Amanda Lear torna a chiamare in causa le affermazioni fatte da Simona Izzo durante la sua partecipazione al Grande Fratello Vip 2. In tale circostanza la bionda regista aveva espresso la sua convinzione che la Lear fosse nata uomo. Tali parole erano anche state da lei giustificate: “Io non ho conosciuto personalmente Dalì ma ho letto la sua biografia. L’ho scoperto così. Dalì ha amato Amanda Lear sia nella sua prima fase che nella seconda. È il caso di un transgender”. La Izzo si era poi detta tranquilla in merito ad una possibile reazione dell’attrice e cantante, affermando che non si sarebbe offesa, in quanto troppo intelligente. Ma a quanto pare si è sbagliata, pensando che la musa di Dalì non avrebbe avuto nulla da ridire in merito ad una simile confessione. La conferma è arrivata nell’ultimo numero di Rolling Stone, nella quale la Lear ha raccontato diversi particolari del suo passato, cogliendo l’occasione per attaccare duramente sia la stessa Simona Izzo che Barbara d’Urso, colpevole di avere parlato della questione all’interno dei suoi salotti.
L’ATTACCO DI AMANDA LEAR
In seguito alle dichiarazioni di Simona Izzo, Amanda Lear era stata inviata da Barbara d’Urso per parlare dei suoi trascorsi a Domenica Live. Le era stato persino offerto un compenso di 15 mila euro che l’attrice francese aveva prontamente rifiutato. Tornando sull’argomento a distanza di qualche mese, la musa di Dalì ne ha chiarito i motivo, esprimendo una pesante accusa sia nei confronti della conduttrice che dell’opinionista Simona Izzo. Alla rivista Rolling Stone ha infatti precisato: “Quello che non mi diverte è vedere, per esempio, dalla d’Urso, della gente che parla di me, ma non ho mai incontrato in vita mia, che non conosco, non so neanche chi sono. Tipo? Simona Izzo. Non la conosco. Io non posso andare a dire cose sulle persone, se non le conosco. Non mi permetterei mai. Non avete in Italia una specie di censura che dice alla gente ‘Ma cosa dici? Ma stai zitta!’. E sulla Carmelita ha aggiunto: “Invece il padrone di casa del programma li spinge a continuare e poi dice: ‘Ma perché dici così?’. È un’ipocrisia. Comunque l’importante è che la gente di strada mi ama. Non questi tre opinionisti. Ah, perché ora c’è un nuovo mestiere: l’opinionista. Che lavoro fanno? Hanno un’opinione. Vabbé. Avranno fatto studi per essere opinionisti?