virgola il suo modo di vivere – ha rivelato al Bano tra le pagine di Tv Sorrisi e Canzoni, “ora è arrivato il momento di dedicarle il mio omaggio”. Un omaggio, quello di “Madre mia”, con il quale Al Bano celebrerà anche l’amata terra che le ha dato i natali e dove oggi ama rifugiarsi nonostante il successo mondiale. “È un posto meraviglioso e Al Bano è un signore dal cuore d’oro, gli siamo tutti riconoscenti”, ha rivelato Dino, che da anni lavora con successo nelle Tenute Carrisi. (Agg. di Fabiola Iuliano)

“Voleva coronare il suo sogno d’amore”

Conteso da due donne, la prima moglie Romina Power e l’ex compagna Loredana Lecciso, Al Bano Carrisi non ha mai dimenticato colei che definisce “la donna più importante della mia vita”, la madre Jolanda. Il racconto di Madre Mia, che prenderà il via a cavallo della seconda guerra mondiale da un paesino nel profondo sud d’Italia, Cellino San Marco, si concentrerà soprattutto su quel balcone che vide una giovanissima Jolanda affacciata per comunicare – probabilmente a gesti – con l’uomo che amava, colui che da lì a breve sarebbe diventato il padre dei suoi figli: “Per mia madre la cosa più importante era riuscire a coronare questo sogno d’amore – ricorderà questa sera Al Bano accompagnato dalla figlia Cristel – e siccome era forte ha accettato questo richiamo dell’amore”. Un amore semplice, che si è manifestato attraverso messaggi, sguardi e musica, senza dimenticare le immancabili serenate, che negli anni hanno coinvolto anche l’artista: “Da ragazzino ho dovuto farle anch’io”. (Agg. di Fabiola Iuliano)

IL RAPPORTO CON ROMINA E LOREDANA LECCISO

La mamma di Al Bano è da sempre una donna che non usa mezzi termini e va dritta al punto. Donna di vecchissimo stampo e sani principi, fin dall’inizio si è espressa sulle due donne che sono girate attorno alla vita del figlio: Romina Power e Loredana Lecciso. Tra la leccese e Jolanda Ottino, i rapporti non sono stati mai ottimali. Dopo un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni in edicola il 4 giugno rilasciata in occasione della messa in onda su Rete4 di Madre Mia, lei ha precisato: “Ci sono donne e ci sono donnole”. Proprio in quel caso, Carrisi aveva evidenziato che “Romina l’ha sempre chiamata Jolanda. Loredana, invece signora Carrisi”. Il rapporto di stima tra Jolanda e Loredana è venuto meno anche dopo l’Isola dei Famosi nel 2005 quando lei ha deciso di lasciarlo in diretta TV. “Dopo quell’intervista in cui Loredana dichiarò che voleva lasciarmi, mia madre non le ha più rivolto la parola. È una leonessa: chi ferisce suo figlio non ha scampo…”, ha raccontato il leone di Cellino San Marco. Molta stima invece, per Romina Power anche se inizialmente aveva mostrato perplessità: “Figuriamoci. Provi a immaginare una contadina, che non era mai stata più in là di Brindisi, di fronte alla figlia di due grandi attori di Hollywood. Divorziati, peraltro! “Questa avrà mille grilli per la testa”, pensava. Per cambiare idea le bastò incontrarla. Romina era una ragazza semplice, bisognosa di quella famiglia che non aveva mai avuto. Mia moglie si appoggiò a mia madre e Jolanda s’innamorò di lei”, conclude Carrisi. (Aggiornamento di Valentina Gambino)

IL DOCUFILM SULLA MADRE DI AL BANO

Domenica 10 giugno, in prima serata su Rete 4 va in onda la prima di due puntate (la seconda sarà trasmessa domenica 17 giugno) della docu-fiction dedicata alla signora Jolanda, la mamma di Al Bano Carrisi dal titolo “Madre Mia”. Il cantante di Cellino San Marco ripercorre la vita della madre che, per lui, è sempre stata un punto di riferimento. Un racconto inedito di una donna che, lungo il percorso della sua vita, ha dovuto affrontare tantissime avventure, sia belle che brutte. Quello di Al Bano a mamma Jolanda è un vero e proprio omaggio. Il cantante, infatti, ha sempre definito la madre come “la donna più importante della sua vita”. Da lei, infatti, ha sempre avuto il sostegno di cui aveva bisogno per realizzare i suoi sogni che, nel corso degli anni, l’hanno portato a diventare uno degli artisti più amati non solo in Italia, ma anche all’estero.

MADRE MIA: AL BANO RACCONTA MAMMA JOLANDA

In “Madre mia”, Al Bano Carrisi racconta mamma Jolanda. Tutto parte negli anni della Seconda Guerra Mondiale: la vita di Cellino San Marco s’intreccia inevitabilmente con quella dell’Italia. Quando Albano cresce comincia a sentire stretta la realtà di campagna sognando di avere un futuro nel mondo della musica. Albano, così, diventa Al Bano e lascia il piccolo paese pugliese per trasferirsi a Milano. Mamma Jolanda vede così il figlio calcare i palchi più importante d’Italia, d’Europa e del mondo. Contemporaneamente vede il figlio formare anche una splendida famiglia con Romina Power a cui, inizialmente, guarda con diffidenza, ma che accoglie, in seguito come una figlia. Jolanda, così, non è più solo mamma, ma anche nonna e da poco anche bisnonna. Un quadro inedito di una donna che è una vera forza della natura e che per il figlio ha sempre sognato la felicità.

TUTTE LE TESTIMONIANZE

Madre Mia è il racconto di una donna, di una famiglia, ma anche dell’Italia che, nel corso degli anni, ha vissuto notevoli cambiamenti. Tutto sarà raccontato attraverso interviste e testimonianze. Nel corso delle due puntate del documentario ci sarà ampio spazio anche per e ricordi di Romina Power e dei figli del cantante Cristel, Romina Jr., Yari, fino ai più piccoli Yasmine e Albano Jr. Non mancheranno, poi, le testimonianze di personaggi famosi che sono anche grandi amici di Al Bano come Lino Banfi, Mara Venier, Michele Placido, Orietta Berti, Toto Cutugno, Roby Facchinetti che parleranno del rapporto speciale che lega Al Bano alla madre.

MADRE MIA: IL RAPPORTO TRA JOLANDA, ROMINA POWER E LOREDANA LECCISO

Il mio successo non ha cambiato di una virgola il suo modo di vivere. Ora è arrivato il momento di dedicarle il mio omaggio”: Al Bano presenta così il programma Madre Mia ai microfoni di Tv, Sorrisi e Canzoni. La signora Jolanda è stata importante anche nel rapporto tra il figlio e le due donne della sua vita ovvero Romina Power da una parte e Loredana Lecciso dall’altra. La donna ha sempre avuto un debole per Romina come ha dichiarato lo stesso Al Bano ai microfoni del settimanale Oggi: “Provi a immaginare una contadina, che non era mai stata più in là di Brindisi, di fronte alla figlia di due grandi attori di Hollywood. Divorziati, peraltro! “Questa avrà mille grilli per la testa”, pensava. Per cambiare idea le bastò incontrarla. Romina era una ragazza semplice, bisognosa di quella famiglia che non aveva mai avuto. Mia moglie si appoggiò a mia madre e Jolanda s’innamorò di lei”.