Il concerto tenutosi ieri sera a Napoli in memoria del grandissimo cantautore Pino Daniele, ha ricevuto molte critiche, ma non sono mancati anche gli apprezzamenti prestigiosi. Sul web, ed in particolare su Twitter, è infatti pieno di post dedicati al grande Pino e allo show trasmesso ieri sera in diretta su Rai Uno. Ad esempio c’è quello di Paola Turci, una delle molte cantanti femminili che ha interpretato le canzoni del compianto napoletano al San Paolo. «Cantare Pino Daniele ieri notte allo Stadio San Paolo – scrive la cantante romana – è stato un grande privilegio. Da Terra Mia a Musicante ieri le ho cantate tutte, da vera fan. Ora in viaggio verso Carrara stasera alle 21 in piazza Cesare Battisti per una chiacchierata all’interno del White Carrara Downtown». Così invece Alessandra Amoroso, un’altra delle cantanti che si è esibita sul palco ieri: «Dove tutto ha senso c’è sentimento – scrive sempre su Twitter l’ex di Amici – Pino è e come sempre Pino c’è, in questa città, in questo stadio, nelle note di questa musica». Infine, il commento di Jovanotti, che ha twittato poche semplici parole: «Grazie Napoli Grazie Pino…». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL COMMENTO DI RED RONNIE E DI ZAZZARONI
Il concerto in onda ieri sera dallo stadio San Paolo di Napoli avrebbe dovuto celebrare la memoria di Pino Daniele, ma nelle ultime ore, complice l’organizzazione della serata, sono in molti a criticare l’evento andato in onda su Raiuno. Fra i vip che nelle ultime ore hanno sottolineato le pecche del live c’è anche Ivan Zazzaroni, che con un pungente cinguettio ha messo in evidenza i limiti vocali di alcuni artisti che ieri sera hanno ricordato il cantante partenopeo: “Apprezzabilissima l’idea dell’omaggio dei colleghi – si legge sul profilo ufficiale del giudice di Ballando con le Stelle – purtroppo – però – ci sono cantanti la cui voce fa la canzone: Pino Daniele aveva un timbro unico e inimitabile attraverso il quale griffava in modo indelebile ogni suo pezzo. Con Pino la riconoscibilità è un valore”. A unirsi al coro dei dissensi è stato anche Red Ronnie, che ha criticato la scelta degli organizzatori di non invitare sul palco alcuni fra i protagonisti più apprezzati della musica italiana: “Scandaloso che non abbiano invitato @edoardo_bennato #Pinoè”, si legge infatti sul suo profilo. (Agg. di Fabiola Iuliano)
EDOARDO LEO L’UNICO PROMOSSO DAL PUBBLICO
Il tributo a Pino Daniele si è portato a casa buoni ascolti TV, contrastando anche “Vuoi scommettere?”, in onda sulla rete ammiraglia di Casa Mediaset. Il programma andato in onda su Ra1 ha concluso con 2.886.000 telespettatori e il 18,7% di share, mentre la trasmissione condotta da Michelle Hunziker con la figlia Aurora Ramazzotti ha totalizzato 2.987.000 pari al 16,7%. Lo spettacolo in onda dallo Stadio San Paolo di Napoli è stato fortemente criticato dagli addetti ai lavori. Critiche anche per l’improbabile monologo di Enrico Brigano che ha ricevuto i fischi della folla. I pochi artisti napoletani che hanno presenziato all’evento, sono stati purtroppo relegati a fine serata, per dare spazio ai nomi più importanti della musica italiana, massacrati dalle critiche per non conoscere bene il dialetto napoletano. Applausi invece per Edoardo Leo, l’unico non campano presente che ha avuto modo di realizzare un monologo con un senso logico che ha toccato il cuore dei presenti. La serata quindi, nonostante la vittoria degli ascolti ha convinto ben poche persone. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
L’INTERVENTO DI SARA
