Paola Perego: “Fabrizio Frizzi mi ha aiutato a ricominciare”, lunga intervista della conduttrice rilasciata ai microfoni de Il Messaggero. Dall’inizio di Al posto del cuore, programma in onda su Radio 2 a partire dal prossimo 7 luglio, alla chiusura di Parliamone sabato per un cartello definito ‘sessista’. L’esperto volto televisivo ha parlato della nuova esperienza radiofonica, il suo esordio: “Sono pazza di gioia, la radio mi diverte e mi permette di essere me stessa al 100%, senza trucco e con i capelli legati. E poi, quando 36 anni fa ho iniziato a fare televisione, mi dicevano che parlavo troppo veloce per la tv e che avrei dovuto fare la radio. Adesso la faccio”. Radio ma anche tv, con l’inizio di Non disturbare su Rai 1: “Un’altra bellissima esperienza: sei puntate in cui dialogo con 12 donne famose che per lavoro viaggiano molto e che io ho raggiunto ogni volta in albergo. metti due donne sole di sera, in una stanza sulla cui porta è appeso il cartello ‘non disturbare’… Le confidenze vengono naturali. Non sono state solo a raccontarsi a me ma anche io a loro”.
“FABRIZIO FRIZZI MI HA AIUTATO A RICOMINCIARE”
Continua Paola Perego, analizzando le confidenze che l’hanno colpita: “Quella di Naike Rivelli: ha scoperto da poco, grazie a un esame del Dna fatto prima in Spagna e poi ripetuto in Italia, che l’uomo che ha sempre chiamato papà non è suo padre e ora non sa di chi sia figlia: sua madre, Ornella Muti, non ha saputo darle una risposta”. Oltre la Rivelli, intervisterà donne del calibro di Simona Ventura, Carolyn Smith, Chiara Francini, Iva Zanicchi, Anna Falchi, ma poi la conduttrice è tornata sulla chiusura di “Parliamone sabato”: “Premesso che lo stesso cartello che abbiamo mandato in onda noi era già stato trasmesso senza alcun clamore da La Vita in diretta, in quell’episodio penso di essere stata una pedina di un gioco più grande di me. E mi ha fatto molto male”. Una sofferenza che l’ha segnata: “Io sono stata male anche fisicamente, ho somatizzato ciò che mi stava accadendo: non mangiavo più, ho perso sette chili. Ma non ho sofferto tanto per la chiusura, quanto perché sono stata sbattuta sulle prime pagine dei giornali come una sessista, quando invece, in tutto quello che ho fatto, ho sempre lavorato a favore delle donne”. Ed ecco il retroscena su chi l’ha aiutata, ovvero Fabrizio Frizzi“Aveva il camerino vicino al mio e io sono passata a salutarlo prima di iniziare il programma. lui stava già male ma conduceva L’Eredità e per incoraggiarmi mi ha detto: ‘Se ce la faccio io, ce la puoi fare anche tu’. In quel momento ho capito che i veri drammi della vita sono altri. Perciò eccomi qua, consapevole di non poter piacere a tutti ma non per questo meno serena”.