Fabrizio Corona dovrà aspettare ancora prima di sapere se proseguirà l’affidamento terapeutico, motivo dalla sua dipendenza psicologica dalle droghe. I giudici del Tribunale di Sorveglianza si sono presi più tempo per effettuare altre valutazioni e decidere. Il legale dell’ex paparazzo, l’avvocato Ivano Chiesa, ha spiegato che ci sarà una nuova udienza il 26 novembre, quindi in attesa di una decisione definitiva, per ora l’affidamento prosegue. «Nel loro provvedimento, i giudici dicono che hanno bisogno di relazioni più approfondite dall’Uepe (Ufficio esecuzione penale esterna) e di valutare la situazione per un tempo più lungo. Al momento sono emersi sia aspetti positivi che criticità», ha spiegato l’avvocato di Corona, come riportato dal Corriere della Sera. Nell’udienza del 19 giugno, al termine della quale i giudici si erano riservati, il pg Antonio Lamanna aveva sostenuto che Corona deve tornare in carcere perché ha violato le prescrizioni imposte dai giudici durante il periodo di affidamento in prova.
FABRIZIO CORONA, RINVIATA DECISIONE SU AFFIDAMENTO
Il procuratore generale Antonio Lamanna aveva sottolineato nell’ultima udienza che l’ex re dei paparazzi Fabrizio Corona avrebbe infranto in più di un’occasione le regole, a partire dal video pubblicato sui social dopo essere uscito dal carcere di San Vittore, nel febbraio scorso, accompagnato dalla colonna sonora di un pezzo rap. Come riportato dal Corriere della Sera, si sarebbero verificate altre violazioni. Secondo il magistrato Fabrizio Corona si è iscritto e ha frequentato la palestra in orari in cui non sarebbe potuto andare, ma ha anche fatto riferimento agli insulti alla pg Maria Pia Gualtieri fuori dall’aula dove si stava celebrando il processo di appello a suo carico per i soldi trovati nel controsoffitto di una sua collaboratrice. «Il pg non ha capito nulla», aveva detto Corona parlando ai cronisti dopo che in aula c’erano stati diversi momenti di tensione con la rappresentante dell’accusa.
“RECUPERO CRITICO” PER CORONA
Fabrizio Corona in questi mesi ha evidenziato «fatica» a «stare all’interno» delle attività dell’affidamento terapeutico e la sua frequentazione del programma di recupero è stata «altalenante». Lo segnala il Servizio multidisciplinare integrato in una relazione agli atti del Tribunale di Sorveglianza di Milano, riportato da Live Sicilia. I giudici parlano nel loro provvedimento di rinvio della decisione di «elementi positivi» emersi, ma anche di «criticità». Proprio per valutarle è stata fissata un’udienza per il 26 novembre prossimo ed è stata richiesta all’Ufficio esecuzione penale esterna una «relazione più approfondita». Gli esperti del Sim parlano di una «reale difficoltà» dell’ex agente fotografico nel percorso di affidamento, sottolineando l’esistenza di «piccolissimi spiragli introspettivi che però richiude». Inoltre, Corona esprime una «estrema sofferenza» a stare all’interno del «programma proposto».