Uno dei momenti più apprezzati e, per molti, uno dei pochi, al concerto in onore di Pino Daniele, è stato l’intervento di sua figlia Sara. A “Pino è” la ragazza ha voluto esprimere la sua emozione e sul web ha ricevuto tantissimi complimenti per questo. Non sono complimenti, invece, quelli ricevuti dalla gran èarte degli artisti che si sono esibiti ieri. “Le canzoni di tuo padre possono essere cantate solo da lui. Era meglio far passare i video con la sua voce e la sua presenza. Di sicuro sarebbe stato il vero tributo a Pino” scrive un’utente sul profilo Instagram di Sara Daniele. E c’è chi ancora sottolinea: “Tributo molto apprezzato ma non c’è stato un solo cantante che sia riuscito a cantare una sua canzone. Pino è inimitabile…Pino è Pino…” Un pensiero, insomma, comune. (Aggiornamento di Anna Montesano)
LE PAROLE DI ROBERTO CENCI
Il concerto in onore di Pino Daniele, Pino è, è stato uno spettacolo seguitissimo dal pubblico. Tuttavia non sono mancate le critiche: dall’organizzazione non proprio ottimale, alle canzoni non esibite al meglio talvolta, al dialetto zoppicante di alcuni, alle pubblicità sfasate rispetto alle esibizioni, lo show è piaciuto ma non ha convinto. A dire la sua è anche Roberto Cenci, noto regista della Mediaset che, in merito allo show in onda su RaiUno scrive sul suo profilo Instagram: “Io non giudico ma sarei partito cosi’ Stadio San Paolo acceso giu’ le luci cassa in 4 voce campionata Pino “yes i Know” Risposta pubblico My way Pino Yes i know Risposta pubblico My way Subito dentro Eros Lorenzo Fiorella Giorgia Yes i know my way E poi e poi e poi…. Ciao Pino abbi cura di te. Il tuo Amico Roby” (Aggiornamento di Anna Montesano)
STRONCATURE A RAFFICA PER LO SHOW
E’ raffica di stroncature il giorno dopo il mega evento del concerto in memoria di Pino Daniele. In realtà le stroncature sui social erano cominciate già durante la diretta. Non si salva nessuno, a parte gli artisti napoletani ingiustamente relegati a ora tardissima verso la fine dell’evento per dare spazio ai grandi nomi (dal punto di vista del successo) della musica italiana. Non si salva nessuno leggendo le cronache dei media di oggi: in effetti pretendere che cantanti romani o milanesi possano cantare in dialetto napoletano è stata una richiesta troppo azzardata e si vedeva anche chiaramente che in pochi avevano provato seriamente. Il risultato disastroso: “Pino è tutto tranne quello che si è visto ieri sera” si legge oggi. “Quando si accetta di celebrare “qualcuno”, si dovrebbe avere la delicatezza di lasciare il proprio ego a casa ben chiuso” scrive su twitter il famoso dj Claudio Coccoluto. Il caso di Elisa in questo senso è stato eclatante, ha letteralmente massacrato Io so’ pazzo. Problemi anche tecnici: è stato in assoluto l’evento live dal suono peggiore mai trasmesso in televisione, segno anche questo della pochezza con cui èstata organizzata la serata. Secondo gli esperti, si sono salvati solo Fiorella Mannoia, Irene Grandi, Teresa De Sio e Paola Turci, la voce di Massimo Ranieri in Cammina cammina e infine la Nuova Compagnia di Canto Popolare. Stroncato anche l’intervento del romano Enrico Brignano. (Agg. Paolo Vites)
BOOM DI ASCOLTI IN TV
Ieri sera si è svolto allo stadio San Paolo di Napoli il concerto evento in onore a Pino Daniele dove numerosi artisti e musicisti si sono esibiti su quel palco, di quella terra tanto amata da cantante, interpretando proprio le sue canzoni. Un concerto che farà parte delle pagine della storia della musica italiana perché mai prima si sono visti così tanti cantanti uniti insieme per l’amore che li univa a, prima di tutto, un uomo. Il concerto è stato trasmesso in diretta televisiva su Rai Uno e come ci si aspettava ha totalizzato un boom di ascolti, aggiudicandosi come rete ammiraglia della serata. “Pino è” ha totalizzato il 18,7%, seguito dal programma di Michelle Hunziker “Vuoi scommettere?”. Oggi uscirà nei negozi e in formato digitale il nuovo cofanetto con le canzoni di Pino Daniele, Le corde dell’anima | Studio & Live, un ricordo di Pino. (Agg. Camilla R. A. Catalano)
IL RICORDO DI EMMA E DI GIULIANO SANGIORGI
