Maddalena Corvaglia torna questa sera al timone di Paperissima Sprint, al fianco del Gabibbo. Dopo un passato da Velina, la bionda showgirl si è raccontata a Vanity Fair, affermando che quando ha cominciato lei, la televisione era molto diversa. La salentina ripartirà proprio dalla sua terra natale. “È stata una manna dal cielo – dice – Non solo sono tornata a casa, ma ho fatto contenta mia mamma, che non vedeva l’ora di godersi un po’ la nipotina”. Poi confessa di amare molto il programma che conduce, per diverse motivazioni: “Ho una bimba di sei anni, Jamie, che adora il Gabibbo. E, da spettatrice, trovo che il programma, con quel suo po’ di follia, sia meraviglioso. Farlo, poi, è meglio di una seduta dallo psicologo”. Per la Corvaglia, la leggerezza del programma è in grado di regalarle un lavoro divertente che le permetta anche di non sentire la fatica alla fine della giornata. Al suo fianco, ritroveremo anche un Gabibbo “differente”: “Gero Caldarelli (scomparso lo scorso anno, ndr) è la storia del Gabibbo, e capita, infatti, che ci si trovi a chiamare Gero il suo successore. Rocco Gaudimonte, che ne ha ereditato il costume, è bravissimo. Mi era già capitato di lavorare con lui, di stabilire una sintonia professionale”, spiega.
Maddalena Corvaglia torna con Paperissima Sprint
E per chi ricorda Maddalena Corvaglia solo come la Velina bionda? Racconta di non avere problemi in tal senso: “Non trovo sia un’offesa e, al contrario, mi lusinga. Tanto più che, spesso, l’etichetta di velina viene apposta non su di me, ma sulla coppia che formo con Elisabetta. E la cosa, a prescindere dalla parte televisiva che ciascuna di noi si è costruita, ci diverte”. Proprio con la Canalis ha aperto in America un centro funzionale, che coniugasse sport e fisioterapia, a West Hollywood. Superate le prime difficoltà iniziali, il loro progetto sta andando molto bene: “Questo è un momento che, professionalmente e personalmente, mi sta arricchendo tantissimo. È come se vivessi due realtà diverse: ho due lavori diversi, due case diverse”. E sul rapporto d’amicizia che la lega ad Elisabetta da moltissimi anni, confida che: “Ci siamo conosciute che eravamo due bambine, due ragazzine matte. Oggi, siamo due mamme e il rapporto è cambiato insieme a noi, è cresciuto insieme alla nostra maturità. Il bello, adesso, è guardare le nostre figlie”.