A Radio Italia Live Biagio Antonacci si è presentato con grandissimo coraggio anche per raccontare diverse situazioni importanti. L’artista ha chiuso ieri sera il concerto con un vero e proprio inno alla pace. Ha infatti spiegato dal palcoscenico di Piazza del Duomo: “La mia città Milano è una meraviglia stasera. Che fantastica storia è la vita come dice Antonello Venditti. Adesso facciamo uan canzone importante, vieni qui Mario (Incudine, arista siciliano chiamato sul palcoscenico ndr). Questa è una canzone che unisce e parla di pace”. Poi l’artista ha cantanto “Mio fratello”, ultimo singolo che è stato tratto dal suo nuovo album Dediche e manie nel quale ha collaborato proprio con il siciliano. Spiega ancora: “Con questa canzone diremo che non ci siamo fatti fregare dalla paura, che non ci siamo fatti manipolare. Siamo qui abbracciati con la musica per salvare l’uomo che non ha paura dei ricatti”, clicca qui per il video. (agg. di Matteo Fantozzi)
“QUANDO DICI QUALCOSA A QUALCUNO DEVI SEMPRE EMOZIONARTI”
Biagio Antonacci è uno dei nomi forti della serata di Radio Italia Live, dove sarà ospite assieme a tanti suoi cari colleghi. Recentemente il cantante che ha fatto sognare tante generazioni si è voluto esprimere su Pino Daniele, complice anche il tributo che Napoli e il San Paolo hanno dato al proprio cantastorie. E’ noto che Pino Daniele, in barba alla sua faccia simpatica e affabile, sia stato un musicista un po’ chiuso verso il mondo esterno; diciamo anche un orso, se così lo vogliamo chiamare. Biagio Antonacci, intervistato da Il Mattino, sostanzialmente non ha negato questa realtà ma ha dato anche tanti altri spunti interessanti: “Sì, è vero, Piano Daniele era un tipo molto chiuso verso gli altri ma quando ti conosceva ti dava tutto il suo cuore. Gran parte del merito era dovuto anche al suo manager, Federico Salzano, che cercava tutte le occasioni per metterlo assieme ad altri colleghi in progetti musicali. E’ stato anche grazie a lui che ho avuto il privilegio di poter collaborare assieme a Pino.” Ed è proprio grazie a questo connubio che nacque una canzone come One Day.
BIAGIO ANTONACCI, “ONE DAY”
La collaborazione tra due artisti è sempre un qualcosa di speciale e diverso. La scintilla creativa molto spesso è uno scatto che avviene per puro caso, all’improvviso, e per questo è difficile che due artisti possano creare insieme qualcosa di davvero significativo. Ma per Biagio Antonacci e Pino Daniele le cose non sono andate affatto così, anzi. Ecco cosa ha raccontato il cantante riguardo proprio a One Day: “Eravamo a casa di Pino una sera e stavamo facendo una normalissima chiacchierata tra amici. Lui aveva colto l’occasione per farmi vedere una chitarra che aveva appena rimesso a posto. E così, senza pensarci più di tanto, gli volli far sentire una canzone che avevo scritto qualche anno prima. Pino iniziò a rispondermi prima con la chitarra e poi, a poco a poco, con la voce. Quella sera nacque One Day, che poi parla proprio di quando due amici si imbattono in una piacevole chiacchierata tra di loro. E’ come se uno lasciasse una sorta di testamento nel caso se ne dovesse andare prima del tempo. E Pino ci ha lasciato un immenso vuoto… ci manca tantissimo.”
“BISOGNA EMOZIONARSI”
“Quando dici qualcosa alla gente devi sempre emozionarti… io tutte le volte che canto mi emoziono”. Così ha recentemente detto Biagio Antonacci a Rainews.it e non c’è dubbio che le cose stiano effettivamente così, altrimenti non riuscirebbe quasi sempre a fare sold out in quasi ogni singolo concerto che compie in tutta Italia. Ma la sua grandezza, probabilmente, sta anche nella sua estrema pignoleria nel lavoro. Biagio è u perfezionista a tutto tondo, è uno che vuole che le cose siano fatte sempre al meglio e senza sbavature. Continua Antonacci: “La cosa che più mi fa rabbia è che quando hai appena concluso un disco e cominci a suonarlo nelle piazze ti accorgi di tutte quelle cose che non vanno.
Aspetti minimi di cui solo noi addetti ai lavori ci accorgiamo: una parola, un passaggio di batteria, il ritmo in una determinata fase della canzone… tante piccole cose.” Ma la sua attenzione per il lavoro, come da lui stesso affermato, non si ferma mai: “Dobbiamo continuare a pensare cose nuove, per non fermarci. Dobbiamo far sì che il pubblico continui a seguirci.”