Emozioni a non finire ieri sera allo stadio San Paolo di Napoli dove si è celebrato ‘Pino è’, il concerto-evento dedicato a Pino Daniele. Alcuni dei più noti cantanti italiani si sono riuniti per ricordare l’indimenticabile artista partenopeo, deceduto tre anni e mezzo fa a causa di gravi problemi cardiaci. Insieme alla sua chitarra e alle sue immagini, mostrate nel megaschermo, Jovanotti, Giuliano Sangiorgi, Biagio Antonacci e moltissimi altri si sono esibiti nelle più grandi hit di Pino Daniele. “Sono qui per fuggire da un pensiero triste. La morte di Pino è stato l’ultimo anello di un anno terribile: la morte di mio padre, quella di Lucio Dalla e la sua. Lucio era le canzoni e lui la chitarra, il suo essere rappresentava quel vorrei essere”, ha dichiarato il frontman di Negramaro, affiancato dall’amica Emma che ha ricordato: “C’era una serata in cui i giovani dovevano essere accompagnati da un big. Alle 5 di pomeriggio nessuno mi aveva ancora scelta, venivo da Amici… Lui accettò. E mi regalò un paio di guanti che conservo come una reliquia”. [Agg. di Dorigo Annalisa]
PINO È, CONCERTO PER PINO DANIELE ALLO STADIO SAN PAOLO DI NAPOLI: LA MUSICA IMMORTALE DEL CANTAUTORE
È andato in onda ieri Pino è, il concerto-evento di Rai 1 in memoria di Pino Daniele. Un omaggio sentito, che ha visto la partecipazione di tutta Napoli. Attori, cantanti e musicisti hanno arricchito il parterre, oltre a una platea pronta a fare un tifo da stadio. Un po’ come si fa con la Napoli: si è pur sempre al San Paolo. Lorenzo “Jovanotti” Cherubini è il numero 1 della squadra. Il Capitano rappa sulle note di Yes I Know (My Way) ed è già goal. Assist di J-Ax: i rapper ne segnano due. D’altra parte, gli attori sono in svantaggio numerico. Siani fa praticamente tutto da solo: “Noi non siamo né i figli né i fratelli di Pino. Siamo la sua musica, le sue note”. Lo dice in napoletano: traduttore, please! Meno male che c’è l’appulo-milanese Antonacci. Anzi, no: sentirlo cantare Daniele è un’esperienza dimenticabile. C’è bisogno di qualche ripetizione, come nel caso di Jova. Ma lui non se ne cura. Al contrario, ride: “Rido perché so cosa penserebbe Pino. ‘Wuagliò, ma state pazziando?‘”. Forse avrebbe da ridire anche sull’accento. O forse no, data la sua rinomata gentilezza.
Alessandra Amoroso e Giuliano Sangiorgi non sono niente male. Il dialetto, come al solito, zoppica un po’, ma la platea approva. Pierfrancesco Favino dà il la al collega sanremese Baglioni. Che ossimoro, però, Agonia che canta Alleria… Non che la canzone sia particolarmente “allegra”: gli si addice, in effetti. Antonello Venditti svela la dedica in Notte prima degli esami: tra i “quattro ragazzi con la chitarra” c’era anche Pino. L’emozione gli fa sbagliare qualche nota, ma la performance non è da buttare. Certo, Venditti è sempre uguale a se stesso. Invecchiare naturalmente, senza camuffamenti di sorta, non gli farebbe malissimo. Lo stesso pubblico non si emoziona: vedi i fischi per Brignano, che paragona Roma a Napoli. Mai sia! La folla è in rivolta. Neanche l’avessero (de)rubato… Però ci sono andati vicini: “Pino venne ad abitare a Roma”. Un furto clamoroso, non lo scelse mica lui. Certo è che le battute non sono un granché: “Il quartiere Prati è un po’ come il vostro Sanità”. E giù lo stadio, neanche avesse detto “Scampia”.
Gianna Nannini rimedia con un’appropriatissima Je so’ pazzo. “Lo Stato questa volta non mi deve condannare”. Neanche se evadi il fisco? Con la Mannoia abbozza qualcosa in napoletano, e la prova si ritiene superata: incomprensibile al punto giusto. In tema Edoardo Leo: “Per tanto tempo le canzoni di Pino sono state un mistero. Erano suoni che copiavi e basta. Succedeva con quelle dei Beatles, che intonavi senza sapere l’inglese”. E per chi non sa né l’inglese né il napoletano? È un bel problema, specie quando canti Yes I Know e poi davvero non lo sai.