L’omicidio di Noemi Durini ha diviso ulteriormente la famiglia della vittima e quella di Lucio Marzo, il fidanzatino che afferma di averla uccisa per proteggere i genitori. Durante l’udienza preliminare che si è svolta nei giorni scorsi, grazie al rito abbreviato, Lucio è ritornato alla sua prima versione e ha ribadito la necessità di aver dovuto uccidere Noemi per evitare che gli imponesse di uccidere il padre Biagio e la madre Rocchetta. Secondo il neo maggiorenne, la vittima stessa gli avrebbe chiesto più volte di uccidere i suoi genitori per evitare che ostacolassero ancora il loro amore. L’udienza tuttavia ha scatenato nuovi dissidi, sia da parte dei genitori di Lucio verso la stampa, sia per la reazione dei genitori della ragazzina. Questa sera, venerdì 8 giugno 2018, Quarto Grado ripercorrerà le tappe salienti del processo a carico di Lucio Marzo, mostrando in anteprima le immagini con la sua confessione in aula sul delitto di Noemi Durini. L’accusa a carico del 18enne rimane quella di omicidio volontario e premeditato, aggravato dalla crudeltà, futili motivi e occultamento di cadavere. Nel corso dell’udienza preliminare, ricorda Il Messaggero, Lucio ha avuto per la prima volta la possibilità di vedere i genitori di Noemi, che si sono presentati in aula così come la famiglia del ragazzo. E sono stati proprio il padre Biagio e la madre Rocchetta ad aver creato delle tensioni all’esterno del tribunale. “Siamo orgogliosi”, ha affermato la madre di Lucio ripetendo alcune parole del marito, riferendosi al fatto che per la prima volta il ragazzo avrebbe detto la verità in aula e si sarebbe mostrato pentito del suo folle gesto.
Il processo a ottobre
Si svolgerà il prossimo ottobre il processo a carico di Lucio Marzo, il ragazzo di Specchia che ha confessato di aver ucciso la fidanzata sedicenne Noemi Durini. Lo ha stabilito il giudice durante l’udienza preliminare, rigettando al tempo stesso la messa alla prova richiesta dai difensori del ragazzo. “Non ha avuto il coraggio di guardarmi in faccia“, ha detto la madre di Noemi a Lecce Prima subito dopo l’udienza. Ai giudici Lucio avrebbe inoltre smentito il coinvolgimento di qualsiasi altra persona, come Fausto Nicolì ed il padre Biagio. Quest’ultimo accusato subito dopo il primo interrogatorio, mentre il meccanico alcuni mesi fa. Gli inquirenti però hanno scagionato del tutto dalle accuse i due uomini, anche se per il padre di Noemi ci sarebbe invece ancora molto da approfondire. A La Vita in Diretta, Umberto Durini ha sottolineato infatti di essere sicuro che Lucio non avrebbe mai potuto agire da solo. “Ha chiesto scusa ma non è pentito“, ha aggiunto Imma Rizzo, la mamma della vittima alla stampa, subito dopo l’udienza preliminare. “L’ho visto sereno come sempre. Una persona normale spera che ci sia pentimento“, prosegue, “è una persona di indole cattiva come tutta la famiglia“. Il riferimento è alla frase gridata da Rocchetta Marzo, la mamma di Lucio, dopo aver ascoltato la confessione del figlio e che secondo il marito Biagio avrebbe un significativo diverso da come è stata interpretata dalla stampa. “Siamo orgogliosi perché per la prima volta ha ammesso le sue colpe“, ha riferito Biagio al programma di Marco Liorni, “per un padre non è facile“.