Uomini e donne è ufficialmente in vacanza anche se è già tempo di pensare alla nuova stagione che prenderà ufficialmente il via nel settembre del 2018. Uno degli argomenti di maggiore curiosità è il trono gay, che nei suoi due trascorsi non è riuscito a creare coppie solide e durature. Ecco perché, per rilanciare un trono che non ha mai convinto fino in fondo, si pensa ad un protagonista conosciuto e amato dal pubblico del dating show di Maria De Filippi. Negli ultimi giorni si fa insistentemente il nome di Gianni Sperti, l’opinionista ex marito di Paola Barale, che si professa single ma allo stesso tempo desideroso di poter allargare la propria famiglia. Intervistato dal sito gay.it, l’opinionista ha evitato di rispondere in modo chiaro alla domanda sui progetti futuri, preferendo concentrarsi sul suo grande desiderio di diventare padre: “Adottare un bambino è un atto d’amore verso il prossimo. Mi fa davvero male pensare ai tanti bambini soli e mi fa ancor più male pensare che, in un Paese come il nostro, non ci sia una legge che dia l’opportunità a coppie e, a single come me, di dare un futuro a qualcuno”.
IL SOGNO DI DIVENTARE PADRE
In merito alle adozioni gay, Gianni Sperti non si dice affatto preoccupato dell’assenza della madre nella vita di un bambino, la cui priorità è quella di essere attorniato dall’affetto: “Penso da sempre che un bambino abbia bisogno solo di amore e protezione. È pur vero che non si può dare quest’opportunità a chiunque, ma se ci sono i presupposti giusti, tutti devono avere il diritto di adottare, a prescindere dall’orientamento sessuale. Per quanto riguarda la scelta di fare coming out, Sperti confessa di non voler giudicare chi decide di ufficializzare o mantenere segreto il proprio orientamento, ritenendo che ognuno deve prendere la decisione che ritiene migliore per la propria vita. Si congratula comunque con coloro che hanno avuto il coraggio di dichiararsi pubblicamente: “Sicuramente dobbiamo molto alle persone che, in un passato più difficile, hanno avuto il coraggio di farlo perché, grazie a loro, oggi non è più considerato un tabù”.