Mauro Bottarelli ha così commentato il film “L’impero dei lupi”, tratto da un romanzo di Jean-Christophe Grangé: “Il film, non si può negarlo, è addirittura eccitante nella prima mezz’ora, poi comincia a perdere colpi, incerto tra la sorte della povera smemorata e la pista dell’inafferrabile assassino”. Bottarelli ha definito “farraginosa” “piena di colpi di scena, quasi mai inspiegabili” la sceneggiatura scritta da Jean-Christophe Grangé. Poco entusiasmante anche l’interpretazione del protagoniste: “Jean Reno piuttosto svogliato nel solito ruolo del cinico senza speranze”. Jean Reno aveva già recitato nel 2000 nel film “I fiumi di porpora”, sempre tratto dall’omonimo libro di Grangé. Ricordiamo che “L’impero dei lupi”, clicca qui per vedere il trailer, andrà in onda su Iris a partire dalle 21.00 ma sarà possibile vederlo anche in streaming grazie al portale di Mediaset, sui dispositivi mobile cliccando qui.



NEL CAST JEAN RENO

Questa sera, sabato 30 giugno, alle 21.00 su Iris va in onda il film “L’Impero dei Lupi”, thriller francese del 2005 diretto da Chris Nahon con Jean Reno, Arly Jover, Jocelyn Quivrin e Laura Morante. La pellicola è tratta dal romanzo omonimo di Jean-Christophe Grangé. Le riprese del film si sono svolte in Turchia, precisamente a Istanbul e in Cappadocia, e a Parigi. 



L’ IMPERO DEI LUPI, LA TRAMA DEL FILM

La pellicola racconta la storia di Anna Heymes, casalinga di Parigi poco più che trentenne e affetta da insonnia, incubi ricorrenti e allucinazioni. Questi disturbi si legano direttamente ad una serie di sanguinosi omicidi che avvengono nella capitale francese in rapida successione. Per cercare di interrompere la scia di sangue e dare un nome al colpevole, gli agenti di polizia Schiffer e Nerteaux lavorano insieme tra mille difficoltà. Gli scontri tra i due sono frequenti a causa dei loro caratteri completamente all’opposto: Schiffer è scontroso, risoluto e va poco per il sottile, non disdegnando le maniere forti, mentre Nerteaux è scrupoloso e riflessivo, profondamente convinto che per venire a capo del problema non serva ricorrere alla violenza fisica e verbale. La chiave di volta dell’indagine arriverà attraverso Anna, la quale scoprirà presto le sue vere origini. La donna non è francese, come ha sempre pensato, bensì turca e si recherà nella sua vera terra natia. Qui scoprirà di essere legata in maniera indissolubile alla scia di omicidi che sta sconvolgendo Parigi e alla criminalità organizzata turca.