Ha già preso diverse volte le parti della figlia, la fashion blogger Chiara Ferragni, ma questa volta Marina Di Guardo ha deciso di mettere i puntini sulle ‘i’, chiarendo una volta per tutte che l’uso che la sua primogenita fa dei social non è poi diverso da quello di molti di utenti in tutto il mondo: “Ci sono migliaia di persone, anche non famose, che postano sui social foto dei figli e la loro gioia di vivere”, ha dichiarato infatti la Di Guardo in una recente intervista rilasciata al settimanale F, dove ha inoltre rivelato che gli haters, che ogni giorno insultano e criticano sua figlia, dovrebbero cominciare a occuparsi di faccende un po’ più serie: “Ci sono problemi ben più grandi al mondo”. Secondo Marina Di Guardo, infatti, Chiara Ferragni “documenta solo quello che vuole far vedere”, di conseguenza la sua vita sul web “è un’illusione”: “I social sono come dei begli album di foto: mettiamo solo cose belle, non la vita vera”, si legge sul numero di F in edicola a partire da domani.
“PER MIO PARDE ERO INVISIBILE, PER QUESTO HO SOFFERTO MOLTO”
Oggi è tra le fashion blogger più celebri in tutto il mondo, e con il suo blog The Blond Salad continua a collezionare numerosi riconoscimenti di tipo professionale; ma qual è il segreto del successo di Chiara Ferragni? A spiegarlo è stata la madre Marina di Guardo, che in un’intervista rilasciata al settimanale F ha rivelato di aver cercato in tutti i modi di infondere alle sue tre figlie tutta la sicurezza che le è mancata da ragazza: “Quando sono nata, primogenita, mio padre avrebbe voluto un maschio e questa cosa me l’ha sempre fatta pesare, mettendomi dietro agli altri, i miei fratelli – ha dichiarato la madre della nota fashion blogger – Per lui ero invisibile e di questo ho sofferto moltissimo (…). Ragion per cui ho sempre cercato di far sentire le mie figlie importanti, capaci, con autostima”. Una crescita, quelle delle tre sorelle Ferragni, contornata da clip, filmati e foto ricordo, scrupolosamente documentati dall’occhio vigile di mamma Marina: “Giravo con la Rolleiflex e una telecamera sempre nello zaino e scattavo alle bambine migliaia di foto che poi mettevo in album grandi e ordinatissimi”.