La prima puntata di Ora o mai più ha visto Michele Zarrillo nel pieno del divertimento. Visibile l’entusiasmo del nuovo coach del talent di Rai 1 nell’approcciarsi in un contesto televisivo di questo stampo. A partire dal suo personale approccio con i Jalisse, i suoi allievi per questa impresa. L’artista ha infatti scelto una delle hit maggiori del suo repertorio, che ha fatto da colonna sonora a tanti incontri romantici: “Cinque giorni”, il brano pop del ’97 che ha pubblicato per l’album “Come uomo tra gli uomini”. La difficoltà di Zarrillo nel gestire due artisti è stata forse maggiore rispetto a quella vissuta dai colleghi, che si sono potuti concentrare su un concorrente solo. E questo non solo perché il coach ha dovuto avere a che fare con due diverse persone e abilità canore, ma anche nella scelta della canzone per il duetto. Il risultato non poteva che essere diverso: Alessandra Drusian è riuscita ad emergere, lasciando in ombra il partner e marito Fabio Ricci. La coppia ha ottenuto infatti un 46 come punteggio totale, anche se non ha soddisfatto molto le aspettative degli altri giudici. Soprattutto per quanto riguarda Loredana Bertè e Patty Pravo, che hanno fatto un appunto sul falsetto usato dalla cantante. Marcella Bella ha invece lanciato una frecciata a Zarrillo, notando come il brano si prestasse poco ad un’interpretazione a tre voci. Un testo troppo personale per la giudice perché non ne venisse stravolta l’emozione primordiale.
Un giudice severo
Michele Zarrillo è riuscito a fare sue le critiche ricevute dai colleghi a Ora o mai più e dare il suo contributo anche per far crescere i concorrenti rivali ai suoi Jalisse. Come giudice forse è stato più severo nell’esporre i verdetti, rispetto al ruolo assunto come coach dei suoi allievi. Di poche parole, il cantante ha scelto di adottare la politica del sei per quasi tutti i concorrenti, riuscendo a salire fino ad otto solo per l’esibizione di Valeria Rossi. Un punto di vista del tutto diverso rispetto alla maggior parte degli altri giudici, che proprio di fronte all’artista di Tre parole, hanno deciso di optare per un punteggio più basso. Questa strategia di Zarrillo potrebbe apparire come una volontà del cantante di capire innanzitutto le qualità artistiche dei diversi concorrenti, prima di sbilanciarsi in un giudizio più severo. Per questo non dovrebbe stupire se nella seconda puntata del talent, dovesse dirigersi verso una strada del tutto opposta. Soprattutto nel caso in cui l’esibizione degli allievi più in bilico, come Marco Armani, non dovesse soddisfare le sue aspettative. Il sei di Zarrillo va quindi considerato come un incoraggiamento per i concorrenti, perché possano migliorarsi, ma nulla di più.