Insieme ad Arena e Troisi, Enzo De Caro è uno dei fautori della Smorfia. Lui e Troisi si sono conosciuti in un periodo particolare. “Facevamo un film sacro con un regista sacro. Lui interpretava Gesù”. Un Gesù quanto mai ironico: “In effetti non era tagliato. Il regista lo constrinse a ripetere ad oltranza un dialogo. Memorabile una battuta: ‘Siamo venuti qui con spade e bastoni’. Troisi: ‘E coppe e denari dove li avete lasciati?'”. Pippo Baudo non può dire di averli “inventati”: “Li incontrai che erano già ‘fatti'”. Qualcuno ne approfitta: “Non dire così, suona male”. Tra Salemme e Luciana, di comicità ce n’è in abbondanza. [agg. di Rossella Pastore]
LA FICTION
Enzo Decaro è un volto noto per i telespettatori di Rai 1 (è tra i protagonisti dell’amata fiction Provaci ancora Prof.). Ma è anche indubbiamente uno dei simboli di Napoli. Questa sera Che tempo che fa renderà omaggio ai 40 anni della nascita de La smorfia, il trio comico di cui Decaro ha fatto parte insieme a Lello Arena, anche lui ospite di Fabio Fazio, e l’indimenticato Massimo Troisi. I tre hanno cominciato a lavorare insieme fin da giovani e proprio Decaro aveva dato vita al gruppo Rh-negativo che raggruppava diversi artisti del cabaret. Cambiato nome ne I saraceni, il gruppo si è andato via via assottigliandosi, finché non sono rimasti i tre de La smorfia. Purtroppo il gruppo si sciolse nei primi anni Ottanta, ma ebbe modo anche di debuttare in televisione, facendo raggiungere a tutti i componenti una notorietà nazionale.
ENZO DECARO, LA FINE DE LA SMORFIA
In una recente intervista a Repubblica, Decaro ha raccontato che lo scioglimento del gruppo fu anche determinato dal successo avuto da Massimo Troisi. “L’ingresso del cinema nella vita di Massimo fu un terremoto. ‘Ricomincio da tre’ ebbe un successo enorme, inaspettato, diventò complicato riunire quello che il cinema aveva diviso. Io avrei voluto portare a compimento qualche altra cosa, mi dispiaceva perdere quella unica fucina umana e creativa che era la Smorfia. Eravamo amici, giovani e impreparati a gestire l successo”, ha raccontato l’attore. Che non ha esitato a definire “un fuoriclasse” Troisi, che ebbe modo di conoscere al Centro Teatro Spazio di San Giorgio a Cremano, alla metà degli anni ’70. Come si può vedere, quindi, la vita della Smorfia fu breve, ma passò alla storia.
L’EVENTO PER RICORDARE LA SMORFIA E TROISI
Nella stessa intervista, Decaro ha spiegato che insieme a Lello Arena ha deciso di organizzare dal 18 al 24 giugno un evento in piazza del Plebiscito a Napoli per festeggiare i quarant’anni della Smorfia. “L’assenza di Massimo oggi si sente più forte di prima. Con Lello, che oggi considero una delle figure di primo piano del nostro teatro, lo ha dimostrato ancora con ‘Parenti serpenti’, ci abbiamo messo tempo a “scongelare” dolori sopiti. Questa festa per i tre ragazzi di una volta ci aiuterà forse ad invecchiare un po’ meglio”, ha detto, spiegando che verranno anche proiettati degli inediti, e che “commenteremo per la prima volta le scene: i testi integrali della Smorfia anche noi siamo riusciti a rileggerli solo quando li ha pubblicati la Rai per i vent’anni del trio. Ci saranno tanti ospiti, da Renzo Arbore a Ficarra e Picone”.