Tra i protagonisti assoluti della serata di Techetechetè c’è Totò, il principe della risata. Sono tantissimi i commenti sui social network che omaggiano quello che è stato uno dei più grandi attori della storia non solo del nostro paese. Intanto Napoli omaggia Tina Pica che di Totò è stata al cinema compagna di tantissime battaglie. A 50 anni dalla scomparsa dell’attrice nata nel 1884 vicino ai Quartieri spagnoli sorge una splendida mostra che in 84 immagini ricorda un’artista a tutto tondo. Oggi il Napoli Teatro Festival Italia ha deciso di deidcare questa mostra che parte e sarà a disposizione del pubblico fino al prossimo 8 luglio. Un modo per ricordare un volto noto che abbiamo avuto modo di vedere a fianco di Totò anche diverse volte nel corso della puntata di stasera di Techetechetè. Un rapporto quello tra i due che a livello professionale ha dato vita a tantissimi film di assoluto livello e alla possibilità di ore e ore di risate. (agg. di Matteo Fantozzi)



Una faccia asimmetrica da burattino

“Questa faccia asimmetrica, questo corso disossato da burattino, da marziano, da robot, da creatura che vive in un’altra dimensione ed è venuto qui per testimoniare che ci sono altre dimensioni, che la fiaba può esistere: un personaggio da Alice nelle Meraviglie”. Era il 1973 e Federico Fellini, nel programma dal titolo “L’arte di far ridere”, descriveva con queste parole il genio di Totò, attore comico del cinema italiano, oggi considerato una vera e propria icona della comicità. Di questo e di tanto altro questa sera si occuperà la puntata di Techetechetè – il meglio della Tv, che sarà dedicata proprio all’indimenticabile attore morto nel 1967. La puntata ripercorrerà il ricordo di Totò attraverso le parole chi chi l’ha conosciuto, ma anche attraverso gli spezzoni più celebri della sua avventura cinematografica, ripercorrendo sketch indimenticabili e i filmati più divertenti. L’appuntamento con Techetechetè e sul mondo del Principe della Risata è a stasera, su Rai Uno, a partire dalle 20.30.



Il Principe della Risata ancora protagonista

Al via oggi la nuova stagione di Techetechetè, il programma che ripropone ai telespettatori il meglio della tv in bianco e nero attraverso i preziosissimi filmati contenuti nelle teche Rai. Protagonista del primo appuntamento della stagione sarà l’indimenticabile Totò, che per qualche ora tornerà sul piccolo schermo con i suoi sketch più divertenti. Attore simbolo del cinema comico e maschera indimenticabile della commedia dell’arte, le sua battute più celebri fanno ancora parte del linguaggio più comune degli italiani, per i quali il suo ricordo è ancora vivo a più di cinquant’anni dalla sua morte. Per celebrare il suo mito, la città di Napoli, che nel 1898 gli ha dato i natali, ha recentemente allestito una installazione luminosa tutta dedicata al suo ricordo: il progetto, realizzato da Tiziano Corbelli e nato da un’idea di Ciro Poppella e da altri commercianti della zona, ha coinvolto Comune, Municipalità e Soprintendenza, e si può ammirare in via Arena alla Sanità nel tratto che comprende via Vergini e vico Traetta alla Sanità.



Icona indimenticabile della comicità italiana

Totò, pseudonimo di Antonio de Curtis, è stato un attore, poeta e cantante italiano oggi fra i protagonisti simbolo del mondo dello spettacolo. Nato a Napoli nel 1989, si distinse fra teatro e cinema, realizzando oltre 50 titoli teatrali, 97 pellicole e numerosissimi sketch televisivi e pubblicitari. Amatissimo dal pubblico italiano, per il quale è ancora oggi uno dei simboli più importanti della comicità, Totò ha lavorato con i più importanti registi della sua epoca, riuscendo a ottenere ottimi risultati in termini di incassi. La sua recitazione, caratterizzata da un’arte interpretativa fuori dall’ordinario, lo ha visto interpretare con estremo successo sia ruoli comici che drammatici, ma il consenso ottenuto da parte del pubblico non sempre è andato pari passo con il parere della critica. Protagonista indimenticabile nelle pellicole “47 morto che parla”, “Totò a colori”, “Siamo uomini o caporali” e “Totò, Peppino e la malafemmena”, morì nella sua casa di Via dei Monti Parioli il 15 aprile 1967 stroncato da un infarto.