Jason Priestley, noto attore anni ’90, che nel telefilm Beverly Hills 90210 interpretava Brandon Walsh, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Digitalspy, in cui ha ammesso di non permettere a sua figlia Ava di 10 anni, di guardare alcune serie tv come la stessa Beverly Hills, o la chiacchierata 13 Reason Why. Il motivo di tale decisione, il fatto che la stessa figlia non sia ancora pronta per guardare in televisione serie che trattino argomenti caldi come il sesso o il suicidio. «In quegli anni Beverly Hills 90210 stava spingendo dei limiti per il nostro periodo storico – racconta a Digital Spy in un evento a Londra – e Tredici sta facendo la stessa cosa adesso. Le serie televisive rispecchiano il tempo in cui vengono realizzate. Dobbiamo ricordarci che stiamo parlando di due show che sono stati fatti a trent’anni di distacco. Perciò, tempi diversi, limiti diversi…». Jason ha quindi confermato: «Non permetto a mia figlia che guardi queste serie tv, sto cercando di mantenere il “genio nella bottiglia” il più a lungo possibile».
“ORGOGLIOSO DI AVER INTERPRETATO BRANDON”
Jason non punta il dito contro le altre famiglie più permissive nei confronti dei loro figli: «Spetta a te decidere per quanto tempo loro, e anche tu, ti senti a proprio agio nel farglieli vedere. Alcune famiglie sono molto più aperte di altre.». Il noto attore americano, oggi 48enne, ha parlato anche della sua vecchia interpretazione in Beverly Hills 90210, una serie tv che lo rese famoso in tutto il mondo, vista da oltre 145 milioni di telespettatori. Nonostante in carriera abbia fatto molto altro, leggasi il produttore esecutivo e il protagonista della serie poliziesca Private Eyes, Jason è ancora molto orgoglioso del telefilm anni ’90: «Ho amato far parte di quello show. Ha avuto un impatto globale ed è stato così importante per un paio di generazioni».