James Senese, a 50 anni dall’inizio della sua carriera, non ha ancora perso l’energia che ha caratterizzato i suoi primi lavori. Tempi d’oro in cui l’artista suonava al fianco degli Showmen, anche se il nome verrà dato alla band solo tempo dopo. Anni d’oro per la musica italiana, che a fine Sessanta si trova immersa nel colore e calore del blues. Per Senese però il vero amore si realizzerà solo grazie all’incontro con il jazz rock italiano, grazie all’unione con Napoli Centrale e quello immortale con Pino Daniele. James Senese sarà infatti fra gli ospiti di Pino è, il tributo live al grande cantautore napoletano che Rai 1 trasmetterà in prima serata oggi, giovedì 7 giugno 2018. L’unione artistica fra Senese e Daniele arricchirà il bagaglio musicale di entrambi, per poi tradursi in una grande amicizia. In comune Napoli e quella passione che Senese ha omaggiato con il suono del suo sax: “Con Pino abbiamo cambiato la musica napoletana”, dice a Il Mattino, “e quindi quella italiana”. Un maestro e un fratello minore: lo ricorda così, con affetto e calore. In occasione del concertone, Senese ha deciso inoltre di dividere il palco con un altro grande amico di entrambi, Enzo Gragnaniello, con cui intonerà il brano Chi tene ‘o mare, presente nell’ultimo cd del jazzista napoletano.
JAMES SANESE, “NON NASCERA’ UN ALTRO PINO DANIELE”
“Percepivo qualcosa di brutto”. Sono queste le parole che James Senese riserverà alla stampa subito dopo la scomparsa dell’amico fraterno Pino Daniele. Sul palco per contribuire a rivoluzionare la musica italiana e napoletana negli anni Settanta, i due artisti non si sono mai persi di vista. E’ stato infatti proprio Senese a regalare la sua energia al cantautore napoletano, grazie ad un primo ingaggio che ha dato la possibilità a Daniele di avviare la sua fiorente carriera. “Un incontro come quello di fratello e fratello”, ha rivelato in occasione dell’uscita di O Sanghe, uno dei suoi ultimi album di inediti. “Non credo ne nascerà un altro”, ha aggiunto a Il Fatto Quotidiano nei giorni successivi alla tragedia, che ha colpito non solo Napoli, ma l’Italia ed anche il resto dell’Europa. Impensabile per Senese riuscire ad accettare inizialmente la scomparsa di Pino Daniele, tanto che anche dopo aver ricevuto la telefonata con cui gli è stato annunciato il decesso dell’amico artista, ha dovuto controllare su internet se fosse tutto vero. Nel corso di quattro decenni le vite artistiche dei due pilastri della musica italiana si sono intrecciate più volte: basti ricordare Terra mia, l’album che Daniele ha scritto con i big della musica partenopea, fra cui Senese, Enzo Avitabile e Tullio De Piscopo. Il suo primo successo discografico, a cui seguirà poi l’intramontabile Je so’ pazzo e A me me piace o blues, pubblicato l’anno successivo.