“Siamo sempre là… tra sole e sale… a combattere con un mondo che non ci appartiene”. A parlare è Amanda Bonini, l’ultima compagna di Pino Daniele che con un post sui social ha ricordato alcuni attimi di vita passati insieme al cantante partenopeo (qui il link). Vicina a lui nei momenti precedenti alla morte, la Bonini è stata accusata di non aver gestito al meglio la situazione, per questo motivo, in seguito alla pubblicazione dei risultati dell’autopsia, ha rotto il silenzio raccontando la sua versione sulle ultime ore dell’artista: “Non voleva farsi mettere le mani addosso da nessuno che non fosse il suo cardiologo di fiducia. Non aveva i sintomi dell’infarto e voleva essere portato a Roma”, ha ricordato la Bonini all’Ansa. Inoltre, ha aggiunto nell’intervista, “ho rispettato la sua volontà”, anche se “ora mi sento come Cristo in croce”. Dopo la morte di Pino Daniele, Amanda Bonini ha ripreso il uso lavoro da insegnate, anche se nel suo cuore la tragedia ha lasciato un segno indelebile: ” È stata una tragica fatalità. Quando mi sveglio la vita è un incubo”. (Agg. di Fabiola Iuliano)



CON PINO DANIELE L’INIZIO DI UNA NUOVA VITA

Stavano insieme da due anni, lei e Pino Daniele. Lui era ancora legato al matrimonio con Fabiola Sciabbarresi lungo vent’anni, ma tra i due non vi era più serenità. Sara, Sofia e Francesco hanno vissuto la separazione dei propri genitori. Sara, la più grande, ne aveva parlato a Vanity Fair: “Avevo sedici anni e certamente ne ho sofferto ma ho sempre pensato che non è giusto stare insieme solo per i figli. Siamo una generazione in cui ci sono più coppie separate che sposate, l’importante è vedere i genitori felici”. Dalla dama dai capelli ramati è passato a una biondissima, Amanda Bonini. Lei di Viterbo ha accompagnato Pino Daniele fino al giorno della sua morte, il 4 gennaio 2015. A cinquant’anni aveva conosciuto il cantante, quest’ultimo, per lei, fu disposto a lasciare la sua famiglia per iniziare una nuova vita.



LA VITA CON AMANDA

Amanda e Pino si erano trasferiti in una residenza romana che inizialmente doveva essere la nuova casa dove vivere insieme alla moglie Fabiola e a i tre figli, Sara, Sofia e Francesco. Pino è sempre stato un innamorato dell’amore e quando la sua nuova storia iniziò a sfiorare i rotocalchi commentò così: “È la seconda separazione? Sono come Enrico VIII. Dopo due famiglie non smetto di credere nell’amore. Perché se smetti di crederci non vivi più”. Nel 2013 erano stati fotografati per la prima volta e Pino descriveva Amanda come la sua anima gemella, “La mia nuova compagna è all’antica, come me”. La Bonini però è proprio l’ultima persona che è stata vicino a Pino Daniele e fin dal giorno della morte, la moglie Fabiola Sciabbarresi, si è battuta per scoprire tutto riguardo al giorno fatale e quante responsabilità far cadere sulla Bonini. Alla morte di Pino Daniele sono seguiti diversi interventi legali, il cantante aveva un patrimonio non indifferente e tra le tante persone ha voluto prediligere i suoi figli.



IL TESTAMENTO

Diritti d’autore, beni immobili, azioni. Pino Daniele ha suddiviso equamente il suo patrimonio tra chi, pensava, ne avesse beneficiato maggiormente: i figli. Infatti nel testamento è stata esclusa la compagna Amanda Bonini e la famiglia napoletana, ossia i suoi tre fratelli, le due sorelle e i nipoti. Al vertice delle volontà del testamento Pino ha inserito i figli e la moglie. Il 50% del patrimonio è stato diviso tra i cinque figli, Cristina, Alessandro (del primo matrimonio) e Sara, Sofia e Francesco. L’altra metà è stato suddivisa nuovamente a metà: una parte alla moglie e la seconda da dividere nuovamente tra i suoi tre figli più giovani. Il cantante ha così voluto privilegiare i figli più piccoli, avuti da Fabiola. I primi due, infatti, sono adulti e alla morte del padre avevano entrambi una buona stabilità economica. Questa sera il tributo a Pino Daniele in diretta dallo Stadio San Paolo di Napoli per l’evento Pino è.